RDR Deus 3.0: carro "flexy", design e geometrie al passo coi tempi

Daniele Concordia
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RDR Deus 3.0: carro "flexy", design e geometrie al passo coi tempi

Daniele Concordia
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Ecco a voi la nuova RDR Deus 3.0, una front da Xc e Marathon che riprende la filosofia “flexy” già presente sulla precedente Deus 2.0, con delle modifiche molto interessanti a livello strutturale, sugli standard e sulle geometrie.

Con la biammortizzata Ares 1.2, RDR ha proposto una Mtb estremamente moderna, dove divertimento e prestazione non scendono a compromessi.
Con la Deus 3.0, l’intento è quello di proporre una vera e propria gemella della Ares 1.2, che offra lo stesso assetto e delle prestazioni molto simili, ma con una linea più semplice, un peso più basso e meno necessità di manutenzione rispetto alla full suspension.



Assolutamente unico nella sua tipologia, il telaio RDR Deus 3.0 è un capolavoro di ingegneria costruttiva, una realizzazione estremamente complessa e ricercata.

Il carro posteriore ed il piantone sella sono realizzati in un unico blocco monoscocca, dove una laminazione sapientemente incrociata delle fibre conferisce la flessibilità necessaria ad assorbire le vibrazioni e le asperità del terreno quasi alla pari di una full suspension ma, rispetto alla versione precedente Deus 2.0, fissando una sorta di “fine corsa” ideale.

Se la lavorazione monoscocca elimina completamente qualsiasi flessione laterale e garantisce una reattività in salita addirittura superiore a quella di una hardtail, sterzo, tubo orizzontale e tubo obliquo vengono invece fasciati seguendo le geometrie standard RDR, oppure personalizzando angoli e lunghezze su richiesta dell’utilizzatore, per creare un vero e proprio vestito “su misura” estremamente confortevole.

La RDR Deus 3.0 è una “softail da downcountry”, progettata per una sospensione anteriore da 120 mm di escursione (è compatibile anche con forcelle da 110 mm) e con geometrie ultra-moderne che seguono fedelmente quelle della gemella biammortizzata Ares 1.2, con un angolo sterzo di 67,2° ed un angolo piantone sella di 76°.
Il baricentro resta molto basso, per garantire alla ruota il massimo grip e la giusta stabilità.

Lo sterzo maggiorato 1-1,2”, con passaggio cavi completamente integrato assicura una maggiore precisione e sicurezza di guida ed al contempo una linea estetica molto pulita ed accattivante, che trova la sua massima espressione se abbinata al manubrio integrato in carbonio RDR Fibra Race F1.

Il telaio RDR Deus 3.0 utilizza un movimento centrale di tipo T47, uno standard già utilizzato sulla Ares 1.2, che offre più rigidezza in fase di pedalata e maggiore praticità rispetto al press fit.

La pinza freno posteriore flat mount contribuisce all’aumento di rigidezza posteriore, migliorando la precisione della leva e riducendo l’attrito del disco.

Il forcellino universale UDH, infine, assicura la possibilità di montaggio delle più evolute tipologie di trasmissione presenti sul mercato.

Nella zona del piantone in cui si posiziona il secondo portaborraccia è stata create un'insenatura (presente anche sulla Ares 1.2) per ottimizzare gli spazi nel triangolo principale (vedi rendering sotto).

Inutile nascondersi, il peso è una componente importante per ogni ciclista ed è sempre stato un must della filosofia RDR.

«Durante il processo di studio e test per la realizzazione del telaio Deus 3.0 abbiamo cercato il limite massimo di leggerezza, con l’intento di realizzare un telaio che potesse assestarsi intorno a 1 kg di peso - spiegano i titolari dell'azienda - Strada facendo, però, abbiamo constatato che anche il peso aveva una sua fondamentale importanza nella performance della bicicletta: quello che volevamo realizzare non era una hardtail rigida, a nostro avviso anacronistica rispetto al concetto di mountain bike moderna, bensì una “softail” senza il mini-ammortizzatore integrato nel telaio utilizzato da molti competitors, ma che lavorasse allo stesso modo e con lo stesso concetto solamente grazie alla sezione dei tubi, alla geometria e alla lavorazione delle fibre».

RDR Deus 3.0

«Un telaio troppo leggero non avrebbe potuto garantire le caratteristiche che volevamo, la reattività in salita, ma anche l’elasticità, l’assorbimento delle asperità sia in posizione seduta che in piedi sui pedali e la guidabilità in discesa, assicurando al biker, su qualsiasi terreno, una sensazione di comfort ma anche di controllo totale della bici. Tuttavia, nonostante le modifiche fatte in corso d'opera, il telaio si posiziona tra i più leggeri della categoria “softail” con un peso di circa 1200 grammi nella taglia M».

Il prezzo del telaio RDR Deus 3.0 con serie sterzo, collarino e perno passante posteriore è di 4350€.
Si può avere anche la bici completa, ma l'allestimento è completamente custom, quindi bisogna contattare l'azienda e decidere quali componenti montare per ricevere un preventivo. Il prezzo totale, ovviamente, varia in base ai componenti scelti dal cliente.

RDR Deus 3.0

Come va la RDR Deus 3.0?
La stiamo provando già da un po' di tempo (foto sotto) e a breve pubblicheremo il test completo: restate connessi per saperne di più!

Nel frattempo, se volete vedere dal vivo la Deus 3.0 fate un salto allo stand RDR Italia di Italian Bike Festival, che si disputerà questo fine settimana (13-15 settembre 2024) all'autodromo di Misano.

Per tutte le informazioni e per contattare RDR Italia cliccate QUI.

Qui gli altri articoli e test sulle Mtb di RDR Italia.

Qui sotto, il test della full RDR Ares 1.2:

Infine, se volete conoscere la storia di RDR Italia cliccate sull'articolo qui sotto:

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Sull'autore
Daniele Concordia

Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.

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