Olimpiadi di Tokyo: le 10 avversarie più pericolose per Eva Lechner

Daniele Concordia
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Olimpiadi di Tokyo: le 10 avversarie più pericolose per Eva Lechner

Daniele Concordia
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Alle Olimpiadi di Tokyo, la nazionale italiana ha la possibilità di portare una sola donna e questa sarà Eva Lechner.
Sebbene nell'ultimo periodo, Eva non ha portato a casa risultati di spicco in Coppa del Mondo, a parte qualche buon piazzamento, ha dimostrato in passato di saper trovare la giusta motivazione negli appuntamenti “secchi”, come Mondiale e Olimpiadi.

Olimpiadi di Tokyo
Lo scorso anno, Eva Lechner ha portato a casa un secondo posto al mondiale di Leogang



Ma a Tokyo, l'altoatesina dovrà vedersela con molte rivali agguerrite: a differenza degli scorsi anni, infatti, il livello femminile si è alzato molto, stanno emergendo diverse ragazze giovani e togliendo Loana Lecomte, che fino ad ora è stata superiore, le gare sono sempre molto bilanciate ed emozionanti.
Ma chi potrebbero essere le rivali più agguerrite di Eva Lechner?
Così come abbiamo fatto per gli uomini, tiriamo fuori 10 nomi, analizzando le loro caratteristiche e il loro percorso di avvicinamento alla gara olimpica.

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LOANA LECOMTE

Iniziamo dalla mattatrice di questo 2021: Loana Lecomte è nata l'8 agosto 1999, classe magica a quanto pare, infatti anche Tom Pidcock è nato nell'estete di quell'anno.
La francese del Team Massi è la vera rivelazione di questa stagione, in passato aveva portato a casa qualche risultato di rilievo, ma non aveva mai dimostrato una superiorità assoluta come quest'anno.

Olimpiadi di Tokyo

Finora ha vinto 4 prove su 4 in Coppa del Mondo, arrivando davanti anche in qualche Short Track e con questi presupposti sarà la donna da battere a Tokyo.
Ma attenzione, perché il tracciato molto artificiale, con strappi ripidi ma senza salite lunghe, potrebbe metterla alla prova.
La francesina, però, ci ha abituati a stupirci, quindi aspettiamoci di tutto...

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JENNY RISSVEDS

E continuiamo con lei, la svedese che vinse a Rio 2016.
Classe 1994 (nata il 6 giugno), Jenny Rissveds dopo il trionfo di Rio sparì dalla scena annunciando il ritiro, per motivi familiari ma anche a causa della tanta pressione che gravava su di lei in quel periodo.

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Jenny Rissveds a Rio 2016

Dopo 2-3 anni di stop, però, nel 2019 la Rissveds è tornata in pista con un team privato (supportato da Specialized), nel quale può fare l'atleta in modo più rilassato.
E i risultati le stanno dando ragione, infatti quest'anno è arrivata quasi sempre a podio in Coppa del Mondo, dimostrando tanta grinta e un entusiasmo ritrovato.
A quanto pare, la svedese si gasa negli anni olimpici e a giudicare dalle prestazioni è pronta per la sfida di Tokyo.
Sarà un'avversaria bella tosta anche lei...

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PAULINE FERRAND-PREVOT

La campionessa del mondo in carica, nonché una delle atlete più costanti di questo 2021, ma anche la più completa. Non dimentichiamo, infatti, che la Prevot ha aperto la strada alla “multidisciplina” nel settore femminile, vincendo su strada, nel ciclocross e in Mtb.

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La Prevot corre ovunque, anche a crono...

Tuttavia, con Tokyo nel mirino, la francese (nata il 10 febbraio 1992) si è concentrata di più sull'Xc, sotto la guida del suo compagno Julien Absalon, che di Olimpiadi ne ha corse diverse e ne ha vinte due (Atene 2004 e Pechino 2008).
Pauline se la dovrà vedere soprattutto con la sua connazionale Lecomte, ma chissà, magari l'esperienza potrebbe essere la sua carta vincente...

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Pauline Ferrand-Prevot

KATE COURTNEY

Nata il 29 ottobre 1995, la statunitense in forza al Team Scott-Sram Mtb parte per Tokyo con una serenità ritrovata. Dopo un 2020 sotto le sue aspettative, quest'anno sembra essere tornata ai suoi livelli: al momento non ha ancora vinto, ha chiuso 4ª ad Albstadt ed ha battagliato per la vittoria in diverse occasioni, come a Nove Mesto, dove solo una caduta con conseguente guasto meccanico non le ha permesso di portare a casa un ottimo risultato.

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Kate Courtney ha rifinito la preparazione in Italia, nello specifico a Massa Marittima (Grosseto), per allenarsi con il caldo e stare a contatto con il team.
Di sicuro, i consigli di Nino Schurter e Thomas Frischknecht saranno preziosi per lei...

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EVIE RICHARDS

La britannica del Trek Factory Racing è nata l'11 marzo 1997, quindi fa parte a tutti gli effetti della nuova generazione di bikers.
E' un'atleta potente, grintosa e molto abile tecnicamente.
Nelle prime 4 prove di Coppa del Mondo Xc è arrivata quasi sempre tra le prime 5, solo ad Albstadt (su un percorso non proprio adatto alle sue caratteristiche) ha chiuso 9ª.

