Nuova Thok Gram: in carbonio e decisamente cattiva
Simone Lucchini
Nuova Thok Gram: in carbonio e decisamente cattiva
Simone Lucchini
Thok Gram, questo il nome della prima e-enduro interamente in carbonio dell’azienda di Alba.
Un nome, Gram, che in dialetto piemontese sta ad indicare cattiveria, determinazione, come a voler ribadire che con questa bici Thok ha voluto realizzare un prodotto esclusivo con performance di riferimento.
Abbiamo avuto l’opportunità, lo scorso Dicembre, di conoscere in anteprima la nuova creatura di Thok proprio sui tracciati dove è avvenuto lo sviluppo, a Finale Ligure.
Prima di scendere nei dettagli della Thok Gram date quindi un’occhiata al video ⬇️
IL PROGETTO
La nuova Thok Gram è stata disegnata da Aldo Drudi, famoso designer italiano.
Ogni forma, profilo e dettaglio è stato attentamente studiato al fine di rendere unico questo nuovo modello, oltre ad avere l’intenzione di integrare alla perfezione l’unità motrice Shimano EP8.
Il progetto Gram viene presentato dopo due lunghi anni di prototipazione e innumerevoli test sul campo.
Il telaio, ora in carbonio utilizza fibre di vario genere, dalle più resilienti e quindi meno rigide, a quelle ad alto modulo disposte in zone specifiche (area motore, tubo sterzo e carro), pronte a dare rigidità proprio dove serve.
Quest’ultimo particolare è stato concretamente riscontrato durante il nostro breve test, ma ne parliamo più avanti.
I cuscinetti che consentono l’articolazione del carro sono posti a diretto contatto con il carbonio, senza quindi utilizzare tutta una serie di “manicotti d’appoggio” in alluminio, questo conferisce un’ulteriore rigidità all’insieme.
Infine, tutti i cavi e guaine sono guidati all’interno del telaio tramite passaggi realizzati e integrati direttamente nel carbonio del telaio stesso.
LE GEOMETRIE
Particolare attenzione è stata rivolta alle geometrie della Thok Gram, nello specifico si è voluto verticalizzare il tubo piantone, ora misura ben 78° e aprire l’angolo di sterzo, ora da 64°.
Due gradazioni che, insieme ad altri dettagli, rendono la Gram un’ottima arrampicatrice, ma anche una vera bici da e-enduro in discesa.
Qui sotto potete consultare le geometrie della Thok Gram nello specifico ⬇️
I DETTAGLI
Tanti gli altri dettagli di pregio, iniziamo dal carro asimmetrico con passaggio interno dei cavi, la sua particolare conformazione è stata studiata per aumentare la trazione in salita pur mantenendo un buona reattività in salita.
Presente anche il nuovo forcellino UDH (qui maggiori informazioni).
Le due grosse nervature presenti sopra al movimento centrale (T-Ribs) forniscono sostegno, dissipando la pressione prodotta dall’utilizzo e rendendo la pedalata più efficace.
La cinematica è stata ridisegnata, ora è più progressiva nel suo lavoro e offre maggiore sostegno a metà corsa, oltre che in discesa questo si traduce anche in migliori performance in salita.
ll tubo obliquo, costituito da fibre a spessore differenziato e caratterizzato da una forma a “C” contribuisce a dissipare le tensioni generate in fase di guida, in particolare modo sui tracciati tanto accidentati.
Anche la zona sterzo è stata specificatamente pensata per “diminuire” le sollecitazioni provenienti dal terreno.
Introdotto infine il T-stopper, ovvero un sistema di fine corsa della sterzata.
DATI TECNICI
La nuova Thok Gram è una e-Mtb con 170 mm di escursione posteriore e anteriore (forcella da 180 mm per la versione RC) e formato ruota mullet. Per “spingere” la Gram è stato scelto un motore Shimano EP8 con batteria da 630 Wh, facilmente rimovibile.
La Thok Gram sarà disponibile in due opzioni di allestimento, Gram e Gram RC, in 4 diverse taglie: S, M, L, XL, entrambi i modelli sono in pronta consegna rispettivamente a 7.490 e 9.900 € tasse e consegna compresi, ordinabili presso gli store ufficiali o direttamente sul sito Thok.
PRIME IMPRESSIONI…
Poter avere l’opportunità di conoscere in anteprima un prodotto, proprio sui sentieri dove è stato pensato e sviluppato non è cosa da tutti i giorni.
Con la nuova Thok Gram siamo riusciti a farlo, l’abbiamo provata sui sentieri di Finale Ligure.
Capire quale sia stato il terreno di prova della Gram ha aiutato noi a comprendere fino in fondo le intenzioni dei progettisti e di chi, questa bici l’ha fortemente voluta, ovvero di Stefano Migliorini (CEO di Thok).
Proprio insieme a Stefano Migliorini (ex campione del mondo BMX) siamo montatati in sella alla Thok Gram per avventurarci sui magnifici tracciati del finalese. Sono bastati davvero pochi metri per constatare un posizionamento in sella differente dagli altri modelli Thok, l’anteriore è più basso, incisivo ed invoglia ad adottare una guida aggressiva.
Un dettaglio piacevole da scoprire, soprattutto se come me avete sempre trovato le Thok un filo alte all’anteriore, ovvero con uno stack abbondante.
Il piantone tanto verticale consente una posizione in sella eretta, comoda e perfettamente bilanciata, quello che serve per avere il giusto controllo del mezzo nelle fasi più tecniche in salita.
Appena inizia la salita, quella vera, quella infestata di rocce e ostacoli da salire, le mie sensazioni sul posizionamento in sella vengono confermate, la Gram arrampica bene, velocemente e difficilmente mette in difficoltà chi la guida.
Il sostegno della sospensione posteriore è sembrato più che soddisfacente.
Anche sulle pendenze più accentuate non ho mai avvertito la necessità di caricare oltremodo l’anteriore, rimane ben piantato a terra.
Azzeccata la decisione di configurare la bici in chiave mullet, aiuta a districarsi nei passaggi più stretti sia in salita che in discesa.
Ed è proprio in discesa che salta fuori il lavoro svolto sulla differenziazione degli starti di carbonio.
La bici è rigida, precisa, sembra davvero di essere su dei binari, me ne accorgo non appena iniziamo a scendere sui sentieri veloci ed impervi del posto.
L’alto grado di rigidità unito ad una lunghezza del carro ben proporzionata (450 mm, quindi non corta) aiuta a rendere la bici prevedibile nelle sue reazioni, facilitando quello che è il raggiungimento del limite personale, quello della bici è ben più lontano!
Quelle appena descritte sono solo prime sensazioni e speriamo, in futuro, di avere nuovamente a disposizione la bici per un test di lunga durata.
Per concludere: il passaggio di Thok al carbonio non rappresenta un “atto dovuto”, ma una vera e propria innovazione all’interno del brand stesso. La Gram è una bici pensata, costruita per performare, per accontentare quella fetta di thokers (e non Thokers) dal palato molto fine!
Per maggiori informazioni visitate il sito Thok e-bikes.
Qui sotto un articolo, un video per riassumere in breve cosa significa entrare a far parte della famiglia Thok ⬇️
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Sull'autore
Simone Lucchini
Mi piace essere estroso, mi ritengo molto versatile e sono il più giovane del gruppo, con una vocazione che spazia dall’Xc fino all’enduro senza disdegnare il mondo e-Mtb e gravel. Mi piacciono i video e la guida in generale