Claudio Caluori, ex downhiller e presentatore on board delle varie prove di Coppa del mondo Dh (non proprio un "fermone"), è andato a casa di Nino Schurter (Chur, Svizzera) per sfidarlo sui suoi sentieri.
Si è presentato con una Specialized Turbo Kenevo, quindi una e-Mtb con forcella a doppia piastra da 180 mm, ammortizzatore a molla...
Insomma, una vera Dh elettrica!
Facile battere una bici da Xc, direte voi...
Ma di Nino Schurter ce n'è uno solo ed è nata una battaglia entusiasmante.
Guardate qui:
Beh, ve l'avevamo detto che non sarebbe stata una sfida facile, ma prendiamo spunto da questo video così coinvolgente per fare delle considerazione sul discorso "travel vs manico".
Su MtbCult.it abbiamo sottolineato più volte il fatto che non sempre più travel significa più divertimento e più velocità.
Il video Claudio Caluori a ruota di Nino Schurter ne è la prova, ma ovviamente vanno evidenziati degli aspetti che potrebbero aver "agevolato" il campione del mondo Xc:
- Il fattore campo: Nino era a casa sua, sui sentieri che lo hanno "forgiato" e che conosce a memoria, sasso per sasso, radice per radice.
Sì, ok, non è facile comunque curvare in quel modo e "giocare" così sulle contropendenze viscide...
Di Nino ce n'è uno solo e lo abbiamo già detto, ma il fattore campo conta sempre tanto.
- Le caratteristiche tracciato: il sentiero che avete visto nel video presenta molte curve in successione, è ripido ma non troppo, non è molto sconnesso ed è parecchio stretto in alcuni punti.
Tutte situazioni in cui una bici da Xc moderna si trova a suo agio e che invece potrebbero penalizzare i mezzi da discesa veri e propri, peggio ancora se elettrici (quindi più pesanti).
E se pensiamo che la Specialized Turbo Kenevo ha una forcella a doppia piastra ed uno sterzo da 64 gradi... Beh, è facile darsi una risposta.
Probabilmente, su un tracciato super scassato e più veloce, le cose sarebbero andate diversamente.
Anche se Nino, comunque, qualche jolly lo ha tirato. Ed ha anche assaggiato la terra...
- La bici di Nino: l'iridato ha una Scott Spark RC allestita con reggisella telescopico, forcella RockShox SID 2021 con steli da 35 mm e travel di 120 mm, cerchi con canale da 30 mm e gomme da 2.4".
Molto più, quindi, di una semplice bici da Xc, ma quasi una trail bike vera e propria.
Con questo non vogliamo sminuire le doti tecniche di Nino Schurter, anzi, vederlo guidare è sempre un piacere. Ma è giusto dire che le potenzialità delle full da Xc moderne sono molto elevate e spesso questi mezzi sono troppo sottovalutati.
Ne avevamo parlato anche QUI.
Per concludere, il travel abbondante è necessario e importantissimo in determinate situazioni, come nell'enduro agonistico o nelle discese più "wild", scassate e ripide.
In tutte le altre situazioni, ovvero laddove serve maneggevolezza e reattività, non è detto che la lunga escursione sia per forza necessaria, anzi, a volte potrebbe penalizzare.
Ecco perché, invece di acquistare mezzi con travel esagerati, sarebbe meglio imparare prima a sfruttare veramente quelli che si hanno a disposizione, focalizzandosi sulle lacune tecniche e sulle insicurezze.
Ma c'è un anello di congiunzione che mette d'accordo gli amanti della pedalata e quelli della guida: si chiama trail bike.
Per leggere tutti gli articoli che ne parlano cliccate qui.
Qui un articolo che chiarisce l'argomento "travel per l'enduro":
Per seguire le altre avventure di Claudio Caluori visitate il suo canale YouTube.
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.