Steve Peat si allena su una bici da ciclocross.
In America il fenomeno Gravel sta esplodendo.
Per molti (e sono sempre di più) la bici da strada non è solo agonismo.
Unite queste 3 situazioni e capirete il perché della Santa Cruz Stigmata, una bici di grande versatilità e allo stesso tempo di grande appeal.
Perché di contenuti tecnici di alto livello ne ha diversi.
Della precedente Stigmata è rimasto ben poco, perché il telaio in fibra di carbonio permette, di per sé, un comfort sconosciuto all’alluminio (lo sappiamo bene, ormai), i perni passanti migliorano la rigidità (142x12 dietro e 100x15 davanti), i freni a disco (con passaggio cavi interno anche alla forcella) e il passaggio ruota per gomme fino a 41 mm di larghezza aumentano davvero le possibilità di uso della bici (anche su neve e fango).
Una bici moderna a tutti gli effetti e che introduce per la prima volta il movimento centrale Pf30 su una Santa Cruz.
Le taglie disponibili sono le seguenti: 52,54, 56, 58 e 60 cm.
Tutte con un tubo di sterzo molto alto, proprio per consentire una posizione in sella non estrema, ma facile e comoda anche per chi è abituato a una bici da enduro, ad esempio.
Due le colorazioni, 1,01 Kg il peso e 2499€ il prezzo del telaio.
In basso lo schema della geometria (cliccate per ingrandire):
Qui le altre novità Santa Cruz Highball.
Per informazioni Santacruzbicycles.com oppure Dsb-Bonandrini.com
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Redazione MtbCult
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