La scelta della taglia del telaio è sempre un argomento che genera dibattito, nonostante siano stati realizzati diversi articoli esplicativi in merito.
Come se non bastasse si è messo di mezzo il reggisella telescopico a confondere ulteriormente le idee e se non comprendete il perché attendete ancora un attimo, stiamo per svelarvelo.
Le Mtb moderne sono più lunghe, aperte, con attacchi manubrio corti e piantoni sempre più verticali.
Variazioni geometriche che inducono, a volte, a pensare ad una taglia più piccola se si è a cavallo.
Lo avrete capito, stiamo parlando a tutti voi che siete di fronte alla scelta della taglia della vostra futura bici da cross country.
Un settore nel quale, il reggisella telescopico ha fatto la sua comparsa orami da anni.
Ma in che modo il reggisella telescopico può influenzare la scelta della taglia del telaio?
Questa la domanda alla quale oggi cercheremo di dare una risposta.
DOVE NASCE QUESTA RIFLESSIONE?
Se e in che modo il reggisella telescopico può influenzare la scelta della taglia del telaio è un pensiero nato lo scorso anno durante uno dei nostri test.
Nello specifico parliamo del test della Cannondale Scalpel HT, una Mtb front dalle geometrie “spinte”
Oltre all’autore del test, ovvero Daniele Concordia, anche io (Simone Lucchini) sono voluto montare in sella per un breve giro di prova.
La bici è più lunga rispetto al passato e le sue capacità sono nettamente superiori, ma…
Non riesco a guidarla come vorrei, penso immediatamente.
Forse una taglia M è davvero troppo grande per me che misuro solamente 168 cm, anche se Cannondale dice il contrario (la taglia M è consigliata per altezze da 162 a 175 cm).
Muovermi adeguatamente sulla bici risulta difficile e la sensazione è quella di guidare una Ferrari con il limitatore inserito.
No! La taglia M non fa per me.
È DAVVERO COLPA DELLA TAGLIA?
Ho davvero bisogno di una taglia S? Oppure è solo una questione di abitudine?
In realtà la soluzione non è nessuna delle due, manca solo un componente chiave: il reggisella telescopico!
Non appena ho provato ad abbassare la sella, intervenendo sull’esagonale da 4 mm proprio come facevamo tanti anni fa, la situazione ha preso tutto un altro risvolto.
Sono riuscito immediatamente ad apprezzare tutti gli interventi geometrici eseguiti sul nuovo modello, la bici è stabile, estremamente precisa e facile da condurre, esattamente l’opposto rispetto a quanto provato solo pochi minuti prima.
La domanda sorge allora spontanea: il reggisella telescopico è ancora un accessorio? Oppure rappresenta una parte integrate delle moderne Mtb da cross country?
IL TELESCOPICO: COMPONENTE “OBBLIGATORIO”?
La mia risposta è si, ma voglio argomentare la mia affermazione per farvi capire il perché.
Le bici sono ora più lunghe e con angoli sterzo da trail bike.
Dettagli che hanno reso necessario una verticalizzazione del tubo piantone per compensare un posizionamento in sella altrimenti troppo disteso.
E in discesa?
In questo frangente è richiesta al rider una posizione molto più avanzata, indispensabile per dare il giusto carico alla ruota anteriore.
Le bici moderne vogliono essere guidate così e dimenticate quei fuorisella eccessivi ai quali eravate abituati, non servono!
Pensate però di dover “aggiustare” la vostra posizione, quindi caricare maggiormente l’anteriore, con la presenza di un reggisella tradizionale che vi spinge invece a stare sulla difensiva.
Un controsenso non pensate?
Di fatto il reggisella telescopico sta pian piano ricoprendo un ruolo chiave all’interno del settore cross country, passando dall’essere inquadrato come un accessorio all’essere considerato un componente fondamentale, spesso fornito di serie.
Vogliamo affermarlo con certezza: le moderne bici da cross country vogliono un reggisella telescopico per essere sfruttate al meglio delle loro possibilità.
E se il reggisella telescopico proprio non lo voglio? Se non ho intenzione di piegarmi al volere delle aziende?
Qui le impressioni del mio collega dopo aver installato il reggisella telescopico ⬇️
E SE NON VOGLIO IL TELESCOPICO?
Le difficoltà più grandi sorgerebbero per quei biker a cavallo tra due taglie, proprio come il sottoscritto.
Non volendo installare un reggisella telescopico, meglio la taglia leggermente più grande o quella più piccola?
Probabilmente la risposta giusta sarebbe quella di adottare una misura leggermente inferiore, una taglia che ci consenta di guidare la bici in scioltezza nonostante l’assenza del telescopico.
Certo, questo vorrebbe dire non andare avanti, rimanere fedele ad una concezione di Mtb arretrata che impone la leggerezza come caratteristica principale e non godere delle maggiori capacità che una bici moderna sa offrire.
Con questo non vogliamo dire che è necessario cambiare mezzo, ma se vi trovate ad acquistarne uno nuovo valutate quanto detto.
Anche voi la pensate come Luigi? Speriamo proprio di no! ⬇️
IN CONCLUSIONE…
Vorrei concludere con un’affermazione.
Se avete sempre adottato una taglia M (ad esempio) e siete sicuri che sia la taglia adatta a voi (se non lo siete rivolgetevi ad un biomeccanico) continuate ad acquistare bici in questa taglia, non fatevi confondere da lunghezze ed angoli, se un determinato marchio propone delle geometrie “azzardate” c’è un motivo, molto probabilmente sono state pensate per migliorare o caratterizzare quel determinato modello e non per mettere in difficoltà l’utente finale.
Quindi, per concludere, il reggisella telescopico influenza la scelta della taglia, ma solo se si decide di non utilizzarlo, o forse sarebbe più corretto dire: se ci si ostina a non utilizzarlo!
Qui sotto un approfondimento sulla scelta della taglia del telaio ⬇️
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Sull'autore
Simone Lucchini
Mi piace essere estroso, mi ritengo molto versatile e sono il più giovane del gruppo, con una vocazione che spazia dall’Xc fino all’enduro senza disdegnare il mondo e-Mtb e gravel. Mi piacciono i video e la guida in generale
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