Orbea Oiz 2023: dopo tante indiscrezioni è finalmente realtà e noi possiamo presentarvela, raccontandovi anche le prime sensazioni di guida.
Oltre a toccarla con mano, infatti, l'abbiamo già provata in Spagna, sui dei sentieri belli tosti che ci hanno aiutato a capire il carattere della nuova full da Xc e Marathon del marchio basco.
Iniziamo con un video, poi vi spieghiamo meglio i dettagli tecnici, le novità e tutto il resto...
SOLO 120 MM, CON GEOMETRIE (E TUNING) AD HOC
Niente più 100 mm, le sospensioni della Orbea Oiz 2023 saranno solo da 120 mm, sia davanti che dietro.
Una scelta “drastica”?
Forse, ma necessaria per assecondare le esigenze degli atleti e per creare meno confusione in fase di scelta.
In funzione del travel maggiore sono state riviste le geometrie, che ora sono specifiche per i 120 mm di forcella e ammortizzatore, non più “adattate” come sulla vecchia versione TR.
Nello specifico, il piantone è molto più verticale (si passa da 74 a 76,5 gradi), lo sterzo è più aperto (da 68 a 67 gradi).
Il reach è più lungo (450 mm in taglia M) e, soprattutto, aumenta il BB Drop, ossia la distanza tra gli assi delle ruote e il fulcro del movimento centrale (42 mm su tutte le taglie).
Quest'ultimo dettaglio è studiato per far sì che il rider si senta “dentro alla bici” e non “sopra la bici”.
Ma di questo ne parliamo più avanti...
Intanto, ecco le geometrie complete della Orbea Oiz 2023:
Ma non è tutto, il travel maggiore ha invitato Orbea a rivedere anche il funzionamento dell'ammortizzatore posteriore, che ora ha una curva di compressione specifica ed un tuning diverso della parte idraulica: restano le tre posizioni, comandate dal remoto Squidlock, ma quella intermedia è più sostenuta per garantire delle prestazioni migliori in salita e nel pedalato.
INTEGRAZIONE E PRATICITÀ
I tecnici di Orbea hanno realizzato un passaggio cavi moderno ed integrato, ma allo stesso tempo più pratico del precedente.
I cavi si inseriscono lateralmente nella serie sterzo, con dei fori sigillati che evitano alla sporcizia di entrare a contatto con i cuscinetti: una soluzione “ibrida” che unisce la praticità del sistema classico e la pulizia dell'integrato.
Dopodiché, i cavi scorrono nel telaio e sono completamente guidati fino alle uscite sul carro, per il cambio e per la pinza del freno posteriore. Niente passaggio esterno nella zona del movimento centrale, a favore di linee pulite e massima semplicità di manutenzione.
A proposito di movimento centrale, questo non è più Press Fit ma è BSA (filettato), una soluzione che migliora la silenziosità e facilita le operazioni di montaggio/smontaggio.
Ma torniamo un attimo sulla zona di sterzo, in cui troviamo un cuscinetto superiore oversize di altissima qualità, che lavora insieme al nuovo sistema Spin Block, un limitatore di corsa che evita impatti tra piega e telaio in caso di caduta o quando si carica la bici in macchina. Non è una novità assoluta, ma un'accortezza che va menzionata.
Confermato, infine, il passaggio I-Line di Orbea, che permette al cavo del lockout di arrivare all'ammortizzatore in modo lineare e nascosto.
IL PESO? SEMPRE UN RIFERIMENTO
Tutte queste modifiche sulla Orbea Oiz 2023 non portano nessuno aggravio di peso.
Il telaio in taglia M pesa 1750 grammi (anche qualcosa in meno nelle versioni con carbonio a vista) con ammortizzatore incluso, più o meno come quello precedente.
La bici completa, sempre in taglia M, con pedali inclusi nel modello M-LTD pesa 9,98 kg: un valore di riferimento per il settore Xc/Marathon.
Per ottenere questo risultato si è lavorato sullo spessore dei tubi e sull'impiego della fibra di carbonio nelle zone specifiche del telaio, ma anche sulle forme, per non perdere reattività e resistenza.
Il fattore peso, quindi, rimane un principio cardine per Orbea, che conosce bene i gusti degli agonisti...
CARRO PIÙ REATTIVO DEL 12%
Le modifiche più importanti dal punto di vista strutturale sono state fatte sul carro posteriore.
I foderi alti hanno una forma più squadrata e piatta, studiata per migliorare la rigidezza torsionale senza compromettere il lavoro della sospensione. Ricordiamo che sul carro "pivotless" la flessione dei foderi alti è fondamentale.
Il funzionamento del pivot principale è stato poi ottimizzato con l'impiego di cuscinetti Enduro Bearing a doppia schermatura, che sono coperti a loro volta con delle cover in gomma che impediscono l'ingresso di fango, polvere e agenti esterni.
Anche il link in fibra di carbonio è stato ridisegnato da zero, per lavorare in simbiosi con il nuovo carro e contribuire al miglioramento dell'efficienza, in pedalata ma non solo.
Questo restyling del carro e dei collegamenti ha permesso di aumentare del 12% la reattività del telaio nella zona posteriore, un risultato niente male.
