Quindi, casco integrale, aperto o ibrido?
Queste sono le tre opzioni che i maggiori produttori di caschi Mtb hanno in catalogo.
Analizziamole insieme, prendendo in esame tipologia di bici usata e sentieri maggiormente frequentati.

IL CASCO INTEGRALE
Esistono vari tipi di casco integrale, dal più “chiuso” e magari adatto ad un utilizzo Dh, al più ventilato e quindi consigliato in ambito Enduro.
Sicuramente si tratta del sistema più protettivo tra le tre tipologie prese in esame e, nel nostro caso, è un Lazer Phoenix+ (qui tutte le specifiche), prezzo di listino 99,99€.

Se preferite misurare le vostre abilità in discesa, su sentieri ripidi e tecnici, azzardando magari qualche passaggio mai provato prima, allora potrebbe essere la scelta migliore.
Scelta obbligata se parliamo di percorsi Downhill, altamente consigliata se praticate Enduro su percorsi moderni.
Nel dubbio e volendo essere il più protetti possibile sempre meglio il casco integrale?
La risposta è no, o meglio, non sempre.
Se non vi servite di risalite meccanizzate, e la vostra uscita comprende molti tratti pedalati, attenzione, pedalare in salita indossando un casco integrale potrebbe essere controproducente.
Il caldo tipico del periodo estivo potrebbe farvi perdere energie e lucidità, riducendo la vostra sicurezza in discesa.

IL CASCO APERTO
Leggero, ventilato e pratico nell’utilizzo.
Attenzione però ad utilizzarlo in modo corretto e nei sentieri adeguati.
Affrontate spesso lunghe pedalate alternando salita e discesa?
Amate le bici Trail?
Allora starete sicuramente usando un caschetto aperto, ma ne esistono di varie tipologie.
Come potete vedere, il casco utilizzato per la comparativa, un Lazer Impala (qui tutte le specifiche e qui il video test) presenta un retro più protettivo rispetto ad un caschetto tipicamente Xc.

I caschi aperti realizzati con la parte posteriore maggiormente pronunciata sono indicati per un utilizzo tipicamente Trail.
Attenzione però a non oltrepassare i vostri limiti, ricordate che questa tipologia di casco, anche se dotato di visiere più lunghe, non copre in maniera efficace tutto il volto.

IL CASCO IBRIDO
Un solo casco per avere a portata di mano un integrale quando serve, un “aperto” per pedalare e un ibrido per farlo ancora più in sicurezza.
Ne esistono infinite varianti di marchi differenti.
Quello da noi testato è il Lazer Revolution Mips (qui tutte le specifiche), un casco 3 in 1 che corsa 279,99€: sostituendo o aggiungendo parti riusciamo ad avere sempre la soluzione più adatta al momento opportuno.

Altamente consigliato per chi pratica all mountain, dove ventilazione e protezione sono fondamentali.
Ottimo anche per l’enduro, dove possiamo disporre di un’ottima protezione in discesa grazie alla mentoniera, ma stare “freschi” durante le risalite pedalate.
Insomma se non volete avere troppi caschi a casa, la versione ibrida rappresenta un'ottima alternativa.

Ricordiamo che, soprattutto in questo periodo estivo, il colore del casco influisce sulla temperatura presente all’interno di esso, creando delle differenze fino a 8 gradi tra un colore chiaro e uno scuro.
Temperatura e ventilazione sono fondamentali per la nostra sicurezza.

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