MONTEREY - Martin Maes sta lavorando sodo, sia a livello fisico che tecnico.
E per tecnico intendiamo lo sviluppo della nuova Gt Sanction con ruote da 27,5 pollici e travel da 165 mm (e non 152 come erroneamente dichiarato dal tecnico Gt in un primo momento).
La prima domanda che vi starete facendo è: in cosa differisce dalla Gt Force che Maes e Atherton hanno usato lo scorso anno?
La spiegazione è semplice: la Sanction è una bici che pur avendo un valore di corsa molto simile, ha un’impostazione del tutto diversa a livello di geometria, di sospensione posteriore e di tuning delle sospensioni.
La Force si conferma come un mezzo da all mountain e più orientato all'utilizzo pedalato. La Sanction è una bici da gara.
Maes ha lavorato a stretto fianco sia con Fox che con Gt per crearsi una bici da enduro.
«La Sanction 650b eredita la sospensione Id della Fury e mi dà quell’assorbimento delle asperità che ricorda molto una bici da Dh».
Il tuning dell’ammortizzatore Fox (un Float X Ctd della serie Rad) rappresenta un compromesso fra riduzione del pedal bobbing e fluidità di assorbimento.
Insomma, con un angolo di sterzo da 66 gradi, un carro di 44 cm, un tubo superiore più lungo, un attacco da 35 mm (sarà questa molto probabilmente la misura standard in commercio), un front center più lungo e un peso di circa 14 Kg (parliamo della versione con misuratore di potenza Srm integrato) la nuova Sanction 650b si annuncia come un’arma da enduro di alto livello.
«In discesa, soprattutto quando è molto ripido, mi dà più sicurezza. Stando in piedi sui pedali sono più bilanciato sulle due ruote».
Sarà questa la bici che il fenomeno belga utilizzerà nel corso della stagione 2014 dell’Enduro World Series e alcuni affinamenti sono ancora in corso.
Ad esempio a breve l’ammortizzatore avrà il controllo remoto del Ctd ed è molto probabile che verrà sviluppata anche una versione in carbonio.
Qui l'intervista a Martin Maes realizzata alla Sea Otter Classic.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.