VIDEO - Specialized Epic 8: 120 mm, via il Brain e... Ecco come va!
Daniele Concordia
VIDEO - Specialized Epic 8: 120 mm, via il Brain e... Ecco come va!
Daniele Concordia
Ecco a voi la nuova Specialized Epic 8, ovvero l'ottava generazione della full da cross country e marathon della casa statunitense.
Su questo nuovo modello, Specialized ha apportato dei cambiamenti importanti, alcuni più visibili, altri meno, ma comunque fondamentali per il rendimento della Mtb in questione.
In questo articolo vi spieghiamo cos'è cambiato nello specifico e vi raccontiamo quali sono state le prime sensazioni sulla Specialized Epic 8, che abbiamo avuto il privilegio di provare in anteprima sui sentieri del Cile.
Iniziamo con un video in cui parliamo dei dettagli e delle prime sensazioni in sella alla Specialized Epic 8 e alla Epic 8 EVO (che abbiamo presentato in un articolo specifico):
VIA IL BRAIN
La prima novità degna di nota è la scomparsa del sistema Brain sulle sospensioni.
Niente serbatoi e tubi posizionati sul telaio, ma delle sospensioni classiche a tre posizioni, che rendono più semplice l'utilizzo e la manutenzione.
Specialized ha denominato le tre posizioni della compressione in Wide Open, Magic Middle e Sprint-on-Lock, personalizzando la taratura dell'ammortizzatore RockShox SIDLuxe per farlo lavorare al meglio sul telaio Epic 8.
Il lavoro maggiore è stato fatto sulla modalità intermedia Magic Middle, che ha una curva di compressione particolare: nella prima parte offre molta resistenza, per garantire il giusto sostegno in pedalata, poi ha uno smorzamento digressivo che consente di utilizzare l'escursione nel modo corretto.
Nei laboratori Specialized Ride Dynamics si è lavorato sia sulla parte idraulica, agendo sul numero, sullo spessore e sulla disposizione delle lamelle, sia su quella pneumatica.
Nella parte aria è stata ampliata il più possibile la camera positiva, eliminando tutti i token e anche un altro distanziale che è presente di serie negli ammortizzatori RockShox SIDLuxe.
Queste modifiche sono state fatte sia sugli ammortizzatori a controllo manuale, sia su quelli ad attivazione elettronica e automatica dei modelli S-Works, che sfruttano la tecnologia del sistema RockShox Flight Attendant.
Parliamo di un sistema tutto nuovo e perfezionato per l'utilizzo racing, del quale vi parleremo tra poco...
Prima terminiamo il discorso sulle novità strutturali della Specialized Epic 8.
PIÙ ESCURSIONE, MENO PESO
La nuova Specialized Epic 8 avrà 120 mm di escursione sia sulla forcella che sull'ammortizzatore, mentre non sarà più in gamma il modello da 100 mm.
Nonostante ciò, la nuova Epic è comunque più leggera di quella precedente: il telaio S-Works, in taglia M pesa 1780 grammi con ammortizzatore SIDLuxe incluso (ammo tradizionale, non elettronico) ed è circa 76 grammi più leggero di quello precedente.
I telai Pro, Expert e Comp, che utilizzano una fibra FACT 11M al posto della FACT 12M impiegata sul modello S-Works pesano circa 150 grammi in più, che è comunque un ottimo valore.
Questa riduzione di peso è dovuta sia all'eliminazione del Brain e dei relativi supporti, sia alle nuove tecnologie costruttive che hanno permesso di ottimizzare l'impiego del carbonio nelle zone più delicate da realizzare, come ad esempio il supporto dell'ammortizzatore sul top tube.
Solo in questa zona, grazie ad un modo tutto nuovo di impiegare e modellare il materiale, sono stati risparmiati 24 grammi.
Altri dettagli che fanno risparmiare peso sono il nuovo link dell'ammortizzatore in fibra di carbonio e le viti in titanio, che però sono presenti solo sul telaio S-Works. Su tutti gli altri, il link ha la stessa forma ma è in alluminio con viti in acciaio.
SWAT 4.0 E NON SOLO...
Il discorso sulla riduzione di peso del telaio è ancora più interessante se si pensa che la Specialized Epic 8 è munita di un nuovo vano portaoggetti, denominato SWAT 4.0.
È posizionato sotto al portaborraccia principale e si apre con una levetta laterale. In questo modo, all'interno del telaio si può inserire l'occorrente per un lungo giro, oppure solo il kit di emergenza e riparazione: sta al rider scegliere.
Questo espediente è sempre più presente sui telai da Xc e a nostro avviso è davvero molto utile, sia nei giri lunghi, sia nelle gare di endurance.
Aprendo lo sportello si nota come è rifinita la parte interna del telaio: dettaglio non sempre scontato.
