Una volta che lo provi ti accorgi che ha il suo perché, ma fintanto che non lo provi puoi continuare beatamente ad utilizzare il caro vecchio cambio a cavo di acciaio.
E vivere sereno.
Punto.
Quindi, rinunceresti al cambio elettronico?
Io personalmente, provandolo ed usandolo ormai da 6 anni a questa parte, no, non rinuncerei, sebbene ci siano motivi concreti (di cui sto per parlarvi) che mi portino in tutt'altra direzione.
Iniziamo proprio dagli aspetti che meno convincono.
Rinunceresti al cambio elettronico? Sì, perché...
Prima di tutto perché costa di più, sia l'acquisto che, eventualmente, il ricambio, a parità di modello.
Il discorso è diverso se mi ritrovo un cambio elettronico sulla bici che ho appena acquistato, sebbene rimanga comunque un fattore costi da considerare.
Al momento se parliamo di cambi elettronici parliamo praticamente solo di Sram AXS in campo Mtb ed e-Mtb, poiché la proposta Shimano DI2 è sì, esistente, ma limitata a Deore XT e Cues, 12 oppure 11 velocità, ma praticamente solo in abbinamento a un motore Shimano e quindi solo per le e-Mtb.
E qui la domanda legittima: ma quando arriverà uno Shimano XTR DI2 12v?
Risposta: non lo sappiamo, ma speriamo presto.
Tornando agli scetticismi sul cambio elettronico non possiamo non menzionare le batterie.
Anche qui la mia esperienza è limitata solo al sistema AXS di Sram, perché quella DI2 non ha praticamente limiti se non quello della durata della batteria della e-Mtb sul quale è montato.
E anche se quest'ultima dovesse esaurirsi, il cambio Shimano DI2 continuerebbe a ricevere energia elettrica per funzionare.
In fondo gliene basta così poca.
Sebbene, quindi, le batterie del sistema Sram AXS abbiano durate che non destano particolari preoccupazioni, il fattore "carica delle batterie" è qualcosa che deve entrare nelle abitudini di chi pedala.
Secondo la mia esperienza diventa realmente difficile da accettare quando non si percepiscono i vantaggi del cambio elettronico.
Personalmente, non lo vedo come un limite, ma riconosco che ad alcuni di noi potrebbe sembrare come un evitabilissimo fastidio.
C'è anche un fattore peso: un cambio elettro-meccanico pesa di più del suo analogo a cavo meccanico.
E' importante il peso?
Non per tutti lo è allo stesso modo, a seconda delle finalità del proprio essere biker.
In particolare se sono un agonista attento alle prestazioni (e il peso influisce sulle prestazioni) allora potrei non accoglierlo con gioia.
Perché dovrei portarmi dietro del peso extra quando esiste una soluzione più leggera e comunque affidabile?
Posizione rispettabilissima, ad oggi tenuta in considerazione tanto da Sram che da Shimano.
Bella l'elettronica, quindi, ma non tutti hanno il medesimo di livello di accettazione o di interesse nei suoi confronti.
Senza dimenticare, poi, che per alcuni di noi l'uscita in Mtb è anche una sorta di rinuncia e di fuga da tutta la tecnologia che circonda la nostra esistenza quotidianamente.
Perché portarmela dietro anche quando sono a contatto con la natura più remota e selvaggia?
Fintanto che questo stacco dall'elettronica è possibile alcuni vorrebbero continuare a farlo.
Quanti di noi, in realtà?
Un commento veloce sulle tre foto in basso: a sinistra il nuovo Sram XX Eagle Transmission 12v e, tutto a destra, il suo antenato, lo Sram XX1 11v.
Elettronico VS meccanico: sebbene sia tre epoche, tre concezioni e tre tecnologie diverse, il responso della bilancia è eloquente.
Il nuovo pesa oltre 200 grammi in più del suo antenato.
Senza dimenticare che il del nuovo cambio non include la batteria AXS.
Questo aumento di peso (oltre 200 grammi in più), però, non è dovuto solo all'elettronica, ma anche alla struttura (solidità e dimensioni) del nuovo cambio, ben più massiccio.
Rinunceresti al cambio elettronico? No, perché...
Sono diversi i fattori che mi portano ad accogliere in maniera positiva il cambio elettromeccanico.
La precisione della cambiata è più costante rispetto a quello meccanico e di questo ce ne si accorge abbastanza presto, anche in condizioni meteo non ottimali.
E questo vantaggio a mio avviso è ancora più utile con una e-Mtb, dove la catena è sottoposta a sollecitazioni molto maggiori.
Limitatamente ai cambi Sram AXS e in particolare a quelli della serie Transmission la silenziosità migliora, perché la catena si sposta da un pignone all'altro solo quando trova la fase giusta.
