Tre Mondraker nei primi tre.
Ieri in Val di Sole, fra le tante statistiche da considerare, è successa una cosa che accade di rado e ancora più di rado per un marchio di dimensioni molto contenute come Mondraker: i primi tre, ovvero Danny Hart, Laurie Greenland e Florent Payet, hanno gareggiato su una Mondraker Summum Carbon.
Per Danny Hart e Laurie Greenland Mondraker ha realizzato una colorazione specifica per i Mondiali, mentre Florent Payet, non ufficiale Mondraker, aveva la colorazione standard.
Ecco il video che mostra il montaggio delle bici dei due inglesi:
Questi i dettagli della bici di Danny Hart:
Fra le curiosità del podio di ieri segnaliamo anche che i tre rider avevano tre taglie diverse: M per Hart, L per Greenland e XL per Payet, taglia realizzata ad hoc solo per il francese.
Inoltre, anche Markus Pekoll, atleta ufficiale dell’Ms Mondraker Team (e quindi compagno di squadra in Coppa del mondo di Hart e Greenland), aveva una Summum Carbon con colorazione speciale (ispirata al bianco-rosso della bandiera austriaca).
Per il marchio spagnolo il successo clamoroso del mondiale in Val di Sole è una conferma molto importante e che sancisce la sua definitiva introduzione fra i brand di riferimento in campo gravity.
Se torniamo indietro di qualche stagione, però, troviamo altre affermazioni molto importanti di Mondraker, prima su tutte la Forward Geometry (qui tutti gli articoli a riguardo) che ha fatto il suo debutto nella downhill ai tempi in cui Fabien Barel ancora gareggiava in Dh, nell’enduro con la Mondraker Dune, poi nelle trail bike con la Foxy e pian piano si è esteso a tutta la gamma Mondraker, Xc compreso.
Ma in cosa consiste la Forward Geometry?
Pochi concetti, ma che, come vedrete, sono diventati la regola per tutti i produttori di bici:
- tubo superiore (o tubo orizzontale) più lungo,
- da cui conseguono reach e front center (cioè la distanza movimento centrale-mozzo anteriore) maggiorati,
- angolo di sterzo molto aperto (cioè di valore più contenuto),
- attacco manubrio cortissimo (Mondraker era arrivata fino alla misura di 10 mm…)
E questa impostazione, a dire il vero accolta con scetticismo all’inizio, caratterizza oggi la geometria di tutte le Mtb di ultima generazione.
Un successo poco acclamato in casa Mondraker e, soprattutto, mai abbastanza evidenziato-promosso dal marchio spagnolo che invece ha preferito concentrarsi sullo sviluppo delle bici, affinando sempre più, fra l’altro, il suo concept di sospensione posteriore (ovvero la Zero System) e ampliando la gamma Mtb (e-bike e Plus).
Quella della Val di Sole, quindi, è la vittoria di un brand piccolo contro marchi ben più potenti, noti, pubblicizzati e seguiti, e questa vittoria premia l'impegno, le capacità e la sobrietà (a volte anche eccessiva...) di un team di ingegneri e appassionati che hanno fatto diventare Mondraker un marchio mondiale.
Quindi, ecco come a Mondraker è riuscito il colpaccio in Val di Sole.
Tanto di cappello, ragazzi.
Qui tutti i report del mondiale Dh in Val di Sole.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.