I cavi sono completamente interni e guidati nel triangolo principale, l'ingresso anteriore è nella serie sterzo, come sulla maggior parte dei telai da Mtb attuali. Il sistema per l'inserimento delle guaine nel telaio è lo stesso che viene utilizzato sulla Epic WC presentata lo scorso anno.
Da menzionare anche le protezioni del telaio, che sono di dimensioni generose e posizionate nei punti giusti, ovvero sul batticatena e sotto al movimento centrale.
La protezione sotto al tubo obliquo è removibile (per chi vuole risparmiare qualche grammo) e quindi anche sostituibile.
GEOMETRIE RINNOVATE
L'aumento dell'escursione ha richiesto delle modifiche radicali sulle geometrie.
Inoltre, per rendere ancora più personalizzabile l'assetto in sella, è stato inserito un flip chip sul link dell'ammortizzatore che permette di aprire o chiudere l'angolo di sterzo di mezzo grado.
Nello specifico, l'angolo di sterzo in posizione High (quella impostata di serie) misura 66.4 gradi, mentre nella posizione Low misura 65.9 gradi.
Il piantone in taglia M ha un angolo di 75.5 gradi ma anche questo parametro potrebbe variare leggermente passando alla posizione Low, anche se Specialized non lo indica sulla tabella delle geometrie.
Gli altri parametri principali sono il reach di 450 mm in taglia M (anch'esso variabile in base alla posizione del flip chip), il carro posteriore di 435 mm e un BB Drop molto accentuato per abbassare il più possibile il baricentro e donare stabilità.
Il BB Drop, come l'angolo del piantone ed altri parametri variano in base alla taglia del telaio, con l'obiettivo di mantenere il feeling di guida indipendentemente dalla struttura fisica dell'atleta: un metodo che Specialized utilizza da anni grazie alla tecnologia “Rider First”.
Qui sotto, le geometrie della Specialized Epic 8 in tutte le taglie e configurazioni:
COMPLIANCE OTTIMIZZATA
Una bici molto rigida non è detto che sia più veloce, soprattutto sui tracciati più tecnici.
Per questo motivo, gli ingegneri di Specialized hanno lavorato sul telaio per migliorare l'assorbimento delle vibrazioni.
Lavorando sulle forme, sugli spessori e sulla struttura dei tubi, si è ottenuto un miglioramento della compliance del 12%, che non è poco...
Per avere dei risultati certi sono stati eseguiti dei test accurati grazie a degli accelerometri posizionati su telaio e ruote.
EFFETTO “BOBBING” RIDOTTO ALL'OSSO
La precedente Epic era nata per lavorare con il Brain, quindi aveva un design specifico per quel tipo di utilizzo.
La scomparsa del Brain e l'aumento dell'escursione hanno richiesto delle modifiche sul design del telaio e sulla curva di compressione dell'ammortizzatore, per ottimizzare il comportamento in tutte le sue fasi, ma in particolar modo in pedalata.
Lavorando sui link e sul carro posteriore si è ottenuto il risultato ottenuto, infatti la nuova Specialized Epic 8 ha un pedal bobbing minore del 20% rispetto alla Epic Evo 2023, ovvero la Mtb che i riders ufficiali hanno utilizzato di più durante la stagione scorsa. Paragonare la vecchia Epic con il Brain e la nuova senza Brain non avrebbe avuto senso...
NUOVO FLIGHT ATTENDANT
Come anticipato poco fa, la Specialized S-Works Epic 8 è munita di sospensioni RockShox Flight Attendant. O meglio, è una delle prime Mtb da Xc che esce ufficialmente sul mercato con questo tipo di sistema automatico, elettronico e wireless delle sospensioni.
Il Flight Attendant non è una novità assoluta, infatti ha esordito circa due anni fa su alcune bici da trail/enduro e su questo tipo di bici, noi di MtbCult lo abbiamo provato a fondo.
Ma il modello che abbiamo visto anche sulle bici da Xc degli atleti sponsorizzati durante la Coppa del Mondo in versione prototipale, è diverso e adatto anche per le competizioni cross country o marathon.
Alle modalità classiche già presenti sul Flight Attendant precedente, si aggiunge la funzionalità Adaptive Ride Dynamics, che rende il sistema ancora più evoluto, quasi “fantascientifico”.
In sostanza, il sistema è in grado di leggere i dati provenienti dal powermeter, per creare delle zone di potenza (che volendo sono personalizzabili).
In base a queste zone, le sospensioni capiscono quando e in che modo devono lavorare, offrendo il supporto necessario al momento opportuno. Più i watt aumentano, più le sospensioni diventano dure, al diminuire dei watt le sospensioni diventano più attive e in grado di copiare il terreno.
Per aiutarvi a capire meglio di cosa parliamo e per mostrarvi come si regola il sistema sull'App di Sram AXS abbiamo realizzato questo video:
In sostanza, quindi, il nuovo Flight Attendant permette di personalizzare le funzionalità del sistema in tutto e per tutto, ma una volta regolato a proprio piacimento permette di pedalare, guidare e basta, senza troppi pensieri.
