Ma perché non fate test di Mtb di media gamma?
O anche di bassa gamma?
Ce lo avete chiesto innumerevoli volte e siccome continuate ad invocare i test di Mtb di media e di bassa gamma ho pensato che fosse necessario rispondere in modo chiaro e definitivo con un articolo dedicato. Quanto state per leggere alcuni di voi lo avranno già letto nei commenti ai nostri video o sui nostri post social, ma può servire per stimolare in tutti voi riflessioni e dibattiti.
Le domande che state per leggere sono giunte alla nostra attenzione o per e-mail oppure nei commenti su YouTube o sui social.
Chi decide quale Mtb testare?
Risposta: i test di bici (strada, Mtb, e-bike o gravel) sono quasi sempre richiesti dalla redazione ai vari produttori di bici.
Spesso la nostra richiesta di test trova il consenso del produttore di bici in questione, specialmente quando la bici è stata appena presentata.
Chi decide l’allestimento della Mtb?
Risposta: chi produce la bici.
Sebbene da parte nostra venga palesata l’esigenza di ricevere una bici test con un allestimento di gamma media o addirittura bassa, di fatto nella quasi totalità dei casi ci vengono fornite bici test di livello medio-alto o altissimo.
Cosa che, da un punto di vista professionale, ci rende consapevoli di fornire un servizio giornalistico non rispondente del tutto alle richieste dei lettori.
Perché l’allestimento è quasi sempre di altissimo livello?
Risposta: le motivazioni sono diverse e di seguito trovate le principali.
Le bici test destinate alle riviste sono le medesime che i vari brand mettono a disposizione del pubblico nelle sessioni test a loro dedicate.
E spesso poter provare una bici di altissima gamma è cosa molto gradita al pubblico.
Inoltre, le bici test di media o bassa gamma sono anche le più vendute e, quindi, meno facili da reperire e da destinare ai test delle riviste specializzate.
Senza dimenticare che, oggi, a causa delle complicazioni dovute al Covid, la disponibilità generale di bici è davvero ridotta…
Ultimo ma non ultimo, il test di una bici pubblicato su una rivista molto popolare è una vera e propria passerella per il produttore della bici.
Che, per quella occasione, vede soprattutto l’opportunità di mostrare al pubblico il meglio di ciò che sa fare.
Vedremo mai test di Mtb di media gamma sul vostro magazine?
Risposta: speriamo davvero di sì.
Chi ci segue da più tempo sa che in alcuni casi abbiamo avuto l’opportunità di fare test di bici (e anche componenti) di gamma media perché il brand in questione aveva disponibilità di quella specifica bici.
Oppure, ma questo accadeva già di rado ante-Covid, il brand di bici, percependo l’importanza della nostra segnalazione, si attivava per soddisfare quella richiesta.
Ma è accaduto di rado.
Ad oggi possiamo rispondervi dicendo che servirà del tempo prima che la produzione di bici (e componenti) si normalizzi nei tempi e nei modi (e chissà come e quando questo avverrà), per cui è necessario pazientare.
Da parte nostra, quindi, non c’è alcun desiderio di mostrare sempre e solo bici top, cosa che, fra l’altro, rischia di snaturare l’essenza stessa del ciclismo.
La bicicletta, qualunque tipo di bicicletta e con qualunque allestimento, racchiude in sé una potenzialità esplorativa enorme.
Ben più grande di quanto si possa immaginare.
Dal viaggio, allo sport, alla sfida con se stessi, alla scoperta del mondo e della natura.
E tutte le infinite sfumature fra una vocazione e l’altra.
Sebbene i prezzi delle bici siano arrivati in alto, molto in alto, ancora oggi, nell’epoca moderna e super tecnologia, per fare ciclismo non occorre avere per forza l’ultimo modello, né è richiesto avere un portafoglio gonfio per essere dei ciclisti.
Non è la bici a fare il ciclista, ma è e sempre sarà e solo chi sta in sella a decretare lo spessore tecnico-atletico-umano del ciclista.
Perché il ciclismo è per tutti e davanti alla fatica e all’appagamento che la bici sa dare siamo tutti uguali.
In parte è proprio l’alimentare l’appagamento che il mezzo a pedali dà che porta ad essere altrettanto generosi verso quel mezzo.
In che modo?
Spendendo.
Per sentirsi appagati e per realizzare il sogno di bambini felici con il giocattolo più grande, più bello e più nuovo.
Certo: anche l’occhio vuole la sua parte e il piacere di avere una bici bella (e magari anche più bella dell’anno prima) sono due leve potenti.
Innegabile e del tutto legittimo.
A patto di non perdere il senso della misura: spetta a ognuno di noi decidere come, quando e quanti soldi spendere per la bici e per tutti gli accessori e i servizi ad essa connessi.
Il dibattito è aperto e se volete dire la vostra o fare domande vi invitiamo a farlo commentando in questo post sulla nostra pagina Facebook oppure a scriverci utilizzando questo modulo.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.