COMMEZZADURA - Concludiamo gli inside dell'ultimo weekend di Coppa del mondo Val di Sole 2018 portandovi a fare un giro nei box della DH, scoprindo qualche dettaglio in più sul setting e sui dettagli delle più veloci bici di Coppa.
Come già visto per le biciclette da cross country in questo articolo, a seconda di ogni percorso e in base al feeling dell'atleta si lavora sul setting per ottenere la performance perfetta.
Questo processo non è facile e sono a volte i dettagli e le sfumature a fare la differenza in gara. Il livello raggiunto dalla preparazione fisica e tecnica della Coppa del mondo è su livelli altissimi e niente è più lasciato al caso.
Qui sotto potete trovare il nostro video inside nei box:
Nella downhill, infatti, i percorsi sono molto vari e se da un lato possiamo trovare tratti ripidi e molto tecnici, dall'altra ci sono tracciati veloce e molto guidati.
Questo obbliga gli atleti ad apportare modifiche, anche molto significative, al setting della propria bici per trovare il giusto compromesso tra sensazioni e prestazioni.
La Black Snake in Val di Sole 2018 è famosa per essere una delle piste più tecniche e difficili di tutta la Coppa del mondo, data la presenza di sezioni molto ripide condite da radici e rocce di dimensioni "preoccupanti".
Con l'asciutto, poi, il tracciato diventa molto polveroso e scavato.
Parlando con i meccanici nei box abbiamo capito che ci sono diverse scuole di pensiero e diversi modi in cui i rider modificano il proprio setting per ottenere lo stesso risultato.
Ad esempio abbiamo notato come molte bici siano state ammorbidite nel posteriore per favorire un abbassamento del movimento centrale e migliorare stabilità e guidabilità sul ripido.
Molti, invece, sono intervenuti sulla forcella e sul reparto manubrio, sfilando gli steli e alzando l'attacco manubrio (come ad esempio ha fatto Danny Hart).
Due strade che portano nella stessa direzione con effetti diversi sulla dinamica della bicicletta.
Ci sono poi particolari molto interessanti e insoliti, come gli smorzatori di vibrazioni adottato da Amaury Pierron sulla sua Commençal Supreme 29.
Queste piccole placche metalliche sono fissate al telaio in vari punti e assorbono parte delle vibrazioni che arrivano dal terreno aumentando la sensibilità di chi guida e aumentando il comfort.
Oppure l'acquisizione GPS del timing sulla Saracen Myst di Danny Hart (foto in basso) che registra ogni run i tempi così da avere una comparazione diretta senza utilizzare il timing ufficiale.
Ci sono poi telai che vengono modificati nei cinematismi tramite parti speciali prodotte appositamente per il rider, come sulla Canyon Sender di Troy Brosnan.
L'australiano utilizza infatti un linkage personalizzato prodotto appositamente per lui così da variare la curva di progressione della sospensione posteriore.
Anche per gli ammortizzatori le scelte sono varie e troviamo alcuni atleti con unità ad aria in luogo alla classica molla.
Due fra tutti Pierron e Brosnan.
Parlando ancora dell'australiano di casa Canyon possiamo notare come nonostante la statura e il peso esiguo del rider si sia scelto di utilizzare un imponente disco posteriore da 220 mm.
Se vi siete persi la gara in diretta su RedBull tv potete andare qui e gustarvi gli highlights dell'ultimo incredibile weekend in Val di Sole 2018.
Chissà quanti di questi accorgimenti tecnici verranno utilizzati questo weekend nel Principato di Andorra dove si disputerà una nuova tappa di Coppa del mondo.