VIDEO - Pinarello Dogma XC: le abbiamo provate sui trail del Garda
Daniele Concordia
VIDEO - Pinarello Dogma XC: le abbiamo provate sui trail del Garda
Daniele Concordia
Le Mtb Pinarello Dogma XC full suspension e hardtail non sono delle novità assolute.
Sono state presentate durante la stagione 2023, insieme a Tom Pidcock e Pauline Ferrand-Prevot hanno già vinto tre mondiali (due XCO e uno XCC), ma anche diverse prove di Coppa del Mondo.
Dopo qualche mese eccoci di nuovo qui a parlare delle Pinarello Dogma XC, perché da oggi sono finalmente disponibili nei negozi, sappiamo i prezzi, i pesi e soprattutto siamo riusciti a provarle in anteprima sui sentieri intorno al Lago di Garda.
Iniziamo proprio con un video in cui vi raccontiamo le primissime sensazioni in sella alle nuove Pinarello Dogma Xc:
DOGMA XC FULL
Il progetto Pinarello Dogma Xc è nato proprio intorno alla full da Xc voluta da Tom Pidcock per correre in Coppa del Mondo, ai Mondiali e alle Olimpiadi.
I tecnici del marchio veneto, infatti, sono partiti proprio dalle necessità dell'atleta britannico per realizzare il mezzo più performante e leggero possibile.
I principi base sui quali si è lavorato riguardano sia il triangolo principale che il carro posteriore e nello specifico sono:
- Design triangolare nella zona del movimento centrale: una forma particolare, che può piacere o meno, ma che garantisce tanta reattività in pedalata.
- Asimmetria: un segno distintivo di Pinarello, che è stato riportato anche sulle Mtb. Il triangolo posteriore di ciascuna bici utilizza un design asimmetrico brevettato con il lato sinistro rinforzato, che consente alla bici di controbilanciare le forze maggiori applicate sul lato opposto della trasmissione.
Ciò si traduce in un trasferimento di energia più equilibrato, velocità e trazione migliorate.
L'asimmetria è stata massimizzata anche in altre aree dei telai, con la catena e i foderi verticali che spingono questo concetto a un livello superiore per resistere alle potenti accelerazioni.
- Split Rear Triangle: il triangolo posteriore è composto da due “semi-triangoli”, uniti tra loro da un perno dentato e sovradimensionato inserito nella parte bassa del tubo piantone.
Questo permette di non utilizzare il ponticello di rinforzo tra i due foderi, riducendo l'accumulo di fango e permettendo l'utilizzo di gomme larghe (fino a 2.4”).
- Cinematica con Flex Stays: la cinematica della sospensione posteriore basa il suo lavoro sui foderi flessibili per massimizzare il trasferimento di energia durante la pedalata, fornire compressione/estensione ottimali nelle discese tecniche e consentire il massimo controllo del mezzo.
L'attrito in ciascun punto di articolazione è stato ridotto al minimo utilizzando un sistema misto cuscinetti/boccole. Sono state incorporate boccole poiché sono sufficientemente resistenti da assorbire l'impatto elevato e le basse forze di rotazione su di esse, mentre i cuscinetti sono stati integrati dove si applicano le forze opposte (basso impatto/alta rotazione). Ciò si traduce in una minore dispersione di energia, una maggiore reattività del retrotreno e una maggiore durata del sistema.
Sono stati studiati anche i valori anti-rise e anti-squat per creare una bici che eccelle sia nelle salite più ripide che nelle discese più tecniche.
Come se non bastasse, il tuning dell'ammortizzatore (a tre posizioni) è specifico per il telaio, con una progressività marcata da tutto aperto e un grande sostegno in modalità Pedal.
- Escursione regolabile: la bici esce di serie con un ammortizzatore da 45x190, che fornisce un travel alla ruota di 90 mm. Ma il supporto in alluminio sul tubo orizzontale si può regolare per ospitare un ammortizzatore da 50x210 mm, che fornisce un travel alla ruota di 100 mm.
