Sospensioni da Mtb: un futuro (quasi) già scritto

Simone Lucchini
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Sospensioni da Mtb: un futuro (quasi) già scritto

Simone Lucchini
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Sospensioni da Mtb, questo è uno degli argomenti più dibattuti del momento.
Un argomento sul quale i vari brand stanno investendo tanto, cercando di anticipare il futuro con soluzioni a dir poco originali.

Sospensioni da Mtb
Il Rock Shot Flight Attendant è un esempio di come alcuni brand sono già proiettati nel futuro

Proprio parlando di futuro una domanda sorge spontanea: come evolveranno le sospensioni?
Rispondere è molto difficile, ma guardando le tecnologie messe in campo fino ad ora possiamo provare ad immaginare.
Uno dei dogmi delle sospensioni da Mtb è la presenza, sempre più diffusa, di sistemi elettronici ad esse collegate.
Viene quindi facile pensare a come l’elettronica sia uno dei punti cardine attorno al quale nasceranno le sospensioni del futuro.

Sospensioni da Mtb
In foto è visibile il comando elettronico (spia verde) per la gestione delle sospensioni di Loïc Bruni (Öhlins)

Qualcuno di voi (già lo sappiamo) starà storcendo il naso, eppure basta volgere lo sguardo al motorsport per comprendere quanto l’elettronica abbia migliorato le sospensioni innalzandone i limiti.
Ma in quale modo l’elettronica verrà integrata nelle sospensioni da Mtb? Scopriamolo insieme ⬇️

LA TECNOLOGIA WIRELESS

Dopo aver assistito alla nascita della tecnologia AXS di Rock Shox, dapprima adoperata per le trasmissioni e poi esportata anche sulle sospensioni con il Rock Shox Flight Attendant viene automatico pensare che (prima o poi) anche Fox, Suntour, Öhlins e tutti i marchi più audaci adotteranno la tecnologia wireless, anche solo per bloccare o sbloccare forcella ed ammortizzatore o per azionare il reggisella telescopico.

Sospensioni da Mtb
Il comando delle sospensioni Rock Shox Flight Attendant include il tasto per comandare le sospensioni e quello per attivare il reggisella

Oltre a togliere cavi e guaine di torno, questo risolverebbe il fastidioso compito di disporre i tanti comandi (bloccaggio sospensioni, cambio e manettino per il telescopico) sul manubrio.

Pensiamo ad esempio quanto sarebbe più funzionale ed esteticamente bello il Fox Live Valve senza tutti quei fili.
Pensiamo a quanto sarebbe più efficiente il comando per il bloccaggio delle sospensioni che, senza filo e guaina, non risentirebbe di fango, acqua e polvere.
Pensiamo ai tanti meccanici e/o appassionati che non dovranno più perdere ore a far passare guaine all’interno del telaio, specialmente sulle e-Mtb.

È davvero innegabile come la tecnologia wireless applicata alle sospensioni da Mtb può apportare notevoli migliorie, anche solo estetiche.
Rock Shox è già sul pezzo, ma siamo sicuri che i competitor non tarderanno ad arrivare sul mercato con prodotti simili.

GESTIONE ELETTRONICA DELLE SOSPENSIONI

Fox con il Live Valve, Rock Shox con il Flight Attendant, forse Öhlins con il sistema prototipale in mano a Loïc Bruni (ve ne parliamo qui) e Suntour con le sospensioni adottate da Tom Pidcock sembrano tutte puntare ad una gestione elettronica ed automatica delle sospensioni.

Sospensioni da Mtb
In questa foto è evidente come sulla testa dello stelo destro sia presente un connettore elettrico

Soprattutto nel cross country, dove i cambi di pendenza si susseguono rapidamente, una gestione elettromeccanica, ovvero un sistema che sblocca, blocca, regola le sospensioni in automatico aiuterebbe a liberare la mente del rider dal dover gestire le sospensioni stesse.

Specialized con il sistema Brain ha da sempre creduto in questo progetto, ma è innegabile come l’elettronica riesca a leggere ed elaborare dati in un modo molto più veloce rispetto a quello meccanico del Brain.
In futuro, grazie allo sviluppo continuo dei prodotti, potremo beneficiare di sistemi sempre più evoluti, efficaci e in grado di aumentare performance e divertimento.

Sospensioni da Mtb
Fox con il sistema Live Valve è stato uno dei primi marchi a puntare sulle sospensioni elettroniche

E per le bici da trail/ enduro? 
Rock Shox con il Flight Attendant ha realizzato un prodotto dedicato proprio a queste discipline della Mtb, ma voci di corridoio (attendibili) ci dicono che un altro brand storico è al lavoro  su un sistema simile, pensato per migliorare il piacere di guida e aumentare le performance in discesa.
Le sospensioni attive sono una realtà nel mondo delle auto e moto, chissà se riusciranno a far breccia anche nel settore Mtb.

