DAOLASA - Siamo in Val di Sole per la Coppa del mondo di Mtb e girando per i paddock abbiamo trovato qualche dettaglio molto interessante sulle bici di Jolanda Neff e di Luca Braidot, ovvero quella che sembrerebbe essere la nuova RockShox Sid.
Cosa cambia?
Da queste foto non si riescono ad individuare i dettagli tecnici, ma è possibile notare un paio di particolari molto interessanti.
Innanzitutto il comando remoto, il TwistLoc (ammesso che si chiamerà ancora così), è su tre posizioni, come si può vedere nella foto in basso che ritrae il manubrio della Santa Cruz Blur di Luca Braidot.
Il comando è collegato con due cavi di metallo sia alla forcella, ipotizziamo la nuova RockShox Sid, e l'ammortizzatore, anch'esso presumibilmente di nuova concezione.
Quindi, tre posizioni anziché solo due, ossia una soluzione che sarà decisamente apprezzata da moltissimi utenti.
E la nuova RockShox Sid?
Dalle immagini che vi mostriamo possiamo solo ipotizzare che avrà steli da 35 mm e un travel di 120 mm, ma è ipotizzabile che RockShox mantenga ancora l'opzione degli steli da 32 e travel da 100-110 mm.
La forcella presenta anche un disegno diverso della testa, sempre in lega leggera, più rastremato.
Il monolite foderi-archetto sembra identico all'attuale e forse solo i forcellini hanno una dimensione maggiorata.
Difficile stabilirlo ad occhio, però...
Addio cartuccia Race Day?
E' quello che in molti auspicano, dato che la Race Day è stata pensata da RockShox per un uso molto specialistico, cioè le discese Xc, che sono sì, ripide, ma brevi, mentre la maggior parte degli utenti utilizza la RockShox Sid con altre finalità.
Al momento non conosciamo altri dettagli, nemmeno sull'ammortizzatore, ma è ipotizzabile che la nuova RockShox Sid possa beneficiare di alcune delle migliorie che il brand americano ha introdotto sulle sospensioni di escursione maggiore lo scorso anno.
Non appena sapremo di più vi faremo sapere.
Restate connessi...
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Per informazioni Sram.com/en/RockShox/
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.