Questo permette a chi compra il kit telaio di montare la bici a proprio piacimento.
Ovviamente, se si sceglie un ammortizzatore con più escursione si dovrà montare anche una forcella più capace, da 110 o 120 mm. Cambiando il travel delle sospensioni, le geometrie e il bilanciamento dinamico della bici restano uguali.
Il telaio della Pinarello Dogma Xc full suspension è realizzato in carbonio Toray M40 J e pesa 1750 grammi senza ammortizzatore, mentre la bici completa nella sua unica configurazione disponibile pesa 10,45 kg senza pedali.
Il prezzo della bici completa è di 13500€, ma è disponibile anche il kit telaio + ammortizzatore FOX Float SL, al prezzo di 6000€.
Insieme alla Dogma Xc è stata presentata anche la Pinarello Xc, una full con un telaio in carbonio meno pregiato, ma comunque di ottima qualità (Toray T900 UD) e leggermente più pesante (+60 grammi) proposta con componenti meno costosi ad un prezzo di 7900€.
Qui sotto la scheda tecnica dei due modelli:
DOGMA XC HARDTAIL
Inizialmente, Pinarello non aveva in mente di realizzare la Dogma Xc Hardtail, è stata Pauline Ferrand-Prevot a volerla fortemente. E l'azienda ha deciso di assecondarla.
Il progetto hardtail riprende molte tecnologie già presenti sulla full, con delle modifiche sulle geometrie e su altri piccoli aspetti.
Per il telaio è stato realizzato lo stesso materiale, ovvero il carbonio Toray M40 J per i modelli Dogma Xc Hardtail e il T900 UD per i modelli Xc Hardtail. Anche in questo caso, la differenza di peso tra i due telaio è di circa 60 grammi. Il telaio Dogma pesa 960 grammi.
L'asimmetria è ancora più evidente, mentre il triangolo nella zona del movimento centrale è uguale a quello della full: l'obiettivo di Pinarello era realizzare un mezzo reattivo in pedalata, ma non troppo rigido verticalmente.
Anche le geometrie sono quasi identiche, cambiano leggermente gli angoli e il reach, ma non sono delle differenze abissali.
Di serie, la Pinarello Dogma Xc Hardtail è proposta senza reggisella telescopico, ma è compatibile con tutti i modelli dal diametro di 30,9 mm.
Anche in questo caso è previsto un solo modello di bici completa, sia nella versione Dogma (più pregiata) che nella versione Xc.
La Dogma Xc Hardtail costa 11000€ e pesa 9,2 kg senza pedali. Anche in questo caso è disponibile il kit telaio, che costa 5000€.
La Xc Hardtail pesa 10,2 kg ed è disponibile solo come bici completa al prezzo di 7000€.
Qui sotto, un video realizzato con Stefano Scapin e Federico Meneghetti del reparto ricerca e sviluppo di Pinarello, che ci hanno spiegato meglio i segreti del progetto Dogma Xc:
COCKPIT INTEGRATO MOST
Le Pinarello Dogma Xc full e front vengono proposte con dei cockpit integrati in carbonio realizzati “in casa” e marchiati Most (brand di Pinarello).
La forma con un profilo aero anteriore è molto particolare ed è inoltre previsto il passaggio interno dei cavi, grazie a dei fori posizionati nella parte bassa della piega.
Due le misure disponibili, che si abbinano alla taglia del telaio: 60 mm su S e M, 80 mm su L e XL. L'inclinazione è di -18°, mentre la piega è larga 76 cm, ma si può tagliare.
Un'altra particolarità della zona anteriore è il cuscinetto specifico della serie sterzo dotato di un “limitatore di corsa” a 60° che evita la rotazione completa del manubrio e limita gli impatti sul telaio in caso di caduta.
PINARELLO DOGMA XC: COME VANNO?
Se avete visto il video linkato all'inizio dell'articolo siete già un pezzo avanti, ma di seguito voglio riassumere quali sono state le prime sensazioni in sella alle Pinarello Dogma Xc.