DIAMETRI, MATERIALI E FORME

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescita di diametri stelo e ad un irrigidimento delle strutture, ovvero alla nascita di ammortizzatori, ma soprattutto forcelle più capaci.
Prendete ad esempio le sospensioni di una bici da cross country, fino a qualche anno fa avevamo forcelle con steli da 32 mm ed escursioni da 100 o addirittura 80 mm in alcuni casi.
Oggi, in ambito race troviamo forcelle da 120 mm di escursione con steli da 34 o 35 mm.

Sospensioni da Mtb
Da 32 a 35 mm da 100 a 120 mm di escursione, a sinistra la Rock Shox Sid 32 a destra la versione maggiorata (35 mm)

Anche nell’enduro c’è stata un evoluzione importante, la Rock Shox Pike che un tempo era dedicata all’enduro è ora una forcella perfetta per le moderne bici da trail, ovvero con escursione da 130/ 140 mm.
Un esempio che la dice lunga su come le sospensioni si siano evolute in pochi, pochissimi anni.

Provando a prevedere il futuro, difficilmente assisteremo ad un ulteriore aumento del diametro degli steli, piuttosto ad un’evoluzione dei materiali.
L’impiego di materiali diversi da quelli attuali potrebbe contenere i pesi mantenendo o addirittura migliorando le performance.

Sospensioni da Mtb
La Öhlins RXF 34 m.2 è una forcella che fino a qualche anno fa sarebbe stata da trail, oggi viene impiegata anche nell'XC

In ultima battuta vogliamo spendere due parole sulle forcelle a steli rovesciati.
Nel mondo delle moto da anni si è passati a questo standard, anche sui modelli più “economici”.
E nella Mtb? Come tutti ricorderanno ci sono stati timidi tentativi di realizzare forcelle di questo genere, prendi ad esempio la Rock Shox RS1 (forse la più famosa).

Gli innegabili vantaggi idraulici e dinamici sono passati, nel tempo, in secondo piano visto il prezzo e il peso di queste forcelle, che attualmente vengono realizzate solo da alcuni marchi di nicchia (con grande maestria) ma non dai grandi brand del settore.
In futuro si tornerà a lavorare concretamente sulle forcelle a steli rovesciati? Ad oggi non sappiamo rispondere, ma preferiamo non escludere questa opzione.

SOSPENSIONI SEMPRE PIÙ PERSONALIZZABILI (IN MODO SEMPLICE)

Regolazioni esterne sempre più dettagliate, ma anche la possibilità di intervenire direttamente sull’idraulica (vedi Formula con i CTS) danno la possibilità di “cucirsi” la sospensione in base alle proprie esigenze.
Tutto bello, se non fosse che la maggior parte degli utenti non ha esperienza in merito alle regolazioni delle sospensioni, da qui il problema di forcelle e ammortizzatori mal tarati e quindi poco efficaci.

Sospensioni da Mtb
Tante le regolazioni a disposizione sulle moderne sospensioni

Con l’avvento dell’elettronica sono sempre di più i sistemi che guidano l’utente alla corretta regolazione delle sospensioni, Mondraker ha pensato ad esempio al sistema di telemetria MIND (ve ne parliamo qui).
Sistemi in grado di captare le informazioni provenienti dalle sospensioni e guidarvi nelle regolazioni.
Insomma, in futuro saranno sempre di più i sistemi, elettronici e non, che aiuteranno l’utente nel regolare le proprie sospensioni ottenendo più sicurezza e migliori performance.

IN CONCLUSIONE…

Ad oggi, le sospensioni da Mtb in commercio sono tante e di altissimo livello, dalle più tecnologiche a quelle tradizionali.
Non sappiamo cosa ci riserva il futuro, ma analizzando le tecnologie attualmente in commercio e scrutando i prototipi in coppa del mondo abbiamo la sensazione di trovarci all’inizio di un cambiamento, evoluzione epocale, dove l’elettronica diventerà una componente fondamentale.
Sarà davvero cosi? Per scoprirlo bisognerà attendere ancora un po’ di tempo, ma forse nemmeno tanto.

Qui sotto abbiamo provato ad ipotizzare cosa nascondono le sospensioni di Loïc Bruni ⬇️

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Sull'autore
Simone Lucchini

Mi piace essere estroso, mi ritengo molto versatile e sono il più giovane del gruppo, con una vocazione che spazia dall’Xc fino all’enduro senza disdegnare il mondo e-Mtb e gravel. Mi piacciono i video e la guida in generale

Commenti su: Sospensioni da Mtb: un futuro (quasi) già scritto
  1. Forse sfugge ai più giovincelli ma già cannondale e proflex k2 con ammo noleen avevano introdotto componenti elettroniche sulle sospensioni poi abbandonate.

    1. Ciao Jacopo, hai ragione e ricordo bene il sistemo ELO di Cannondale, avveniristico per l'epoca, ma afflitto da non pochi problemi. Di fatto era un lock-out con comando elettromeccanico, cioè qualcosa di più basico rispetto al Live Valve o al Flight Attendant. Ma che ha aperto la strada all'elettronica in campo sospensioni Mtb

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