Le ruote mullet per e-Mtb (cioè la combinazione di una ruota anteriore da 29” con una posteriore da 27,5”) non sono di certo una novità, ma, anzi, diventano una proposta o un’opzione che molti produttori di bici prevedono.
Nella vastissima gamma di varianti, versioni e standard che caratterizzano il mondo della Mtb, quella delle ruote mullet è una delle più interessanti e, dopo averne provate diverse, soprattutto in campo e-Mtb, abbiamo pensato di spiegarne pro e contro.
Ruote mullet: i pro
Il vantaggio principale è questo: rende più agili bici pesanti e/o con interasse importante.
Ovvero Mtb da Dh e e-Mtb da enduro.
La ruota posteriore più piccola, inoltre, rende più agevoli i cambi di traiettoria e i bunnyhop, ossia tutte quelle manovre che prevedono il sollevamento della ruota anteriore.
Una ruota di diametro più piccolo dietro riduce l’inerzia di sollevamento di quella anteriore (passateci questa definizione para-scientifica), a patto che la geometria sia opportunamente studiata.
Questi benefici, però, diventano più evidenti ed apprezzabili per i biker di statura fino a 170-175 cm: la ruota posteriore più piccola, infatti, è pensata proprio per ridurre l’inerzia di una ruota da 29” e, in generale, per adattarsi meglio allo stile di guida dei biker più giocoso, reattivo e veloce dei biker più minuti.
Oppure, per rendere più agile il carattere di una bici di stazza e/o lunghezza importante.
Ruote mullet: i contro
Il principale limite, specialmente in ambito e-Mtb, è la capacità di superamento degli ostacoli: una ruota più piccola fatica un po’ di più e impegna di più chi guida, specialmente in salita.
Qui, però, sono doverose delle precisazioni.
Serve una geometria opportuna
Il telaio di solito prevede un angolazione del tubo piantone molto in piedi, per tenere più al centro il biker rispetto alle due ruote e per invitare il biker stesso ad avere un atteggiamento attivo nei confronti della guida.
Senza dimenticare che è sconsigliabile trasformare in mullet una Mtb o una e-Mtb se il produttore non lo prevede in fase di progetto.
Spesso, infatti, la conversione da 29” a 27,5” (o viceversa) del diametro della ruota posteriore è associata al montaggio di un leveraggio ad hoc della sospensione oppure di un riduttore della lunghezza del carro.
Quindi, si possono trasformare in mullet anche le Mtb e le e-Mtb che non nascono per questa trasformazione, ma la geometria e il feeling con il mezzo ne potrebbero risentire.
L’atteggiamento attivo di chi guida
Il superamento degli ostacoli, anche in salita, spetta prima di tutto alla ruota anteriore e al suddetto atteggiamento attivo durante la guida. Motivo per cui alcuni biker di bassa statura non avvertono una ridotta capacità di superamento degli ostacoli di una mullet.
Altri due aspetti da considerare sono il comfort e il grip che, su una ruota di diametro ridotto, teoricamente diminuiscono.
Per compensare una fisica meno favorevole si adottano gomme di sezione maggiore (2,6” o addirittura 2.8”) e pressioni più basse che arrivano a colmare quasi del tutto il gap rispetto a una ruota da 29”.
A chi consigliamo le ruote mullet per e-Mtb?
Alla luce di quanto detto, le ruote mullet sono consigliabili a biker di statura inferiore ai 170-175 cm e che hanno una guida molto attiva e/o giocosa.
In linea di massima, quindi, è un profilo di utente abbastanza evoluto.
L’errore da evitare, però, è pensare che la presenza di una ruota posteriore più piccola sia di per sé una garanzia di maggiore facilità di guida in curva: ciò può essere vero a condizione che la e-Mtb sia guidata con la tecnica corretta.
Per altri consigli sulla tecnica di guida vi invitiamo a dare uno sguardo all’archivio relativo.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.