Non guardatela come una bici da strada e nemmeno come una bici da ciclocross.
La Specialized Diverge Comp Carbon è una bici che sfugge alle definizioni e alle etichette.
Se la guidi su strada ne apprezzi la grandi comodità e la stabilità.
Se la guidi offroad (con le gomme giuste e su una strada battuta) ti accorgi che è più guidabile di quanto pensavi.
Specialized definisce la Diverge la bici per le strade poco frequentate, magari asfaltate male oppure mai del tutto completate, per gli sterrati battuti e per le lunghe percorrenze.
Sì, l’aspetto è quello di una bici da strada, ma la sostanza è molto diversa.
Il colore giallo fluo è un primo segnale (su strada tutti si girano a guardarla…).
Poi ci sono i freni a disco (altro motivo “cattura sguardi”).
E se la guardi meglio noti anche la geometria fortemente sloping.
Insomma, non è una bici da strada tanto comune, ma una bici da strada per chi ha una certa inclinazione all’offroad, cioè per i biker.
Proprio in quest’ottica abbiamo deciso di inquadrarla, cioè un mezzo alternativo alla Mtb per l’allenamento su strada, per fare fondo e migliorare la gamba, ma anche per pedalare senza doversi concentrare troppo sulla guida.
Esistono le bici da strada e siamo certi che moltissimi di voi che vanno in Mtb ne hanno una, ma una bici pensata per le lunghe percorrenze ha una comodità sconosciuta a molte delle bici da strada attuali.
E se serve di spingere forte sui pedali, la Diverge va…
La scheda di valutazione che state per leggere è la stessa utilizzata per la Santa Cruz Stigmata, cioè quella per una Mtb hardtail con i dovuti adattamenti.
Il confronto con la Stigmata, però, non è del tutto sensato perché mentre la Santa Cruz è una bici da ciclocross (e si sente la connotazione racing di questa bici) di grande versatilità, la Diverge è una bici da strada con l’attitudine per le strade sconnesse e le lunghe distanze.
Simili, quindi, ma solo in apparenza.
Nel test della Santa Cruz Stigmata (cliccate qui per leggerlo) abbiamo appena inserito la votazione alla luce proprio del test della Diverge.
1 - GEOMETRIA
- Angolo di sterzo: 72,5° per la taglia 56, quella usata per il test. In sostanza la stessa misura della Specialized Roubaix, alla quale la Diverge si ispira per diverse soluzioni. E’ una misura in linea con molte bici da strada con un orientamento analogo a quello della Diverge (Specialized Roubaix e Crux, ad esempio).
- Angolo piantone: 73,25°. Anche qui vale lo stesso discorso fatto per l’angolo di sterzo, cioè si tratta di rispettare una certa impostazione in sella che a conti fatti non si discosta molto da quella di altri modelli di casa Specialized, anche più race oriented. Questo valore per il piantone permette una valida efficienza di pedalata.
- Lunghezza tubo superiore: 56,5 cm nella taglia 56. Di fatto è la lunghezza del tubo superiore a decretare la taglia della bici.
- Altezza manubrio da terra: 92,5 cm con uno spessore da 0,5 cm sotto l’attacco manubrio. Sono due i fattori che principalmente influenzano questa misura, ovvero la lunghezza del tubo di sterzo (160 mm per la tg 56) e la lunghezza della forcella (39 cm). Il tubo sterzo ha una lunghezza del tutto identica, ad esempio, a quella della Specialized Tarmac di pari taglia, cioè una bici da strada racing, mentre la forcella è molto più lunga per consentire il montaggio di gomme più larghe e, di conseguenza, più alte. Questo porta ad avere un assetto in sella tendenzialmente più alto, ma non impedisce di avere, volendo, una posizione in sella più aerodinamica.
- Lunghezza carro: 41,5 cm, cioè una misura che si colloca a metà strada fra il carro di una Specialized Tarmac (cioè bici da strada racing) e quello di una Mtb o di una bici da ciclocross. Il tubo piantone presenta anche un incavo per migliorare il passaggio ruota nel caso si montassero coperture di sezione generosa.
