MONTEREY - Dopo aver annunciato la Blizzard, da Rocky Mountain, entrando alla Sea Otter Classic non ti aspetti di vedere una nuova bici.
Ma la Sherpa, a tutti gli effetti, non è una nuova bici, perché il marchio canadese l’ha portata alla Sea Otter Classic per mostrarla al pubblico e ascoltare i suoi feedback. Per il momento si tratta solo di un prototipo.
La Sherpa rappresenta un ideale punto di collegamento fra la Blizzard, una vera e propria fatbike, e una Element o una Istinct, quanto meno a livello di geometrie della sospensione posteriore, e crea una tipologia di Mtb che a oggi ancora non esiste, ossia le Mtb da grandi viaggi o da spedizione se preferite.
E’ curioso notare che questa Sherpa ha una sua maturità in molti dettagli.
Cominciamo dal telaio: si tratta di fibra di carbonio con doppia sospensione dal travel di 95 mm e con una forcella di 100-120 mm di travel.
La trasmissione è una 1x10 con corona da 30 denti Race Face Narrow Wide e pignone da 42 denti Oneup Components.
Da segnalare che la forcella è per ruote da 29”, mentre la ruota è da 27,5”. Il copertone Wtb Trailbrazer è infatti da 27,5”, ma il suo diametro complessivo è da “650b plus” grazie a un’altezza del fianco decisamente fuori dal comune. Di ciò se ne avvantaggia il comfort, senza perdere troppo in maneggevolezza e piacere di guida.
I cerchi utilizzati hanno una larghezza di 40 mm e, con quelle gomme Wtb, rendono la Sherpa una fatbike non troppo fat.
L’attitudine ai grandi viaggi emerge poi da alcuni dettagli, come le borse (una per la sella e una per il manubrio) e un dispositivo di ricarica Usb alimentato dalla dinamo istallata nel mozzo anteriore.
Questo dispositivo è particolarmente utile se si intende pedalare in aree non fornite di corrente elettrica e si ha la necessità di portare con sé un Gps o qualunque altro dispositivo elettrico alimentabile da una presa Usb.
La Sherpa forse non vedrà mai la luce, ma potrebbe catturare l’attenzione degli appassionati di lunghi viaggi e che magari guardano con una certa curiosità le fatbike.
Oppure, la Sherpa potrebbe spalancare le porte delle fatbike a un pubblico più ampio, visto che questa bici è una via di mezzo fra una full tradizionale e una bici con le gommone.
Chissà che cosa succederà?
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.