La maggior parte di noi è costretta ad utilizzare un portabici per auto per trasportare la bici da strada, la Mtb o la e-Mtb.
Ci sono diverse soluzioni sul mercato che permettono di trasportarle in sicurezza e nel rispetto delle normative.
Chi pratica il ciclismo sa quanto ci si sposta per visitare posti nuovi e un portabici per auto è quasi indispensabile.
Le diverse tipologie di bici, le dimensioni e forme dell’auto sono tutti fattori che influiscono sulla scelta.
Soprattutto quando si tratta di biciclette che costano svariate migliaia di euro bisogna essere certi di non danneggiarle e di non causare ulteriori danni all’auto e agli altri.
Quali soluzioni presenta il mercato?
TIPOLOGIE DI PORTABICI PER AUTO
Trattandosi di un’esigenza piuttosto diffusa, il mercato offre una vastissima scelta, con modelli che arrivano direttamente dalle case costruttrici di auto, omologati e delle volte anche integrati, venduti singolarmente o in pacchetti comprendenti eventuali barre trasversali che risultano indispensabili per il fissaggio delle biciclette.
Le principali tipologie sono:
– Da tetto: si tratta di portabici che vanno fissati alle barre trasversali da tetto di cui dev’essere dotata la vostra auto.
Ci sono anche qui delle sotto categorie, quelli per caricare le biciclette in varie posizioni, con ruota anteriore smontata e fissaggio specifico per la forcella (soluzione che riduce anche l’altezza) oppure ancorando la bici intera, in posizione normale o capovolta.
In teoria sono molto semplici da usare, ma se l’auto è alta, soprattutto per bici pesanti, come le e-Mtb, l’operazione è piuttosto complicata.
– Posteriori: i più diffusi sono quelli universali, ancorati al portellone, oppure che poggiano sulla barra di sostegno o direttamente sulla sfera del gancio di traino.
In quest’ultimo caso l’omologazione è fondamentale perché devono soddisfare i requisiti tecnici della struttura del gancio.
Si tratta spesso di accessori ufficiali o comunque di elevato costo e qualità, dotati di alloggiamento per la targa, stop e indicatori di direzione.
Qui sotto il test del Thule EasyFold XT 2 ⬇️
– Interni: le biciclette, anche con la ruota anteriore smontata, hanno ingombri verticali piuttosto importanti e quindi pochi veicoli sono in grado di alloggiarne internamente in modo adeguato.
Per lo più si tratta di portabici per auto o van particolarmente spaziosi, ma sono comunque un ottimo modo per fissare adeguatamente le bici e organizzare al meglio gli spazi.
– Integrati: qualcuno ha sviluppato addirittura degli ingegnosi sistemi a scomparsa installati direttamente in fabbrica.
Uno dei più famosi è il sistema Flexfix di Opel, un portabici estraibile con fino a 3 posti proposto su quasi tutti i modelli fino alla penultima generazione…
I PREZZI
I prezzi variano moltissimo a seconda della tipologia, dalla qualità del prodotto e dalle finiture degli accessori in dotazione.
I più economici sono quelli universali per il portellone posteriore. Dai 50 € in su.
Poi ci sono quelli da tetto, anche qui si parte dai 50 € ma bisogna munirsi anche delle barre trasversali da tetto.
I più costosi sono certamente quelli da gancio traino, che però garantiscono facilità di carico e un’ottima stabilità anche ad alta velocità perché sfruttano la protezione offerta dall’auto.
Difficilmente di scende sotto i 200 € ma hanno veramente una qualità superiore.
Quelli interni sono un po’ più particolari e il prezzo mediamente è un po’ più alto. A partire dai 100 €.
QUALCHE CONSIGLIO
I portabici per auto universali sono i più economici e possono trasportare fino a tre biciclette, ma occorre qualche accortezza in più: non tutti i portelloni sono adatti a riceverli, specie se montano spoiler o altre appendici e a seconda della posizione potrebbero coprire targa e luci, rischiando di incorrere in qualche multa.
Per quelli da tetto c’è un po’ più di libertà.
In ogni caso vi consigliamo di mettere da parte qualche pannello in gomma da inserire tra una bici e l’altra nel caso ne caricaste più di una.
Fate particolare attenzione ai pedali che possono urtare sia sulla bici che sul portellone della macchina (per quelli posteriori).
Realizzate attraverso una camera d’aria bucata qualche fascetta elastica ulteriore che vi può essere utile per fissare meglio ruote o manubrio che tendono a vibrare una volta in marcia.
Controllate sempre anche il carico massimo dei portabici. Soprattutto per le e-Mtb che sono piuttosto pesanti.
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Sull'autore
Simone Lucchini
Mi piace essere estroso, mi ritengo molto versatile e sono il più giovane del gruppo, con una vocazione che spazia dall’Xc fino all’enduro senza disdegnare il mondo e-Mtb e gravel. Mi piacciono i video e la guida in generale