La “magia” dell'elettronica, però, offre anche la possibilità di rendere manuali le sospensioni automatiche, quindi se volete avere voi il controllo della compressione potete farlo senza problemi, disattivando la modalità Auto.
Qui sotto, altre informazioni sull'ultima versione del sistema Flight Attendant:
MODELLI E PREZZI
La Specialized Epic 8 è disponibile in quattro modelli di bici completa, più un kit telaio.
Le bici complete, tutte montate con sospensioni RockShox e gruppi Sram, sono disponibili in versione S-Works, Pro, Expert e Comp, in diverse colorazioni, con prezzi che partono da 5200€ ed arrivano a 14500€.
Il kit telaio, che è disponibile solo in versione S-Works e include anche forcella, ammortizzatore SIDLuxe tradizionale (non elettronico) e reggisella fisso in carbonio, ha un prezzo di 6500€ ed è disponibile in tre colorazioni, delle quali una si può acquistare solo on line con ritiro in negozio.
Qui sotto il sell sheet con tutte le specifiche:
SPECIALIZED EPIC 8: COME VA?
Inutile negarlo: la curiosità più grande era rivolta al nuovo Flight Attendant da Xc, ma nei tre giorni di riding svolti in Cile ho avuto modo di avvertire anche le altre modifiche apportate al telaio.
Appena si sale sulla Specialized Epic 8 si avverte subito un assetto molto racing, con anteriore piuttosto basso anche senza la presenza di un'attacco manubrio super negativo. Per questo motivo ho voluto lasciare un centimetro di spessore sotto allo stem.
Il piantone più verticale permette di non estremizzare l'avanzamento della sella, che ho impostato in modo abbastanza centrale.
Nello specifico, la bici fornita durante il lancio ufficiale è stata una S-Works Epic 8, che ho scelto in taglia M (sono alto 172 cm e pedalo a 72,5 cm) e si è dimostrata perfetta alle mie necessità.
Sin dalle prime pedalate ho avvertito una maggiore efficienza in pedalata, anche con Flight Attendant disattivato, quindi con sospensioni tutte aperte: la vecchia Epic con Brain Fade tutto aperto e la Epic EVO precedente con sospensioni sbloccate non si pedalavano così bene. Era necessario fare questo upgrade, vista la possibilità di scegliere anche i modelli senza sospensioni automatiche.
La maggiore efficienza dello schema sospensivo si avverte sulle salite sconnesse, dove resta sostenuta a metà corsa, copiando bene il terreno senza perdere efficienza in pedalata, ma soprattutto sui tracciati nervosi, perché “non si siede” mai e permette di rilanciare l'azione dopo le curve e nelle compressioni.
Da questo punto di vista, il sistema Flight Attendant dà una grossa mano, ma sono quasi sicuro che la Specialized Epic 8 garantisca delle sensazioni simili anche con sospensioni tradizionali. Speriamo di avere modo in futuro di provare un modello Pro o Expert per darvi ulteriori feedback.
E in discesa?
La Epic precedente, che ho testato ormai 4 anni fa, aveva già delle geometrie da prima della classe, ma a fare la differenza sulla nuova Epic 8 è sicuramente il travel da 120 mm, insieme alle sospensioni più evolute.
Il Flight Attendant dona sostegno dove serve, ma in discesa e in generale sullo sconnesso si ha sempre la giusta sensibilità, al contrario del Brain, che a volte risultava un po' “scorbutico”.
Proprio per questo motivo mi sono trovato a mio agio sin dalle prime discese, affrontando con grande disinvoltura i salti e i drop presenti nei bike park cileni, che tra l'altro sono davvero fighi...
Applausi agli amici sudamericani!
Da menzionare anche la scelta di montare un reggisella telescopico con escursione abbondante (da 125 mm a 170 mm in base alla taglia), con l'intento di poter sfruttare ancora di più le potenzialità della bici nelle discese molto pendenti e anche in curva.
Nel complesso, quindi, il primo contatto con la Specialized Epic 8 è stato super positivo.
Grazie alle migliorie sullo schema sospensivo e sulle geometrie, ma anche grazie al travel maggiore e al Flight Attendant “ottimizzato” per le competizioni, la nuova Epic ha fatto un bel salto in avanti in termini di prestazioni e divertimento.
Come ho accennato precedentemente, sarei curioso di provare un modello con sospensioni tradizionali, per avere un termine di paragone sia con il modello S-Works, sia con le full da Xc della concorrenza.
Insieme alla Specialized Epic 8 è stata presentata anche la nuova Epic 8 Evo, con più escursione e delle caratteristiche che strizzano l'occhio al trail riding.
Qui sotto i dettagli e le prime sensazioni:
Qui gli altri articoli e test sulle Mtb e sui componenti Specialized.
Qui gli altri articoli e test sulle full da Xc.
Per altre informazioni Specialized.com
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.