La scelta dei pedali a sgancio rapido da Xc è tutt'altro che banale.
Di modelli in commercio ce ne sono tanti, di tutte le fasce di prezzo, di tutte le qualità e di tutti i pesi.
Ecco, a proposito di peso, spesso si fa l'errore di scegliere i pedali soltanto guardando il responso della bilancia, ma in realtà gli aspetti e i dettagli tecnici da considerare prima dell'acquisto sono diversi.
Approfondiamo il discorso...
Compatibilità
La prima cosa da guardare nel momento in cui si vorrebbero sostituire i pedali a sgancio rapido da Xc è la compatibilità, ossia per quale standard di tacchette sono progettati.
Lo standard più diffuso è sicuramente l'SPD, brevettato da Shimano molti anni fa ma ormai usato da tante altre aziende.
Anche Look, con i nuovi X-Track ha deciso di passare al sistema SPD.
Tuttavia, marchi come Time e Crank Brothers, ad esempio, utilizzano ancora delle tacchette specifiche.
A prescindere dalle scelte di mercato, al momento dell'acquisto bisogna valutare il consumo delle tacchette già montate sotto le proprie scarpe: se queste sono ancora in buono stato, ma vogliamo cambiare i pedali, conviene prenderne un modello che utilizzi lo stesso tipo di standard. La sostituzione delle tacchette è sempre un'operazione delicata, per la quale è sempre meglio rivolgersi ad un biomeccanico, quindi se non ce n'è bisogno, meglio non toccarle.
Se invece le proprie tacchette sono consumate, oppure si tratta dei primi pedali a sgancio rapido da Xc che compriamo, allora il problema non sussiste: si monta tutto nuovo, quindi si può scegliere lo standard preferito.
Regolazioni
La forza di alcuni pedali a sgancio rapido da Xc, come ad esempio gli Shimano, è l'ampia possibilità di regolare l'intensità di aggancio e sgancio tramite una brugola.
In questo modo si può personalizzare il feeling con il pedale: alcuni riders preferiscono uno sgancio immediato, altri un pedale più fermo.
Inoltre, col passare del tempo, potendo agire sulla tensione della molla si sopperisce (in parte) il consumo.
Alcuni pedali, invece, non offrendo la possibilità di regolazione della molla, oltre a non essere personalizzabili hanno anche una durata minore. Nonostante ciò, comunque, ci sono riders che li preferiscono: scelte personali, ma da valutare sicuramente in fase di acquisto.
Libertà angolare
La libertà angolare, ossia il gioco laterale del pedale, è il fattore meno preso in considerazione, ma anche quello che crea più problemi!
Se sui pedali da strada è possibile scegliere di solito tra due o tre tipi di tacchette per avere più o meno libertà angolare (le classiche nere, grigie o rosse), in Mtb il discorso è diverso e la libertà angolare non è sempre regolabile, ma cambia da un pedale all'altro.
I pedali SPD hanno di solito 5-6 gradi di gioco laterale, mentre altri, tipo i Crank Brothers Eggbeater, arrivano anche a 10-15 gradi (in questo caso esistono due tipi di tacchette).
A prescindere dal marchio, comunque, bisogna valutare le proprie caratteristiche fisiche e/o gli eventuali problemi alle articolazioni.
Molti bikers preferiscono una maggiore libertà angolare, altri esigono un pedale fisso e l'articolazione che ne risente in modo diretto è il ginocchio.
Di solito, chi ha un bacino simmetrico, quindi i piedi in asse, si trova meglio con meno libertà angolare, chi invece ha delle asimmetrie preferisce aggiustare la posizione dei piedi durante l'azione.
Ascoltate queste sensazioni prima di scegliere il modelli dei vostri futuri pedali a sgancio rapido da Xc, altrimenti potreste incorrere in fastidiose infiammazioni a livello articolare (la più comune è quella alla bandelletta ileo-tibiale) o muscolare.
Lunghezza del perno
Questo aspetto influenza direttamente la pedalata e, soprattutto se il vostro obiettivo sono le lunghe distanze, dovreste prenderlo in considerzione.
In generale, la lunghezza del perno e quindi la distanza dalla pedivella è fissa, ma alcune aziende forniscono differenti versioni di pedale proprio per i bikers più pignoli.
I nuovi Shimano XTR, ad esempio, sono disponibili in versione normale (55 mm dal centro pedale alla pedivella) o con perno corto (52 mm).