Restando sul carro, bisogna menzionare le protezioni che troviamo sia nella zona del batticatena, sia nella fessura tra foderi bassi e la scatola del movimento, quelle più esposte e soggette a usura.
ORBEA OIZ 2023: MODELLI, PREZZI E PERSONALIZZAZIONE
La Orbea Oiz 2023 sarà proposta in ben 11 modelli: 4 con telaio OMX (il più pregiato), 4 con telaio OMR (carbonio di fascia inferiore, 200 grammi più pesante) e 3 in alluminio Hydro.
Alcuni modelli saranno disponibili a breve (entro la fine dell'anno), mentre altri arriveranno nei mesi successivi: dipende principalmente dalla scelta dell'allestimento e dalla reperibilità dei componenti.
Per la serie OMX sono previste due colorazioni di serie (Tanzanite Carbon View-Carbon Raw Matt e Digital Lavender Gloss-Carbon Raw Matt), ma c'è anche la possibilità di personalizzare grafiche e allestimento attraverso il programma MyO.
Per le serie OMR e H, invece, non è prevista la personalizzazione grafica, ma le colorazioni di serie sono tre.
I prezzi partono dai 2799€ del modello H30 per arrivare ai 9999€ del modello M-LTD.
È da sottolineare il fatto che tutti i modelli (eccetto l'H30) hanno il reggisella telescopico di serie e montano delle ruote Oquo, le ultime nate di casa Orbea, in carbonio o alluminio in base alla fascia di prezzo.
Qui sotto le immagini dei vari modelli con i relativi prezzi.
Si parte dai modelli con telaio OMX per passare agli OMR e, infine, a quelli in alluminio:
COME VA LA ORBEA OIZ 2023?
Per rispondere, cerchiamo di spiegarvi le prime sensazioni che ci ha trasmetto la bici sui sentieri baschi, quelli che ci hanno accompagnati durante il “battesimo” della Orbea Oiz 2023.
Iniziamo dall'assetto: abbiamo scelto una taglia M, che si è dimostrata perfetta per le nostre necessità (statura tester 172 cm con altezza sella 72,5 cm).
Nonostante il reach sia più lungo, con il piantone molto verticale si compensa alla grande e la posizione è davvero racing, si avverte sin dalle prime pedalate.
- In salita: scordatevi il feeling da trail bike “pigra”, la Orbea Oiz 2023 è un mezzo da gara senza compromessi, scattante e reattivo.
L'assetto è corsaiolo anche sulle pendenze importanti, per merito del piantone molto in piedi e della scatola di sterzo compatta.
Inoltre, la posizione intermedia più sostenuta permette di non aumentare troppo la pressione dell'aria nell'ammortizzatore, migliorando il suo funzionamento in tutte le situazioni.
Nello specifico, FOX consiglia un Sag del 20-25%, ma a nostro avviso ci si può spingere anche fino al 15%.
Inutile dire che con sospensioni bloccate la reattività è ai massimi livelli.
- In discesa: la Orbea Oiz 2023 trasmette la sicurezza di una trail bike, mantenendo la reattività di una bici da Xc.
Stupisce la facilità con cui si trova il feeling con il mezzo, ma d'altronde Orbea ci ha sempre abituati bene da questo punto di vista. Merito delle geometrie, che sebbene siano moderne sono anche equilibrate.
La sensazione di essere più “dentro alla bici” si avverte proprio in discesa, ci abbiamo fatto caso sia noi, sia i vincitori della Cape Epic 2022, Georg Egger e Lukas Baum, coi quali abbiamo avuto l'occasione di condividere pensieri, informazioni e pedalate nei giorni del lancio.
Anche l'allestimento fa la sua parte, ad esempio il telescopico di serie ( su tutti i modelli) aiuta non poco, così come i cerchi Oquo in carbonio con canale da 30 mm montati su gomme da 2.4”.
Insomma, in discesa la nuova Oiz è davvero uno sballo!
- Nel pedalato: più distesa e super scorrevole sul fondo battuto, ma anche molto confortevole sullo scassato. Le migliorie si avvertono un po' ovunque e, ovviamente, anche in questa fase.
Abbiamo apprezzato particolarmente la scelta della corona da 34 denti di serie, ma anche le pedivelle da 170 mm, la cui lunghezza è configurabile grazie al programma MyO.
Per concludere, la Orbea Oiz 2023 non è stata stravolta, ma migliorata laddove serviva.
Resta una “macchina da gara”, ma diventa anche più versatile, capace e divertente.
Come se non bastasse, i prezzi non sono tanto diversi rispetto a quelli della versione precedente e questo è già un ottimo traguardo, che verrà apprezzato particolarmente in un periodo così delicato...
Per altre informazioni Orbea.com
Qui sotto i video della Factory Visit nella sede di Orbea:
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.
Domanda: per un uso ultra marathon con lunghe salite e tanto dislivello, meglio queste nuove geometrie o sono da preferire misure più "classiche"?
Con questa bici, che sto valutando di acquistare, mi troverei con un arretramento sella stravolto.
Ciao, lo spiego bene in questo articolo: https://www.mtbcult.it/tecnica/xc-da-120-mm-vantaggi-svantaggi-futuro/
DANIELE
Ciao Antonio, ne parliamo qui: https://www.mtbcult.it/storie/intervista-al-product-manager-di-orbea/