Se siete dei complottisti allora starete già pensando che questo articolo sia frutto di qualche manovra oscura del marketing, ma spero basti dirvi con sincerità che non lo è per farvi continuare a leggere.
Semplicemente è una constatazione di fatto.
E il fatto è che le ruote da 29 pollici hanno raggiunto una popolarità, una diffusione e un consenso che ormai stanno per conquistare anche il campo Dh.
Ecco perché ho scelto il titolo "la tua prossima Mtb sarà una 29 pollici".
Se fino a qualche anno fa la misura di ruota 27,5” sembrava essere il compromesso ottimale (fra 26” e 29”), negli ultimi due anni le cose sono nuovamente cambiate.
E, con buona pace di tutti noi, continueranno a cambiare.
Sabato scorso, durante una delle uscite che mi capita di fare a cervello spento (cioè non pensando troppo al lavoro), mi sono ritrovato circondato da 29er.
E mi sono detto che questo, due anni fa, non sarebbe successo con tanta facilità.
Ed eccomi a ragionare sul perché dell’invasione (definitiva?) delle 29er…
Geometrie indovinate
Questo punto è cruciale.
Potremmo dire che stiamo vivendo l’era 2.0 delle 29”.
La prima epoca è stata quella che ha permesso, soprattutto in campo Xc, il riconoscimento dei benefici del diametro maggiorato.
Ma allo stesso tempo ne ha decretato anche l’inapplicabilità in altri settori della Mtb, perché i componenti erano limitati e perché le conoscenze in fatto di geometria erano più limitate.
Oggi stiamo assistendo a una nuova maturità tecnica nel mondo della Mtb che sta portando le 29er alla ribalta ovunque.
Il cross country ormai è da anni dominio 29er (ha iniziato Niner oltre 10 anni fa).
L’enduro lo sta diventando sempre di più (tutto è iniziato con la Specialized Enduro 29 nel 2012)
Le nuove trail bike 29er sono sempre più numerose e sempre più desiderate (grazie in primis alla Evil The Following, 2015)
E il prossimo anno si assisterà, forse, anche alla loro consacrazione in campo Dh (in Coppa del mondo ha cominciato Santa Cruz ad aprile).
Se siamo entrati nell’era 2.0 delle 29er il merito è anche dello sviluppo e delle conoscenze acquisite in campo geometrie, angoli, reach e stack.
Cioè, chi produce bici ora sa come tradurre in angoli e misure i criteri base che esaltano la confidenza di guida.
Componenti migliori
Ruote, gomme e forcelle sono i componenti che più di tutti hanno permesso alle 29er di diventare così efficaci, ben al di fuori del cross country e del marathon.
Servivano ruote e gomme più robuste e leggere, servivano sospensioni con un maggior numero di opzioni in chiave 29” e serviva che tutti i brand se ne accorgessero.
Ossia è servito del tempo per passare dall’era 1.0 alla 2.0.
Il (semi) fallimento delle Plus
La gomma Plus aveva ed ha tuttora una missione: facilitare la guida della Mtb aumentando il grip.
Possiamo dire che ha fallito la sua missione?
In campo Mtb, almeno in Italia, sì; in campo e-bike no, anzi, ha trovato la sua naturale destinazione d’uso.
E cosa c’entrano le 29”?
Sono le ruote che più di tutte facilitano la guida e di fatto rendono meno necessarie le gomme Plus.
Le gomme Plus, quindi, non sono state l’innovazione che in molti (me compreso) si attendevano che fossero.
Quindi, ecco un altro motivo per cui le 29er sono tornate a splendere più che mai.
Boost? Sì, grazie, però…
Passare dalla battuta 142 mm a quella 148 mm non è stato la rivoluzione che la bike industry voleva farci credere.
E’ stato uno step necessario che il settore della Mtb ha compiuto allo scopo di ridurre la lunghezza del carro e di migliorare il rendimento delle ruote.
Ma in sella i benefici non sono così avvertibili e lo diciamo senza timore di essere smentiti.
Tuttavia il Boost, insieme al dilagare delle trasmissioni monocorona, ha permesso di ridisegnare le sospensioni posteriori, ottimizzare gli ingombri e i funzionamenti, accorciare i foderi bassi e, in generale, rendere migliori le Mtb, soprattutto le 29er full che necessitavano di una serie di perfezionamenti anche molto consistenti.
Forse sarebbe stato meglio passare dalla battuta 142 a quella 150 o, perché no, 157, come fa Pivot in maniera audace sulla sua Switchblade (qui il test completo della bici).
Allora, forse, si sarebbe parlato di rivoluzione.
In attesa della prossima grande novità…
Che ci piaccia o no (mi ci metto anche io), se le Mtb si guidano sempre meglio il merito è anche di questi numerosi piccoli passi che vengono spacciati per innovazioni, rivoluzioni e con tanti altri termini altisonanti.
Calma, quindi: la soluzione, come sempre, è essere critici e informati.
Lasciate da parte complotti e macchinazioni.
La prossima grande novità (che lo sia davvero oppure no) ci farà comunque battere forte il cuore.
E forse avrà ancora le ruote da 29” come protagonista, in attesa dell’era 3.0
Qui tutti i nostri articoli sulle Mtb con ruote da 29 pollici
Sulla vostra-vostre Mtb quale diametro avete?
Partecipate al sondaggio e guardate poi i risultati...
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.