La misura del carro della Specialized Diverge rappresenta molto bene ciò che questa bici è: un punto di incontro fra la bici da strada e la Mtb (hardtail, ovviamente).
- Interasse: 101,1 cm. E’ una misura inferiore rispetto alla Cruz da ciclocross e alla Santa Cruz Stigmata e questo dona alla Diverge un buon compromesso fra agilità (grazie anche all’angolo di sterzo da 72,5°) e stabilità in discesa.
- Assetto in sella: il sottoscritto ha un’altezza di sella di 74 cm e una statura di 180 cm. Per adattarmi al meglio sulla bici ho sostituito l’attacco da 100 mm di serie con uno da 120 e ho montato un manubrio da 44 cm in luogo di quello da 42 di serie.
La posizione in sella è configurabile a piacimento: se volete un assetto più corsaiolo (cioè un dislivello sella-manubrio più marcato) è ancora possibile averlo sulla Diverge. Per chi viene dalla Mtb, però, può essere più confortevole avere un dislivello ridotto fra sella e manubrio.
Anche l’inclinazione del manubrio e la posizione delle leve dei freni sul manubrio influenzano l’assetto in sella. Ci sono molte opzioni da valutare.
Voto finale (da 1 a 10): 8,42
2 - COMPORTAMENTO IN SALITA
- Rigidità torsionale del carro: la fibra di carbonio Fact 10 R permette accelerazioni rapide e non si avvertono particolari dispersioni di energia. La Diverge accelera bene e a farsi sentire è soprattutto il peso della bici (9,0 Kg).
- Sullo sterrato: il grip delle gomme Specialized Roubaix Pro da 28 mm di sezione ma con un battistrada senza tasselli ne riduce le reali possibilità sullo sterrato, soprattutto se ci si alza sui pedali.
- Su pendenze elevate: se il terreno è battuto o asfaltato la Diverge si arrampica quasi ovunque, grazie anche ai rapporti (50-34 davanti e 11-32 dietro). Attenzione al peso, però, sulle salite molto lunghe.
- Commenti sui componenti montati sulla bici: il range di rapporti offerto dai pignoni 11-32 è molto ampio, anche troppo per quelle che sono state le nostre necessità. Se l’intenzione è fare della Diverge un utilizzo stradale un pacco pignoni 12-25 (o 11-25) è più indicato.
La Specialized Diverge Comp Carbon ha un allestimento che privilegia il contenimento dei costi e il peso è uno dei fattori a risentire di più di questa filosofia. E in salita i 9 kg della bici completa si fanno sentire. Diciamo che l’allestimento di serie lascia ampi margini a eventuali upgrade.
Voto finale (da 1 a 10): 7,3
3 - COMPORTAMENTO IN DISCESA
- Rigidità torsionale del carro: in questo frangente il carro da 41,5 cm permette un ottimo compromesso fra rapidità di guida e stabilità ad alte velocità. Non parliamo di ambiti racing, ovviamente, ma di utilizzi escursionistici-amatoriali.
- Agilità della bici: al pari di quanto detto per la rigidità del carro, anche l’agilità della bici è molto interessante. Non fate l’errore di pensare la Diverge come una bici lenta, perché la geometria è studiata per il piacere di guida, anche in discesa.
- Stabilità: l’angolo di sterzo, l’interasse e il rake della forcella (49 mm) sono pensati per dare alla Diverge una stabilità maggiore rispetto ad altre bici (vedi Tarmac, Roubaix e Crux ad esempio). In discesa la bici impegna molto meno nella guida e i freni a disco danno una confidenza in frenata imparagonabile con i freni tradizionali.
- Assorbimento asperità: gli inserti Zertz presenti sulla forcella e sui foderi alti del carro permettono una riduzione minima delle vibrazioni. Il comfort in sella, comunque, è molto elevato.
- Commenti sui componenti montati sulla bici: i freni a disco Shimano Br-785 sono un riferimento per potenza e modulabilità, al pari di quelli da Mtb. E’ bello ritrovare lo stresso feeling con un freno stradale. Se li provate non tornate più indietro.
