Vista a Whistler la Bmc 29er da enduro con 150 di travel

Simone Lanciotti
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Vista a Whistler la Bmc 29er da enduro con 150 di travel

Simone Lanciotti
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WHISTLER - Bmc, invece di inseguire le 27,5 pollici, ha preferito restare fedele alle 29er anche nell'enduro.
Florian Golay a Whistler correrà la 5ª tappa dell'Enduro World Series con la versione definitiva (solo nella geometria, ma non nella colorazione) della Bmc Trailfox 29 che riprende gli schemi della versione da 26".
Anche la sospensione Aps è ereditata da questo modello e il travel rimane di 150 mm, avvicinandosi molto al valore record di 155 della Enduro 29 di Specialized.

Florian Golay del team ufficiale Bmc mostra la versione in carbonio della nuova nata in casa Bmc.

Florian Golay del team ufficiale Bmc mostra la versione in carbonio della nuova nata in casa Bmc.

In Bmc hanno lavorato molto per rendere questa bici quanto più facile ed efficace possibile sui sentieri e i processi di sviluppo e affinamento (durati circa 2 anni) condotti da Florian Golay, Tobias Woggon e gli altri rider del team ufficiale sono stati molto importanti.
Si è partiti da un modello in lega (inizialmente anche con ruote da 27,5") e solo di recente Bmc è riuscita a definire le caratteristiche della Trailfox 29 da enduro, creandone una versione in carbonio e con ruote, appunto, da 29 pollici.
L'angolo di sterzo è di 67 gradi e il tubo di sterzo è di altezza estremamente ridotta.
Il travel della forcella è di 150 mm e questo modello Bmc presenta il passaggio interno del cavo di comando del reggisella telescopico.
Il peso del telaio (con l'ammortizzatore) è di 2,49 kg.

Cinematismo molto raffinato sulla sospensione posteriore: 4 pivot e carro monolitico.

Cinematismo molto raffinato sulla sospensione posteriore: 4 pivot e carro monolitico.

Questo modello da enduro della Bmc segna un passo importante per le 29er: in questa disciplina sembra che il diametro standard sia ormai il 27,5 pollici, ma la 29er riesce comunque a mantenere una nicchia di estimatori.
Chissà cosa succederà nel futuro.

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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