Ho avuto una sola giornata per provarle entrambe, quindi parliamo di un primissimo contatto, che tuttavia è stato utile per farsi un'idea sulle bici e sulle loro caratteristiche.
Non solo, ho avuto modo di “assaggiare” anche la nuova forcella FOX 32 Step Cast con archetto rovesciato, che è montata di serie su entrambe le bici. Di questa, semmai ve ne parlerò più avanti...
Iniziamo dalla full...
Appena sono salito in sella alla Pinarello Dogma Xc full ho avvertito subito un anteriore molto basso e un trasferimento di potenza sui pedali veramente ottimo.
Questi dettagli invitano a spingere forte in salita, in pianura e in generale nei tratti pedalati.
Con ammortizzatore tutto chiuso si ha tanta reattività, ma è nella posizione intermedia che la Pinarello Dogma Xc mi ha stupito: è difficile avvertire un sostegno del genere su una bici di serie, ad oggi mi era capitato solo sulla Lee Cougan Crossfire Trail e sulla RDR Ares 1.2, tutte le altre sono più morbide in modalità “pedal”.
Nelle prime discese ero a mio agio ma non troppo, perché avevo impostato una pressione troppo alta dell'ammortizzatore: 140 psi per il mio peso di 63 kg pensavo fossero giusti, invece questo schema molto progressivo e il tuning specifico della sospensione richiedono una quantità d'aria inferiore.
Dopo un primo giro di prova ho sgonfiato a 120 psi e già andava molto meglio, ma forse sarei potuto arrivare anche a 100 psi: non ho avuto tempo di fare ulteriori test.
In generale, questo aspetto mi piace particolarmente, perché se si utilizza meno aria e più idraulica, l'ammortizzatore è meno stressato e più controllabile.
Riducendo la pressione, la Pinarello Dogma Xc full si è dimostrata molto più bilanciata e divertente. L'ho portata anche su una discesa un po' al limite, più da enduro che da Xc, e non ha battuto ciglio. Se non avete visto il video, cliccate QUI e premete play.
Poi passiamo alla hardtail
La Pinarello Dogma Xc Hardtail mi ha trasmesso sin da subito una sensazione di leggerezza e reattività, due caratteristiche che mi aspettavo di trovare su una front da competizione. Al contrario, mi ha piacevolmente sorpreso per la sua capacità di offrire anche un discreto comfort.
Visivamente sembra una Mtb “granitica” e super rigida, invece non è estremamente esigente nella guida. È reattiva in pedalata, ma non troppo impegnativa da guidare.
I sentieri super sassosi del Garda non rappresentano il terreno perfetto per provare una front senza reggisella telescopico, ma nei tratti più veloci e meno estremi ho potuto apprezzare la maneggevolezza e la capacità di superare gli ostacoli con disinvoltura, un fattore non scontato se si ha un telaio rigido con soli 100 mm di escursione all'anteriore.
L'assetto è sempre molto corsaiolo, ma lo stack più abbondante dona una posizione leggermente più alta davanti. Una scelta giusta sulla hardtail, che al contrario della full non si abbassa sul posteriore durante le discese e necessita di un bilanciamento dei pesi diverso. Inoltre, chi decide di utilizzare il reggisella fisso potrà contare su un dislivello meno esagerato, anche senza spessori sotto l'attacco.
Nel complesso, quindi, se dovessi definire le Pinarello Dogma Xc front e full con una parola utilizzerei il termine “racing”.
Parliamo di due Mtb da gara senza compromessi, fatte per andare forte e che richiedono qualche accortezza in più, sia nella guida che sul setup.
Pinarello ha fatto una scelta ben precisa, senza promettere dei mezzi “tuttofare”, ma puntando sull'agonismo, una filosofia che l'azienda veneta ha nel DNA da sempre.
Per altre informazioni Pinarello.com
Ma quanto pesano le Pinarello Dogma Xc iridate di Pidcock e Prevot?
Guardate l'articolo qui sotto:
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.