Del nuovo sistema Sram Eagle tutti siamo rimasti colpiti dal numero di pignoni, ma quanti hanno dato attenzione a quel numero, 500%, che identifica il range di rapporti disponibili?
E cosa significa esattamente?
In sostanza è la variazione in percentuale di sviluppo metrico consentita dalla trasmissione fra il rapporto più lungo e il rapporto più corto.
Facciamo un esempio: consideriamo una ruota da 27,5x2,35” la cui circonferenza è di 220,5 cm, ovvero 2,205 m.
La formula per il calcolo dello sviluppo metrico è la seguente (ne abbiamo parlato diffusamente in questo articolo):
(M/P) x C = sviluppo metrico del rapporto M:P
con
M = numero di denti della corona
P = numero di denti del pignone
C = circonferenza della ruota (copertone compreso!)
Cominciamo con lo Sram XX1 Eagle e consideriamo una corona da 32 denti e, come detto, una ruota con una circonferenza di 2,205 m.
Otteniamo che:
- il rapporto più corto, il 32x50, ha uno sviluppo metrico di 1,411 m
- il rapporto più lungo, il 32x10, ha uno sviluppo metrico di 7,056 m
- se adesso moltiplichiamo 1,411 x 5 otteniamo 7,055, ovvero otteniamo che lo sviluppo metrico del rapporto più lungo è 5 volte quello del rapporto più piccolo.
Ed ecco spiegato il 500% dichiarato da Sram per il suo 12 velocità.
Addio deragliatore davvero?
Proviamo adesso a confrontare gli sviluppi metrici dei rapporti più corti e dei rapporti più lunghi fra un sistema 1x12 e un 2x11 di ultima generazione.
Non abbiamo considerato il sistema 3x11 perché il 2x11 è ampiamente più popolare.
Consideriamo sempre una ruota 27,5”x2,35”, quindi una circonferenza di 2,205 m, e mettiamo a confronto un gruppo Sram XX1 Eagle con corona da 30 denti e uno Shimano Deore Xt con doppia corona 34x24 e pacco pignoni 11-42, cioè la configurazione più “agile” prevista da Shimano per questo gruppo (in attesa che arrivi in commercio la cassetta 11-46 a 11 velocità).
Cosa otteniamo?
Per quanto riguarda Sram otteniamo questi sviluppi metrici:
- 30x50 = 1,323 m
- 30x10 = 6,615 m
mentre per Shimano:
- 24x42 = 1,26 m
- 34x11 = 6,815 m
Quindi, cosa abbiamo ottenuto?
Il confronto fra i due sistemi, nella configurazione scelta, dice che:
- il 2x11 è un sistema che consente di avere la demoltiplicazione maggiore, perché il rapporto più corto possibile ha uno sviluppo metrico minore del corrispettivo di un 1x12;
- il 2x11 è anche un sistema che consente di avere la demoltiplicazione minore, perché il rapporto più lungo possibile ha uno sviluppo metrico maggiore del corrispettivo di un 1x12;
- l’1x12 ha un range di rapporti più ampio di un 1x11 e si avvicina moltissimo a quello di un 2x11 (nella configurazione più agile possibile).
Sram e Shimano propongono due approcci diametralmente opposti sul discorso trasmissione:
- Shimano punta sulla massima estensione del range (nell'esempio di sopra arriviamo al 540%) sfruttando un deragliatore e due corone;
- Sram punta sulla massima semplicità (una sola corona e un solo comando cambio) e sulla leggerezza, arrivando vicino (500%) al range di rapporti di un 2x11.
La scelta fra un gruppo oppure l’altro dipende da vari fattori, ma di sicuro ne entrano in gioco tre:
- leggerezza
- massima estensione possibile del range dei rapporti
- compatibilità del telaio con il deragliatore
Ovvero, se cercate la massima leggerezza in questo momento il sistema Sram Eagle è da preferire, perché permette anche un range di rapporti molto esteso.
Se cercate la massima estensione possibile di rapporti, Shimano, ovvero un sistema 2x11, è ancora da preferire.
Attenzione, però: il 2x11 non può essere montato su tutti i telai: il dilagare dell’1x11, infatti, ha portato diversi costruttori di telai a non prevedere più l’attacco per il deragliatore sui propri telai, in particolare per Xc ed enduro.
Quindi, in qualche situazione il monocorona è obbligatorio.
Le soluzioni aftermarket
Il successo dello Sram 1x11 ha portato moltissimi brand noti e meno noti a proporre delle soluzioni più o meno valide.
Fra quelle più interessanti c’è di sicuro il pacco pignoni e-13 Trs Plus Cassette, disponibile a 10 velocità in configurazione 9-42 e a 11 velocità in 9-44.
Richiede la cassetta Sram Xd (ormai disponibile per tutti i mozzi in commercio) e permette un range di rapporti molto interessante.
Consideriamo la configurazione 11 velocità e la corona da 30 denti e otteniamo:
- 30x44 = 1,503 m
- 30x9 = 7,349 m
cioè sviluppi metrici più lunghi rispetto all’1x12 di sopra, ma se scegliamo una corona da 28 denti otteniamo:
- 28x44 = 1,403 m
- 28x9 = 6,86 m
cioè, paragonandolo all’1x12 di sopra, un po’ meno agile di un 30x50, ma più lungo di un 30x10, con un range complessivo appena inferiore al 500% (circa 480%): niente male.
Occorre però considerare il costo di questo componente (319€ al pubblico) e un un’usura più rapida della corona (specialmente se si opta per quella da 28 denti).
Speriamo di poterla provare presto per dirvi come va.
L’arrivo dell’1x12, quindi, ha dato un altro forte scossone al mondo delle trasmissioni, rendendo di fatto i sistemi monocorona molto più appetibili che in passato.
Adesso non rimane che attendere la contromossa di Shimano, in parte già annunciata con la cassetta 11-46, per capire se la sfida 1x contro 2x e 3x continuerà ancora a lungo.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.