CASTERINO - Mavic sta perfezionando sempre più il tiro e questa volta, secondo noi, ha fatto centro.
La gamma ruote Crossmax vede il ritorno di un modello storico che ha destato sempre grande interesse fra gli utenti “non racing”.
Fino a qualche stagione fa le Crossmax Slr e le Crossmax Sl imperversavano in campo Xc agonistico e gran fondo.
Erano fra le ruote più desiderate e il loro stile (a cominciare dalla prima versione delle Crossmax Ust per freno V-brake) ha fatto scuola.
Ancora oggi, però, Mavic ha una reputazione molto solida, nonostante sul mercato siano comparsi tanti altri competitor.
A Casterino, un piccolo villaggio incastonata sulle Alpi Marittime, Mavic ha presentato la nuova ruota che va ad ampliare la gamma Crossmax con una declinazione enduro.
Ma attenzione: secondo Mavic esistono una variante racing dell’enduro (per la quale ci sono le Crossmax Enduro) e una variante non racing, chiamata adventure dalla casa francese.
Questa seconda categoria è molto popolosa in termini di utenti e, soprattutto, non esclude la sfera racing.
Ecco, le nuove Crossmax Xl, proposte in tutti e tre i diametri di ruota, si rivolgono proprio a questa utenza e con un gran numero di novità, soprattutto sul cerchio.
Più versatilità
La versatilità, di certo, non è influenzata dal colore delle ruote, ma le nuove Crossmax Xl si prestano meglio ad essere abbinate con telai e componenti rispetto alle Crossmax Enduro.
Per quanto invece la versatilità intesa da Mavic, le nuove ruote hanno la raggiatura posteriore Isopulse che prevede raggi radiali sul lato ruota libera, sistema Its-4 sulla ruota libera (cioè 4 dentini di ingaggio come sui modelli più raffinati) e mozzo alleggerito.
Più comfort
Il primo grande cambiamento delle Crossmax Xl riguarda proprio la larghezza del cerchio che diventa di 23 mm, sia davanti che dietro. La forma del cerchio stesso è cambiata leggermente: rimane sempre a “V”, ma adesso è più stretta per esporre meno i fianchi agli urti e allo stesso tempo ridurre il peso.
Non manca l’Ism (acronimo di Inter Spoke Milling, cioè fresatura esterna di alleggerimento del cerchio fra i fori dei raggi) la cui procedura ora prevede un maggiore asporto di materiale per aumentare la leggerezza.
Maggiore durata
I raggi (24 sia davanti che dietro) sono in Zicral, ossia gli stessi che troviamo sulle Crossmax Enduro e sulle Crossmax Slr, quindi in lega leggera e con sezione piatta.
Una grossa novità riguarda poi la forma dell’uncino del cerchio, ossia la parte ricurva che serve ad agganciare il tallone del copertone e assicurarne la tenuta della pressione.
Questo uncino è molto esposto a deformazioni in caso di impatto e con la nuova forma si è riusciti a ridurre del 50% il rischio di deformazione. Come si vede nella foto sopra, lo spessore della parete laterale del cerchio è aumentata da 1,25 a 1,5 mm.
I numeri delle nuove Crossmax Xl
In ordine crescente di diametro della ruota, ecco i pesi delle nuove ruote: 1660, 1710 e 1780 gr.
La compatibilità dei mozzi è molto ampia: l’anteriore di serie è fornito con gli adattatori per perno passante da 15 e da 20 mm (e a richiesta si possono avere quelli per il sistema Qr da 9 mm), mentre il posteriore è compatibile solo con mozzi 12x135 e 12x142.
Il cerchio può ospitare coperture fino a 2,5”.
Per quanto riguarda i costi, Mavic ha dichiarato un prezzo al pubblico di 850€ a coppia per tutti e tre i diametri di ruota.
Il prezzo include anche le nuove gomme Quest di cui vi parliamo in questo articolo.
La disponibilità sul mercato è prevista a partire dalla metà di giugno prossimo.
A breve vi racconteremo come vanno queste ruote: le abbiamo provate sui sentieri della Mavic Transprovence.
Per informazioni www.mavic.com
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.