Nelle ultime settimane sono stato molto impegnato in test di e-Mtb.
Poi è arrivata lei, la nuova Trek Supercaliber (qui l'articolo).
Cioè sono tornato in sella a una Mtb da Xc.
E tutto è diventato più… leggero.
La Trek Supercaliber 9.9 che ho testato in queste settimane è una bomba.
Leggera, circa 10,2 kg con i pedali in taglia L.
Efficiente, come una bici da strada sui fondi compatti.
Capace, come una moderna Mtb da Xc (grazie anche al reggisella telescopico).
Un altro pianeta rispetto alle e-Mtb.
Ovviamente.
Più che la scoperta dell’acqua calda è la personale scoperta che se dovessi scegliere una Mtb da abbinare alla mia e-Mtb oggi considererei anche questa: una moderna full da Xc.
Che all’occorrenza diventa adatta anche per gli sterrati veloci al posto di una bici gravel.
Insomma, oggi una full da Xc è molto più versatile che in passato, ma a pensarci lo è sempre stata.
In salita si vola
La differenza di peso è gigante, ma anche la differenza di scorrevolezza ed efficienza è gigante.
Se il fondo è compatto si chiudono le sospensioni e si viaggia a velocità di tutto rispetto, a patto di avere un po’ di benza nelle gambe.
Se il fondo è sconnesso apro le sospensioni con un quarto di giro della manopola rotante posta a sinistra (foto sotto).
Un quarto di giro e la bici si trasforma da rigida (ma rigida veramente) a full.
Ok, ha solo 80 mm di corsa dietro e 110 davanti, ma con le accortezze messe sulla geometria non richiede un impegno esagerato nella guida.
Anzi: il vero limite, semmai, è nelle gomme da “soli” 2,2” di larghezza.
In salita ogni pedalata si trasforma in avanzamento rapido.
Hai la sensazione di non sprecare nulla, come se fossi su una bici da strada con le ruote più larghe (sì, chiamatela gravel, se volete).
I watt che hai nelle gambe, pochi o tanti che siano, sono più efficienti che su qualunque altra Mtb.
Ho la percezione concreta del merito: il mio sforzo in salita viene ripagato dalla velocità.
In poche pedalate ho capito che un mezzo del genere può piacere a tutti.
Perché può piacere a tutti?
E’ una Mtb semplice, leggera e che, a prima vista, non svela tutte le potenzialità e capacità di cui dispone.
Può piacere a tutti perché usarla su strade cementate, sterrati larghi e battuti, asfalto e sentieri veloci così come su sentieri tecnici in discesa (quanto quelli dell’Xc moderno) dà grandi soddisfazioni.
Certo, questi terreni possono essere affrontati anche con una Mtb da trail, ma l’efficienza di pedalata, la leggerezza e la scorrevolezza non sono paragonabili.
Le Mtb da Xc come la Trek Supercaliber sono in realtà molto versatili e meriterebbero di essere considerate anche per utilizzi non agonistici.
Io, fino a qualche settimana fa, ero convinto del contrario: le bici da Xc sono solo per le gare.
Errore mio.
C’è solo un problema…
…costano.
Avere una seconda o una terza Mtb è soprattutto un fatto di soldi.
Oppure di scelte.
Se devo scegliere fra una gravel bike e una Mtb da Xc io sceglierei la seconda tipologia (a occhi chiusi).
Sebbene abbia prezzi generalmente un po’ più alti di una gravel.
Anche se dipende dal modello.
Sono tornato in sella a una Mtb da Xc e…
…lo rifarei.
Una preclusione mentale mi ha impedito di farlo in passato, complice il fatto che questo è il “terreno di Daniele”.
E tale rimane.
Ma vorrei invitare chi sta leggendo questo articolo, ovvero chi magari sotto i 130 mm di corsa non scenderebbe mai, a farlo: a tornare a valori più essenziali.
E’ un mondo da riscoprire.
Fate una prova se potete, magari cercando un rivenditore che abbia una full da Xc della vostra taglia.
Poi ne riparliamo…
Qui i nostri articoli, video e approfondimenti sulle Mtb da Xc
PS: personalmente non sceglierei la 9.9 XX AXS, ma la 9.9 X0 AXS: il costo è inferiore di 2500€ e anche la leggerezza cala un bel po', da 9,45 Kg (dichiarati, in tg M) a 10,53 Kg (rilevati, in tg M/L).
Però troviamo la forcella Sid Ultimate con steli da 35 invece che da 32 mm e gomme Bontrager Sainte Anne RSL da 2,4" invece che 2,2".
Anche per questo il peso sale, ma nel mio caso la guida migliorerebbe.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.