Yeti ASR, Flight Attendant e l'amore del meccanico

Simone Lanciotti
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Yeti ASR, Flight Attendant e l'amore del meccanico

Simone Lanciotti
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La Yeti ASR segna il ritorno in grande stile del marchio del Colorado in campo XC.
La sospensione posteriore ha uno schema canonico (semi-pivotless) per le Mtb da gara, ma è stato interpretato alla maniera di Yeti.
115 mm di corsa e un Sag del 30% (sì, 30%...) per darle quel funzionamento efficace ed efficiente che ci si aspetta.
Ma di questo ne parleremo più avanti, quando il sottoscritto avrà messo nel paniere un altro paio di uscite per maturare un quadro prestazionale più chiaro.
Per ora, potete immaginarlo da voi, è davvero emozionante.

Ma torniamo al telaio, ovvero al punto di partenza di questo video (qui tutti i dettagli tecnici).
Il risultato finale è notevole (inutile dirlo...), ma è notevole anche la cura che un assemblaggio del genere richiede.
Un conto è mettere insieme tutte le parti e sbrigarsi nell'allestire la bici e ben altro conto è far sì che tutto funzioni in modo ottimale e a lungo.
Ecco, il secondo caso è quello che vedrete descritto nel video, con la precisazione che alcune parti sono state tolte o volutamente accorciate per non togliere piacevolezza e dinamismo al video stesso.

Quando tornerete dal vostro meccanico di fiducia, quello al quale affidate la vostra Mtb o e-Mtb con la certezza che la rimetterà nella sua forma migliore, sono certo che lo guarderete con occhi diversi...

Yeti ASR: il video del montaggio

Adesso mettetevi comodi, guardate il video e alzate l'audio perché non ci sono parole o musiche, ma solo i suoni e i rumori dell'officina.
Qualcuno se lo starà già chiedendo e vi pre-rispondo dicendo che la leggerezza non è stato l'obiettivo primario nella scelta dei componenti.
Da una parte il travel della ASR (115 mm) invita ad usare una forcella più massiccia (e infatti c'è una RockShox Sid Ultimate Flight Attendant da 120 mm con steli da 35 mm) e componenti che strizzano l'occhio al trail riding, dall'altra è ancora comunque possibile scendere di peso.
Per ora, però, non è l'obiettivo che mi sono posto: prima di tutto piacere di guida e affidabilità.
Alzate il volume e mettetevi comodi...

Yeti ASR: i componenti scelti

Questa Yeti ASR eredita alcuni dei componenti che erano montati sulla Canyon Spectral dotata di Flight Attendant, come la trasmissione XX Eagle Transmission.
Restituita la Canyon a Sram Europe ho deciso di scendere di travel e provare una moderna Mtb da Xc e con il supporto del marchio americano e di DSB-Bonandrini sono riuscito ad allestire questa nuova "belva".

Questi i componenti utilizzati:

  • - telaio Yeti ASR Turq taglia L
  • - trasmissione Sram XX Eagle Transmission
  • - pedivella Sram XX da 170 mm con misuratore di potenza e corona da 32 denti
  • - sospensioni RockShox Sid Ultimate da 120 mm e Sidluxe Ultimate Flight Attendant
  • - reggisella RockShox Reverb AXS da 150 mm
  • - freni Sram Level Ultimate a 4 pistoni
  • - dischi Sram HS2 Centerlock da 180 e 160 mm
  • - ruote 4Race con cerchio in fibra e meccanica DtSwiss (da 1400 gr la coppia)
  • - manubrio Hope in carbonio da 800 mm (225 gr)
  • - attacco manubrio Hope TR Stem da 50 mm (150 gr)
  • - gomme Maxxis Recon Race 29x2,4" MaxxSpeed EXO TR
  • - sella San Marco Shortfit 2.0 Racing da 155 mm (215 gr)
  • - pedali Time Speciale 10 (400 gr la coppia)
  • - manopole Specialized da enduro (pesano...)

Sì, si possono limare facilmente 300-400 grammi e non escludo che lo farò, ma per ora me la godo così.
E il peso?
Ditemi voi quanto pesa.
Dei componenti più noti conoscete il peso e di quelli meno noti ve l'ho indicato io.
Scrivete nei commenti qui in basso il peso raggiunto con questa configurazione e a quale peso, secondo voi, si può ragionevolmente arrivare.

Nelle prossime settimane il video test completo: stay tuned...

Per informazioni Sram.com, YetiCycles.com oppure DSB-Bonandrini.com

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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