Pinion MGU, ovvero il primo cambio a ingranaggi per e-Mtb

Simone Lanciotti
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Si chiama Pinion MGU, acronimo di Motor Gearbox Unit, ossia unità motrice con cambio a ingranaggi integrato.
Il marchio tedesco Pinion è finalmente riuscita a presentare al pubblico una soluzione di integrazione fra cambio a ingranaggi (a 12 velocità) e motore elettrico (da 85 Nm e potenza di picco da 600 watt), cioè una combinazione che da tempo aspettavamo ed è specifica per e-Mtb ed e-Bike in generale.
Sin da quando Shimano fece trapelare il suo brevetto di cambio e motore integrati tutti gli appassionati hanno iniziato a fantasticare sulle potenzialità di questa soluzione.

Addio cambio e benvenuti ingranaggi!

E, magari, addio catena e benvenuta cinghia!

Insomma, sembrerebbe un cambiamento epocale.
Ma torniamo al Pinion MGU.

Pinion MGU

Pinion MGU: le caratteristiche tecniche

I dati salienti sono molto interessanti.
Oltre alle già menzionate 12 velocità e alla potenza del motore, il nuovo MGU, essendo dotato di cambiata elettro-meccanica, è capace anche di selezionare automaticamente i rapporti.
Il Pinion MGU viene declinato in due versioni, il Pinion E1.9 e il Pinion E1.12, entrambi con voltaggio a 48 V (per ottimizzare l’efficienza).

I numeri nei due nomi indicano il numero di rapporti disponibili e, a variare, è anche il livello di demoltiplicazione possibile (568% nel primo e 600% nel secondo), in entrambi i casi superiore a ciò che la concorrenza tradizionale è in grado di proporre (Sram 520% e Shimano 510%).

In basso una scheda che riassume le specifiche:

Pinion MGU

Il peso complessivo è di 4 Kg, dato che include motore e ingranaggi, e il sistema MGU richiede un telaio con attacco e design specifici.
Un altro dato importante che Pinion dichiara è la quasi totale assenza di manutenzione: un cambio dell'olio degli ingranaggi ogni 10000 Km...

Pinion MGU

Pinion MGU: i 4 livelli di assistenza

In tutto sono 4: Eco, Flow, Flex e Fly.

Eco e Fly danno un supporto lineare alla spinta sui pedali (come si può dedurre dal grafico in basso), mentre Flow e Flex variano l’assistenza in base alla spinta sui pedali e sono in grado, quindi, di rispondere in maniera più rapida ad eventuali richieste di accelerazione durante la guida.

Pinion MGU

I 4 livelli di assistenza, inoltre, possono essere modificati tramite l’app FIT e-Bike.

Per quanto riguarda la batteria non abbiamo ancora informazioni su capacità e pesi, ma, viste le potenze in ballo, è facilmente ipotizzabile che siano di dimensioni paragonabili a quelle dei competitor più popolari (650-750 Wh), più un range extender, un’opzione alla quale ci hanno abituato molti produttori di drive unit.

Pinion MGU: la cambiata sotto sforzo

Nel caso dei cambi Pinion per Mtb la cambiata sotto sforzo richiede di allentare la pressione sui pedali per un istante, come notai diversi anni fa nel test del Pinion P1.18 (foto in basso).
Questa caratteristica, insieme all'attrito di trascinamento che gli ingranaggi producono, rendono il gearbox Pinion poco entusiasmante per le Mtb, soprattutto per quelle con una vocazione performance.

Pinion MGU

Il discorso cambia in modo radicale nel caso dei Pinion E1.9 ed E1.12: la coesistenza del motore elettrico, di un attuatore elettromeccanico e di un sistema di ingranaggi che ottimizza il regime di rotazione del motore e gli abbinamenti fra gli ingranaggi stessi, fanno sì che la fluidità di cambiata sia, a detta di Pinion, di livello nettamente migliore rispetto ad un cambio gearbox non elettrico.

Ed è questo a rendere il nuovo gearbox-elettrico di Pinion particolarmente interessante.
Senza dimenticare un altro aspetto cruciale...

Pinion MGU: addio catena e...

Non solo addio catena, come detto all'inizio dell'articolo, ma anche addio cambio e pacco pignoni.
E a ciò si può aggiungere anche una certa riduzione del pedal kickback, ossia quella spinta all'indietro che si avverte sui pedali quando la sospensione si comprime e poi si estende.
A generare questo fenomeno è l'aumento della distanza fra il mozzo posteriore e il movimento centrale che può verificarsi quando la sospensione posteriore si comprime.
In questo caso il ramo superiore della catena, non potendosi estendere, genera una certa trazione che a sua volta induce una rotazione all'indietro delle pedivelle.
Chiaramente l'entità di questo fenomeno dipende dal disegno della sospensione della bici, ma di certo con i sistemi Pinion spariscono il cambio lì in basso a destra e il pacco pignoni.
Ovvero si verifica un'ulteriore centralizzazione delle masse.

Pinion MGU

Sarà questo il futuro per le e-Mtb?

Difficile rispondere.
Ed è anche difficile immaginare cosa i grandi marchi faranno davanti a questa novità.
Risponderanno al fuoco con un loro prodotto?
Hanno già pronta una risposta in stile Pinion MGU?
Oppure acquisiranno Pinion e tutto il suo know-how?
Di sicuro è qualcosa che non passerà inosservata e le reazioni che Sram, Bosch, Shimano e altri ancora avranno dirà tutto.
Possiamo concludere, per ora, dicendo che se il Pinion MGU continuerà ad evolvere ed inizierà ad aver successo allora potremmo aspettarci grandi manovre da parte dei marchi più grandi.

Intanto, non possiamo non complimentarci con Pinion per aver realizzato quella combinazione (motore elettrico e cambio a ingranaggi) che in tanti aspettavano e che finalmente su una e-Mtb dovrebbe funzionare in modo ottimale.
Contiamo di testarlo a breve e di farvi sapere come va appena possibile.

Altre informazioni sono disponibili su Pinion.eu

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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