In generale, i riders più bassi e/o con bacino stretto dovrebbero scegliere pedali con un perno più compatto, discorso opposto per quelli più alti e/o con bacino largo.
Tuttavia, in parte questo fattore è variabile grazie alla posizione delle tacchette, che di solito possono essere spostate anche lateralmente fino ad ottenere il giusto compromesso.
I Time Atac, invece, non offrono questa possibilità e la tacchetta si sposta solo in avanti o indietro.
Superficie d'appoggio
Ecco un fattore troppo sottovalutato, ma che invece è importante.
Ce ne siamo accorti in modo particolare testando i pedali Look X-Track Race, che hanno una superficie d'appoggio veramente ampia.
Look ha puntato su questo aspetto non a caso, infatti basta provarli per accorgersi del grande rendimento in fase di spinta: il trasferimento della potenza è immediato.
Anche Shimano, sui nuovi modelli, ha aumentato la superficie d'appoggio, sacrificando il peso per garantire però delle prestazioni migliori.
Il nostro consiglio, quindi, è quello di non scegliere un pedale troppo minimale, ma prestare attenzione anche a questo particolare per avere un rendimento migliore nei tratti pedalati, ma anche in discesa.
Qualità e resistenza
Due dettagli che vanno a braccetto sono qualità e resistenza.
Per qualità ci riferiamo a quella dei materiali e dei cuscinetti, ma anche al design, che deve essere in grado di evacuare il fango in condizioni estreme.
Sarebbe meglio scegliere dei pedali con un buon sistema di scarico e con cuscinetti di alta qualità, ancor meglio se sostituibili.
Per quanto riguarda i materiali, i perni sono quasi sempre in acciaio o titanio, mentre sul corpo c'è chi utilizza l'alluminio, oppure i vari compositi. Tutti i prodotti moderni, comunque, in linea di massima sono affidabili e resistenti in caso di impatti.
Un altro fattore da valutare è la facilità di aggancio e sgancio, ossia il feeling vero e proprio con il pedale, a prescindere dalle regolazioni possibili. Ma spesso è difficile farlo prima dell'acquisto. Ecco, ci vuole anche un po' di fortuna...
Peso
Ora il punto più delicato: il peso!
I “grammomaniaci” storcono il naso quando una coppia di pedali pesa più di 300 grammi, anzi, preferiscono quelli da 200 grammi o poco più.
A nostro avviso, il peso sul pedale è uno degli ultimi dettagli da prendere in considerazione.
Tutti i particolari menzionati finora hanno la precedenza, ma ovviamente se si riesce a raggiungere anche un buon risultato sulla bilancia, ben venga.
In generale, una coppia di pedali di circa 300 grammi potrebbe essere il giusto compromesso per chiunque.
Prezzo
L'ultimo punto a volte è il più importante.
Alcuni pedali a sgancio rapido da Xc sono bellissimi, hanno tutte le qualità di cui abbiamo bisogno...
Sì, ma quanto costano?
Spesso tanto, a volte troppo, spesso il prezzo è giustificato dalla qualità, a volte non è così.
Ecco, in mezzo a questa confusione bisogna essere bravi a distinguere il prodotto con un giusto rapporto qualità-prezzo, che sia funzionale, affidabile e costi il giusto.
Ovviamente, il prezzo varia anche da un marchio all'altro e da modello a modello, ma in media si va dai 50 euro ai 200 euro. La via di mezzo di circa 100 euro è spesso la soluzione giusta per acquistare un pedale di buona qualità senza spendere eccessivamente.
Bene, come avrete visto, l'acquisto dei pedali a sgancio rapido da Xc è tutt'altro che scontato: bisogna scegliere bene e valutare diversi aspetti, tecnici e pratici.
Per ultimo, ma solo in ordine temporale, bisogna prestare attenzione al montaggio delle tacchette sotto le scarpe: una posizione errata potrebbe vanificare il funzionamento o influire in modo negativo sulla pedalata, causando anche fastidiose infiammazioni a muscoli o tendini.
Per questo motivo, sarebbe meglio chiedere aiuto ad un biomeccanico o al negoziante di fiducia, ma se volete provare a montare da soli le tacchette, prima date uno sguardo a questo articolo.
Qui tutti gli altri articoli che parlano di pedali da Mtb.
Condividi con
Tags
Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.