Dalla 4ª generazione si passa alla 5ª: ecco la nuova Trek Rail+ Gen 5 che oltre a portare in dote l'appena presentato motore Bosch CX di 5ª generazione, introduce numerosi cambiamenti.
Dato la nuova drive unit di Bosch richiede un attacco al telaio differente rispetto alla precedente generazione di Performance Line CX, Trek ha colto l'occasione per rivedere tantissimo la Rail.
Di seguito le principali novità.
Trek Rail+ Gen 5: i cambiamenti più importanti
Oltre al già menzionato motore Bosch CX Gen 5 e alla batteria PowerTube da 800 Wh, la nuova Rail+ presenta:
- - RIB 2.0: la batteria è estraibile dal basso (e non più di lato) con una chiave da 8 mm (disponibile viteria aggiuntiva per fissaggio extra)
- - ruote MX (29-27,5 pollici)
- - la sospensione posteriore sale da 150 a 160 mm di corsa
- - forcella da 160 mm di corsa
- - livello di anti-squat incrementato
- - compatibilità con il range extender di Bosch PowerMore 250
- - angolo di sterzo da 64,5° regolabile di +/- un grado tramite calotte opzionali (come su Fuel EX e Slash)
- - angolo piantone da 77° effettivi
- - reach di 450 mm in taglia M
- - oltre al Mino Link c'è anche la regolazione della progressività dell'ammortizzatore
- - possibilità di montare reggisella telescopici con travel maggiore
- - parafango posteriore
- - guidacatena
- - disponibile sia con telaio in fibra di carbonio OCLV Mountain che in alluminio Alpha Platinum
Il lavoro di sviluppo e miglioramento che Trek ha condotto sulla nuova Rail è evidenziato anche dai grafici in basso.
La sospensione posteriore, non solo passa da 150 a 160 mm di corsa, ma è molto diversa anche nel cinematismo e nella forma del leveraggio superiore.
La Trek Rail+ Gen 5, infatti, può contare su un livello di anti-squat molto più alto, a vantaggio dell'efficienza della pedalata.
Il grafico di sopra confronta la Rail Gen 4 con la nuova e si vede come la curva gialla, quella relativa alla Gen 5, sia costantemente su livelli più alti di anti-squat.
Ma non solo: la maggiore escursione a disposizione ha permesso a Trek di ridisegnare il rapporto di leveraggio, ovvero di conferirle un comportamento più lineare o più progressivo nelle varie fasi della compressione.
La Rail Gen 4 partiva da un rapporto di leveraggio più alto (grafico in basso), potendo contare su un travel minore (150 mm)
La sospensione posteriore della Trek Rail+ Gen 5, invece, stando al grafico in basso, può iniziare la compressione con un comportamento più lineare (più lineare significa idealmente più vicino al rapporto di leveraggio 1:1), vicino al 2,7:1, oppure un po' più progressivo, vicino al 2,9:1 anziché vicino al 3:1 della Rail Gen 4.
La possibilità di regolare la progressività (tramite il flip chip sull'attacco inferiore dell'ammortizzatore, foto sopra) permette di modificare molto il carattere della nuova Rail sui sentieri e di adattarlo, volendo, ad un ammortizzatore a molla anziché ad aria.
A ciò si aggiungono le regolazioni della geometria tramite Mino Link (foto in basso), che permette di passare da un angolo di sterzo di 64,5° a 65° e da un'altezza movimento centrale di 33,8 cm a 34,5 cm, e tramite la calotta superiore della serie sterzo (opzionale), per avere un angolo di sterzo più o meno aperto di 1° (senza influenzare l'altezza del movimento centrale).
Trek Rail+ Gen 5: la gamma e i prezzi
La gamma Rail di nuova generazione si compone di 7 modelli, 2 con telaio in lega e 5 con telaio in fibra di carbonio (uguale per tutte).
Ognuna di esse è disponibile in diverse varianti di colore.
La gamma Rail di nuova generazione si compone di 7 modelli, 2 con telaio in lega e 5 con telaio in fibra di carbonio (uguale per tutte).
Ognuna di esse è disponibile in diverse varianti di colore.
Iniziamo dal modello di punta:
TREK RAIL+ 9.9 XX AXS T-TYPE: 12.999,00€
TREK RAIL+ 9.9 X0 AXS T-TYPE: 11.999,00€
TREK RAIL+ 9.8 GX AXS T-TYPE: 8.709,00€
TREK RAIL+ 9.8 XT: 8.499,00€
TREK RAIL+ 9.7: 7.179,00€
TREK RAIL+ 8: 6.659,00€
TREK RAIL+ 5: 5.639,00€
Per ulteriori informazioni sugli allestimenti, le taglie e le geometrie vi invitiamo a consultare il sito ufficiale TrekBikes.com
Qui tutti i nostri articoli, test e approfondimenti su Mtb ed e-Mtb di casa Trek
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.