Questo introduce un piccolo fattore lentezza sui nuovi Transmission, ma garantisce maggiore stabilità alla catena.
Non posso elogiare il fattore usura, almeno per ora, perché ad eccezione del pacco pignoni 10-52 della serie GX Transmission, le altre mi sono sembrate un po' più soggette ad usura.
Ma su questo argomento tornerò magari più avanti.
Per quanto riguarda lo Shimano Deore XT DI2 11v (a sinistra, in basso) non posso dire che sia particolarmente più silenzioso del suo analogo a cavo d'acciaio (a destra, in basso), ma di sicuro è molto efficace e solido.
Precisi e silenziosi, sì, ma a patto di fare una regolazione come si deve.
In assenza del cavo meccanico e del suo relativo registro di tensione, il cambio elettromeccanico si regola anche stando in sella (gli Sram AXS) oppure tramite un app (Shimano, ma anche Sram).
In caso di impatto laterale reagiscono in modo diverso rispetto ai modelli "meccanici" e questo vale solo per Sram e in particolare per i cambi della serie Transmission: la gabbia si sposta verso l'interno per attutire l'impatto ed evitare danni peggiori e si riporta nella posizione originale dopo qualche secondo.
Stando in sella può capitare di urtare un sasso o può succedere che una roccia rotoli e finisca addosso al cambio mentre affrontiamo una salita.
In quel caso chi sta in sella percepisce che il cambio ha selezionato un rapporto più agile in maniera automatica e sempre in automatico ritorna nella posizione di prima nel giro di pochi secondi.
Ciò che rimane è qualche graffio sulla gabbia, ma il cambio continua a funzionare.
Un altro aspetto interessante è la connettività buetooth e Ant+, ovvero la possibilità di visualizzare il rapporto che si sta utilizzando sul display del proprio ciclocomputer.
Utile durante l'uscita (evita di distogliere in modo evidente lo sguardo dalla strada e dirigerlo in basso, indietro, verso il cambio), ma utile anche dopo l'uscita, per un'eventuale analisi delle informazioni relative al rapporto più utilizzato e in quale punto del tracciato.
Utile?
Magari non a tutti, ma è sicuramente una potenzialità che si apre e che specialmente a chi è dedito alla ricerca delle migliori prestazioni può risultare utile, soprattutto in abbinamento a un misuratore di potenza.
Queste informazioni sono disponibili sulle piattaforme Axs.Sram.com e su Connect-Lab.Shimano.com una volta collegato il proprio dispositivo GPS al cambio, creato un account su una delle due piattaforme e abilitata la connessione con Strava o Garmin Connect.
A quel punto, ogni volta che si carica un'attività su Strava, ad esempio, automaticamente essa viene caricata anche sulle piattaforme Shimano e/o Sram ed è possibile accedere a molte informazioni sulla propria uscita.
E' questa la strada futura?
Il cambio elettronico sembra essere la soluzione tecnica che Shimano e Sram adotteranno sempre più.
La strada è già tracciata?
Sembrerebbe proprio di sì, anche alla luce delle implementazioni possibili in abbinamento a una drive unit, ovvero cambiata automatica.
Sia chiaro: ad oggi, tanto per Shimano, quanto per Sram, è una soluzione, a mio avviso, non indicata-consigliata per gli utenti esperti, ma per i neofiti che anche grazie alla e-Mtb hanno iniziato ad utilizzare una Mtb.
Senza avere la benché minima idea di cosa sia e a cosa serva un cambio.
Tutti noi siamo stati neofiti e molti dei lettori di MtbCult lo sono stati con una Mtb tradizionale, ma i tempi cambiano e oggi sono molti quelli che iniziano con una e-Mtb.
Che, sì, ha il motore elettrico e magari i neofiti di oggi non utilizzeranno mai una vera Mtb, ma personalmente credo che più persone pedalino e migliore può diventare questo mondo.
Una pedalata alla volta.
La bici è inclusione, non un club riservato a pochi arditi iper-preparati e con 12 ore di allenamento in bici a settimana.
Tornando al nocciolo della questione, rinunceresti al cambio automatico?
Pongo questa domanda in maniera diretta per capire, caro lettore, qual è la tua risposta e qual è stata la tua esperienza fino ad oggi.
Ti invito a registrarti e a farmelo sapere nei commenti.
Qui tutti i nostri articoli, approfondimenti e video sulla trasmissione per Mtb
PS: lo stesso argomento è stato trattato da BiciDaStrada.it e i risultati di questo approfondimento sono molto diversi rispetto al mondo Mtb.
Vi invito a leggere questo articolo, le cui conclusioni sono tutt'altro che scontate:
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.