Voto finale (da 1 a 10): 8,3
4 - COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
- Rigidità torsionale del carro: la bici fila dritta e spedita se avete voglia di spingere sui pedali e non vi farà rimpiangere troppo bici più performanti. Al limite, se cercate la massima velocità optate per gomme più scorrevoli.
- Assorbimento asperità: è una delle doti che contraddistinguono questa bici. Il comfort in sella è altissimo, merito sì della geometria, ma anche della costruzione del telaio e tubo reggisella in carbonio che, svettando in modo così pronunciato, aumenta il livello delle flessioni (fino a 18 mm) e, di conseguenza, il comfort.
- Comfort lunghe distanze: nessun problema a stare in sella a questa bici per 5-6 ore consecutive. Per i motivi suddetti. Sullo sterrato aumentano le vibrazioni, ma con una gommatura più generosa (fino a 35 mm di larghezza) il piacere di guida aumenta.
Volendo la Specialized Diverge si trasforma in un’ottima bici gravel e anche in un mezzo per tour di più giorni, visto che presenta gli attacchi per i borse laterali su forcella e carro. Un dettaglio per nulla marginale.
- Agilità della bici: lo sterzo da 72,5° è il principale responsabile di cambi di traiettoria rapidi. Nessun problema.
- Commenti sui componenti montati sulla bici: il reggisella Specialized Cobl Gobl-R (abbreviato Cg-R) è un componente di grande pregio che migliora tanto il comfort di questa bici. Presenta gli inserti Zertz per lo smorzamento delle vibrazioni ed è costruito in fibra di carbonio Fact con una lunghezza di 350 mm.
I comandi cambio Shimano 685 (cioè non-series) sono di ottima ergonomia con qualunque presa, ma il click del comando cambio in discesa è praticamente impercettibile se si indossano i guanti invernali.
E’ tipico di Shimano, ma occorre farci l’abitudine.
Voto finale (da 1 a 10): 9,5
5 - DETTAGLI TECNICI TELAIO
- Spazio fra gomma posteriore e carro (in caso di fango): lo spazio presente è più che sufficiente e anche con una gomma da 35 mm di larghezza non ci sono particolari problemi.
- Cura del passaggio cavi: notevole e se proprio dobbiamo trovare un dettaglio che non ci ha convinto è l’uscita sul lato superiore del fodero basso destro del cavo del cambio. Un dettaglio marginale che non compromette il funzionamento della bici.
Segnaliamo inoltre che i cavi idraulici dei freni sono dotati di connettori rapidi che permettono, volendo, di abbinare il freno anteriore con la leva sinistra.
- Protezioni sul telaio e sul carro: Specialized fornisce in dotazione delle pellicole protettive, ma di serie non ne è applicata nessuna.
- Peso telaio e bici: la bici intera, in taglia 56, pesa 9,0 Kg.
- Prezzo telaio e/o bici: 3190€ per la bici completa.
Voto finale (da 1 a 10): 7,2
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,16
In conclusione…
Nel catalogo Specialized la Diverge rientra nell’ambito Adventure, cioè lunghe escursioni e viaggi, ma dopo averla guidata per svariati mesi (e per quasi 2000 Km) in realtà abbiamo scoperto che questa bici non sfigura affatto nemmeno per un uso road, per gli allenamenti di tutti i giorni, anche un po’ più tirati del previsto.
Non ci sentiamo di etichettarla come una bici solo per i viaggi, solo per l’asfalto o solo per le B-Road, ma per tutte queste situazioni insieme.
E’ una bici molto versatile che diventa anche leggera se si decide di fare degli upgrade significativi.
Ed è una cosa che quasi certamente succederà non appena ci si inizia a pedalare, perché ti conquista e scatta quella voglia di vederla sempre più bella, leggera, “cattiva” e tua.
Qui le altre bici Specialized strada e ciclocross 2016.
Per informazioni Specialized.com
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.