MONTEREY - Questa forcella (qui tutti i dettagli tecnici) cattura gli sguardi come poche altre cose qui alla Sea Otter Classic.
Il ritorno, alla grande, delle forcelle a steli rovesciati sta destando l’attenzione verso sospensioni dal funzionamento di livello superiore.
Il motivo per cui Rock Shox ha scelto la struttura invertita è soltanto uno: ottenere prestazioni superiori.
Nel settore delle moto, sia road che offroad, questa soluzione è la più utilizzata, anzi, ad alto livello è l’unica ad essere utilizzata.
Il concetto che vi sta dietro è molto semplice: aumentare la leggerezza delle masse non sospese, ossia quelle che sono a diretto contatto con il terreno.
Ma perché proporre la Rs-1 solo per ruote da 29”?
«Abbiamo iniziato il progetto Rs-1 - spiega Jed Douglas, uno dei product manager di Rock Shox - pensando all’Xc e oggi nell’Xc la 29” è predominante. Non è escluso che in futuro ci siano versioni 650b, ma abbiamo preferito iniziare con questo diametro».
«Lo studio della Rs-1 - continua Jeremiah Boobar di Rock Shox - ha richiesto diversi anni. Non abbiamo improvvisato, abbiamo studiato la cosa nei minimi dettagli e abbiamo iniziato con un travel relativamente ridotto. Se ci sarà un impiego degli steli rovesciati anche nell’all mountain? Non saprei dire. Vogliamo vedere come evolve la Rs-1 che è comunque una forcella costosa.
E poi c’è da valutare un altro aspetto (ed è ciò che stiamo facendo): siamo certi che gli steli rovesciati diano gli stessi benefici anche con travel superiori?».
In Rock Shox hanno le idee molto chiare e anche se non lasciano trapelare dettagli sulle loro prossime mosse, siamo certi che stanno già pensando a qualcos'altro di interessante.
Se Cannondale è riuscita portare la propria Lefty su una bici da enduro e se altrettanto sta facendo anche X-Fusion con la Revel, perché non dovrebbe farlo anche Rock Shox?
E' una conclusione troppo scontata?
Condividi con
Tags
Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.