Josh Bryceland è uno dei talenti più grandi in ambito gravity e anche se ha smesso, per sua scelta, di calcare la scena della downhill (dove avrebbe potuto cogliere altre vittorie importanti) rimane un rider dal quale è possibile imparare tantissimo.
Chiaro, il suo è talento puro (e lo stesso dicasi per gli altri rider che compaiono nei suoi video) e pochi altri riescono a fare quello che lui e la sua combriccola fanno.
Però ci sono un paio di cose sulle quali è interessante riflettere.
Prima però guardatevi questo video...
Il suo gruppo 50:01 è diventato in breve tempo un riferimento per chi vuole imparare a fare trick, migliorare lo stile, ma anche solo per apprendere i rudimenti della guida di una Mtb.
Josh Bryceland e i suoi non spiegano nulla nei video, ma in realtà, guardandoli, si può capire molto, sia sulla tecnica di guida, sia sull'approccio mentale che serve per migliorare la tecnica di guida.
Per imparare, infatti, servono un po' di ingredienti:
- essere predisposti a imparare: il primo requisito è proprio questo, ovvero mettersi in discussione e provare cose nuove;
- avere qualcuno da cui imparare, cioè partecipare a uno o più corsi di guida oppure mettersi a ruota di qualcuno che va più forte di noi;
- guardare i video di chi va forte (come Josh Bryceland, ad esempio) e osservarli con "occhio clinico";
- sacrificare qualche discesa per studiare le traiettorie e le posizioni in sella. Ovvero prova e riprova fino a che non lo fai in modo fluido;
- giocate con la Mtb. Sì, proprio così: provate a saltare, a derapare, a impennare e a fare cose da "bambini in bicicletta". Si impara tantissimo e ci si diverte pure. Cercate un tratto di sentiero, un pezzo di prato o di campo dove provare a fare cose non usuali. Coinvolgete i vostri amici biker, fategli leggere questo articolo e partite;
- abituatevi a cadere. Parliamoci chiaro: cadere non piace a nessuno, ma siccome fa parte del gioco, essere preparati mentalmente all'evenienza può cambiare tutto. Uno dei grandi della Mtb, Ned Overend, si allenava anche a ruzzolare per terra simulando la caduta dalla bici. In questo modo Overend ha imparato una tecnica per contenere i danni ed essere meno spaventato in caso di caduta. Questo aiuta tantissimo a guidare, scommettete?
- rompete le abitudini. Mica facile, però se ci pensate bene quando vi trovate di fronte a qualcosa di nuovo è in quel momento che cercate un nuovo modo per affrontarlo oppure è in quel momento che richiamate alla mente una situazione analoga che avete già affrontato. Più cose nuove fate, più velocemente migliorate e più diventate versatili;
- filmate l'azione. Basta registrare con una action camera un passaggio per capire da soli molte cose. Fissatela sul casco, sul petto e soprattutto fissatela anche a terra o in una posizione rialzata per guardarvi dall'esterno in maniera più critica e oggettiva. Si impara tantissimo;
- e adesso pensate alla bici. E' quando vi spingete un po' oltre che emergono anche eventuali limiti della bici o eventuali errori di impostazione in sella e/o di taratura (di sospensioni e gomme, ad esempio). Spingersi oltre significa uscire dalla zona di comfort e spingere il mezzo meccanico oltre. Quasi sempre il mezzo meccanico, oggi, è in grado di supportarci (al massimo ci sono errori di setup) e quindi a emergere sono perlopiù errori di impostazione in sella o di setup.
Insomma, a giocare con la Mtb si imparano tantissime cose.
E' uno strumento di divertimento, ma se lo prendete davvero come un giocattolo e se per un paio d'ore decidete di tornare di bambini (con le protezioni, però) è in quel momento che si migliora la tecnica di guida.
Partite dai concetti base sull'assetto in sella e poi iniziate.
Buon divertimento...
PS: a proposito, ma da dove viene fuori il nome 50:01 che Josh Bryceland ha dato al suo gruppo? E' il rapporto che deve esserci fra benzina e olio per fare la miscela al 2% per i motori a due tempi. Da questo si capisce che a Bryceland piacciono le moto...
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.