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La convocazione olimpica è il giusto contributo per la sua crescita e la sua costanza di risultati, nell'Xc ma anche e soprattutto nello Short Track, disciplina in cui si trova particolarmente a suo agio.
La prima outsider che potrebbe fare il colpaccio in Giappone, a nostro avviso è proprio lei!

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REBECCA MCCONNELL

L'australiana della Mondraker è la meno giovane tra le favorite, infatti è nata il 27 settembre 1991 ed è sposata con il suo compagno di squadra Daniel McConnell. Il suo cognome da nubile è Henderson.

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Dopo qualche stagione di alti e bassi, quest'anno ha messo paura in diverse situazioni, dimostrando una condizione ritrovata e la capacità di andare forte in ogni situazione, soprattutto sui percorsi moderni e con il fondo bagnato.
Se dovesse beccare la giornata giusta a Tokyo, potrebbe diventare un'avversaria pericolosa: staremo a vedere cosa combinerà.

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SINA FREI

Classe 1997 (nata il 18 luglio), la svizzera del Team Specialized Factory Racing arriva da una stagione di alti e bassi. Se negli ultimi anni aveva dominato in più occasioni tra le elite, pur essendo ancora una under 23, negli ultimi mesi non ha mai brillato.

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Ha dimostrato di avere le capacità per battersi con le migliori, chiudendo quasi sempre tra le prime 10 nell'Xc e giungendo a podio nello Short Track, ma adesso deve finalizzare.
E quale miglior occasione della gara olimpica?
Sina Frei è esplosiva, tecnica e grintosa: aspettiamoci di tutto!

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JOLANDA NEFF

Come sta Jolanda Neff?
E' la domanda che ci facciamo tutti in questi giorni, infatti dopo la caduta di Leogang, con conseguente frattura alla mano, la svizzera della Trek (nata il 5 gennaio 1993) non ha più aggiornato i tifosi sulle sue condizioni fisiche.
Tuttavia, i post sui social fanno intendere che la sua ripresa in vista di Tokyo stia procedendo al meglio, infatti la Neff è tornata ad allenarsi molto presto, poi ha preso parte al ritiro con la nazionale femminile, che si è svolto in Spagna.

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Jolanda Neff insieme alle altre due atlete svizzere convocate a Tokyo: Sina Frei e Linda Indergand

Il “silenzio stampa” sarà da intendere come una sorta di scaramanzia oppure come un modo per cercare la massima concentrazione senza distrazioni esterne?
In entrambi i casi sarebbero due gesti comprensibili e leciti.
Dal canto nostro, possiamo dire che se Jolanda Neff arriverà a Tokyo con la gamba giusta, potrebbe dare filo da torcere anche alla Lecomte.
Vedremo, vedremo...

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HALEY BATTEN

Ecco un'altra sorpresa di questo 2021: la statunitense, nata il 19 settembre 1998, è partita molto forte nelle prime prove di Coppa, arrivando terza ad Albstadt e seconda a Nove Mesto, nella località ceca ha vinto anche lo Short Track del venerdì.
A Leogang e Les Gets è stata meno brillante, chiudendo comunque nella top 20.

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Haley Batten ha vinto lo Short Track a Nove Mesto

In generale, però, è un'atleta completa e brava a guidare la bici, valore aggiunto su un percorso come quello di Tokyo.
Così come la compagna di nazionale, Kate Courtney, anche la Batten ha deciso di trascorrere un lungo periodo di preparazione in Italia, prendendo parte alla prova degli Internazionali d'Italia di La Thuile ed allenandosi sui sentieri intorno ad Arco (Trento), sul lago di Garda.

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LAURA STIGGER

Chiudiamo con la più giovane: nata il 25 settembre 2000, la Stigger è una delle ragazze più promettenti del panorama mondiale, non a caso da quest'anno è entrata a far parte del Team Specialized Factory Racing.
L'austriaca ha raccolto tante vittorie nelle categorie giovanili, ma quest'anno si è fatta vedere anche nella categoria maggiore, provando a dire la sua in diverse occasioni, sia nello Short Track che nel Cross Country.

Olimpiadi di Tokyo

Il miglior risultato tra le Elite è il 3° posto di Leogang, la gara di casa per lei, ma è da segnalare anche l'8° posto di Albstadt, nella prova di apertura.
Laura Stigger è molto giovane, forse troppo per gestire la tensione di una gara Olimpica, ma non andrà a Tokyo per cambiare aria, statene certi!

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Possiamo intuire, quindi, che la gara Xc femminile delle Olimpiadi di Tokyo sarà più interessante che mai.
Le nazioni da controllare più di tutte le altre sono la Svizzera, la Francia e gli USA, che avranno dalla loro parte la maggioranza numerica, ma bisognerà fare attenzione anche alle “mine vaganti” come Jenny Rissveds, Evie Richards e tutte le altre outsider.
Non l'abbiamo menzionata in questo articolo, ma compare in una foto: attenzione anche a Linda Indergand, la terza donna del team svizzero, che quest'anno si è messa in luce più di una volta.
Ma la nostra Eva Lechner sa bene come muoversi e se è in giornata non ha paura di nessuno.
Crediamoci!

Qui i favoriti stranieri per la gara maschile:

Qui le sensazioni, la tattica e i mezzi tecnici degli azzurri:

Qui gli altri contenuti sulle Olimpiadi di Tokyo.

Per altre informazioni sulle Olimpiadi visitate il sito Olympics.com/tokyo-2020

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Sull'autore
Daniele Concordia

Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.

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