Le Olimpiadi di Tokyo sono ormai dietro l'angolo, le gare di Mtb XCO si svolgeranno lunedì 26 luglio (uomini) e martedì 27 luglio (donne) e gli atleti azzurri sono ormai prossimi alla partenza.
Lunedì 19 luglio, infatti, Gerhard Kerschbaumer, Luca Braidot, Nadir Colledani ed Eva Lechner, insieme al CT Mirko Celestino e lo staff della nazionale italiana (composto da due meccanici e un massaggiatore) voleranno in Giappone per avere tutto il tempo di adattarsi al clima e al fuso orario e di provare bene il percorso.
«Ho insistito per portare con noi due meccanici e non uno – spiega Mirko Celestino nella conferenza stampa organizzata dalla FCI – perché avendo ben tre uomini in grado di giocarsi una medaglia non possiamo tralasciare questi dettagli. Se due dei nostri dovessero avere un problema nello stesso momento dobbiamo essere in grado di intervenire tempestivamente».
Celestino è super motivato e fiducioso, così come tutti i ragazzi azzurri, che partono per Tokyo con delle ottime sensazioni e i risultati dalla loro parte.
L'unico che è reduce da gare un po' sottotono e/o sfortunate è Gerhard Kerschbaumer, che però promette di farsi trovare pronto per la gara olimpica.
«Finora ho raccolto poco, è vero – spiega l'altoatesino – ma nelle grandi occasioni io mi gaso e do il meglio di me. Le sensazioni in allenamento sono ottime, ora bisogna finalizzare e restare concentrati».
Ci sono diverse incognite che potrebbero condizionare la gara a cinque cerchi, le più significative sono legate al percorso e alle condizioni meteo.
In caso di bel tempo, la sfida sarà sicuramente molto aperta, mentre se dovesse piovere, i nostri potrebbero essere avvantaggiati.
«Con la pioggia siamo a nostro agio – spiega Nadir Colledani – lo abbiamo dimostrato anche a Les Gets e al mondiale di Leogang lo scorso anno. Ma se dovesse piovere a Tokyo, spero almeno che avremo il tempo di provare il percorso con il bagnato, perché potrebbe cambiare faccia».
E a proposito del percorso, Luca Braidot aggiunge: «Quando abbiamo fatto la prima ricognizione a piedi, due anni fa alla pre-olimpica, sembrava ultra tecnico. Ma provandolo in bici ci siamo accorti che le linee sono ben definite e una volta imparate si fanno a occhi chiusi. In generale ci piace e possiamo dire la nostra».
Il tracciato delle Olimpiadi di Tokyo è situato nella località di Izu, distante circa 130 km da Tokyo, misura 4,1 km ed ha un dislivello di circa 150 metri.
Volete farvi un giro "on board"?
Guardatevi questo video pubblicato dallo spagnolo Sergio Mantecon Gutiérrez:
La donna del gruppo, Eva Lechner, aggiunge qualche considerazione sulla condotta di gara: «Come sempre bisognerà partire forte e mantenere le prime posizioni, anche per evitare cadute e imbottigliamenti nei single track. Sarà dura, perché in una gara secca come le Olimpiadi, ognuno vuole stare davanti, ma sto molto bene e sono fiduciosa».
Ma con quali bici correranno gli atleti azzurri a Tokyo?
Tutti hanno optato per la full suspension, che si adatta meglio al percorso artificiale, pieno di rocce giganti e salti mozzafiato.
Parlando invece di setup e componenti, la scelta è molto soggettiva e legata anche agli sponsor tecnici. Abbiamo chiesto proprio ai 4 azzurri di raccontarci qualcosa in più sui loro mezzi, di seguito le loro risposte...
NADIR COLLEDANI
«La bici MMR Kenta SL che sto utilizzando ormai da Nove Mesto è configurata già per Tokyo: gomme Hutchinson da 2.30” resistenti, travel da 110 mm su entrambe le sospensioni e steli da 35 mm davanti, reggisella telescopico RockShox Reverb AXS e gruppo Sram AXS con pacco pignoni 10-50. Due anni fa usai una corona anteriore da 36 denti, ma valuterò al momento quale usare. Il modello delle gomme dipenderà dalle condizioni del percorso, stesso discorso per le pressioni, ma essendo molto artificiale e compatto non girerò bassissimo. Di solito non uso inserti, ma valuterò anche questo: non sono legato a sponsor per quanto riguarda gli inserti, quindi se dovessi decidere di usarli sceglierò io marchio e modello. Il telaio ora ha una grafica diversa, realizzata proprio per le Olimpiadi, ma la configurazione è questa».
Qui altri dettagli sulla bici di Colledani per Tokyo:
LUCA BRAIDOT
«La bici, ovviamente sarà la nuova Santa Cruz Blur. Montata con gruppo Sram XX1 Eagle AXS, corona anteriore da 38 denti e pacco pignoni 10-52. Cerchi Reserve XC con canale da 28 mm e gomme Vittoria da 2.25" con carcassa XC Race, il modello lo deciderò in base alle condizioni del tracciato, comunque la scelta sarà tra le Terreno e le Mezcal, senza alcun inserto all'interno. Parlando di pressioni, di base giro sempre a 1.35 bar, con piccole modifiche sempre in base al fondo. Sulle sospensioni ho fatto fare un tuning specifico da Andreani: di solito preferisco un ammortizzatore che non blocca completamente, ma ha un piccolo gioco per copiare meglio le asperità del terreno, ma in questo caso il lockout sarà completo, perché è vero che ci sono molte rocce, ma gli altri tratti sono molto scorrevoli e battuti. Da non dimenticare il reggisella telescopico, essenziale ormai».
GERHARD KERSCHBAUMER
«Il percorso conosco benissimo perché ci ho corso due anni fa. Partirò con tanti componenti di scorta e valuterò anche in base alle condizioni meteo. Comunque, sulla mia Specialized S-Works Epic uso delle gomme Specialized Renegade Control T5, su cerchi Roval Control SL con canale interno da 29 mm. Gruppo Sram XX1 Eagle AXS con corona da 36, pacco pignoni 10-50 e reggisella telescopico AXS abbinato. Pressione sospensioni: 71 psi sulla forcella e 130 psi sull'ammortizzatore. Questa per me potrebbe essere la configurazione ottimale».
Se i tre uomini hanno già provato il tracciato di Tokyo due anni fa, in occasione della pre-olimpica, Eva Lechner non ha avuto la possibilità di farlo, quindi dovrà agire in modo diverso...
EVA LECHNER
«Il percorso l'ho visto solo in video, per questo non ho deciso ancora niente su setup e componenti. Dovrò valutare cosa scegliere lì sul posto, dopo averlo provato. Comunque porterò dietro tutto il necessario e sarò pronta ad ogni situazione. L'unica cosa già decisa è che correrò con la full».
Nello specifico, Eva correrà con una Trinx in edizione speciale, con grafiche realizzate dal designer Johnny Mole, ecco qualche immagine:
Qui gli altri articoli che parlano delle Olimpiadi di Tokyo.
Per altre informazioni sui giochi olimpici visitate il sito Olympics.com
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.