FRIEDRICHSHAFEN - Le dimensioni ridotte dello stand di Rose a Eurobike tradivano un po’ la qualità dei prodotti che il marchio tedesco sta tirando fuori negli ultimi anni.
All’expo tedesco abbiamo visto diverse novità che danno l’idea di quale impegno Rose metta nello sviluppare le bici, seguendo con oculatezza le tendenze del momento.
La novità più interessante è la nuova Rose Soul Fire che abbandona le ruote da 26” in favore delle 27,5” e introduce anche lo standard posteriore Boost 148, ovvero la battuta del mozzo passa da 142 a 148 mm.
Ciò ha permesso di lasciare più spazio fra copertone e foderi bassi. Questi ultimi in particolare sono da 43,3 cm, un valore di tutto rispetto considerando che il travel della sospensione posteriore può essere di 180 o 190 mm.
La regolazione del travel non modifica gli angoli del telaio che sono di 64,5° per lo sterzo e di 74,5° per il piantone, mentre l’altezza da terra del movimento centrale è di 35,5 cm.
Rispetto alla Soul Fire precedente, quella 2016 è un progetto completamente nuovo che prevede fra l’altro il passaggio esterno dei cavi (per facilitare la manutenzione) in stile The Unchained, asse posteriore Boost 148 e la non compatibilità con il deragliatore.
Ecco le immagini della nuova bici:
Rose sta anche lavorando a una nuova famiglia di bici che non andrà a sostituire alcun modello nella gamma. Si chiama Rose Pikes Peak e al momento è ancora allo stato di prototipo, anche se Rose ha già dichiarato numerose specifiche.
Ad esempio, il telaio e gli elementi del carro saranno in fibra di carbonio (e non in lega come mostrato nelle immagini), sarà coniugata in due varianti, All Mountain da 150 mm ed Enduro da 160 mm, avrà un tubo superiore più lungo abbinato ad attacchi manubrio da 30 o 40 mm, la sospensione posteriore ha una cinematica ottimizzata per trasmissioni 1x11, battuta posteriore Boost 148 e, ultimo ma non ultimo, il sistema Progeo per la regolazione della sospensione posteriore.
Il Progeo, studiato da Rose, permette di settare la sospensione in termini di progressività e di modificare la geometria del telaio su 4 posizioni differenti.
Rose dichiara che le 4 modalità sono facilmente selezionabili anche durante l’uscita (occorre fermarsi, ma bastano pochi secondi), senza il rischio di perdere viteria o altri componenti.
In questo modo la Rose Pikes Peak può essere adattata alle necessità del rider in base alle proprie preferenze e al tipo di terreno.
La geometria della Pikes Peak prevede un angolo di sterzo di 66,5 o 65,5 gradi per la Enduro e di 67 o 66 gradi per la All Mountain, un angolo piantone di 75 o 74 gradi per la Enduro e di 75,5 o di 75,4 gradi per la All Mountain.
I foderi bassi hanno una lunghezza di 43 cm, mentre il movimento centrale dista da terra 35,5 o 34,3 cm per la Enduro e 35,2 o 34 cm per la All Mountain.
In campo hardtail ci sono novità interessanti che riguardano la Rose Count Solo (27,5”) e la Rose The Uprising (29”). Le due famiglie di bici hanno in comune lo stesso tipo di tubazioni (Al 6061 T6), adottano un perno passante 142x12, passaggio cavi interno, nuovo disegno dei forcellini e della pinza freno posteriore e soprattutto nuova geometria.
In Rose definiscono le modifiche alla geometria come un aggiornamento con gli standard attuali e quindi vediamo un tubo sterzo più compatto, un movimento centrale più basso di 5 mm per le taglie S e XS della Count Solo, un angolo di sterzo più aperto, un tubo superiore più lungo e un carro di 42,5 cm per la Count Solo e di 43,5 cm per The Uprising.
Di seguito le immagini delle due bici. Iniziamo dalla Count Solo:
Ed ecco la Rose The Uprising:
Nel catalogo Rose 2016 non poteva mancare una proposta di bici a pedalata assistita. Ed ecco infatti la Rose E-mountain bike con motore sviluppato da Continental da 250 Watt e con una coppia di 50 Nm alloggiato su un telaio hardtail in lega leggera specificamente progettato.
La batteria è abilmente nascosta nel tubo obliquo (ovviamente di dimensioni maggiorate) e la geometria prevede un angolo di sterzo di 68° capace di gestire forcelle fino a 120 mm di travel.
Uno degli aspetti più interessanti di questa bici è la compatibilità con ruote 27,5 Plus o 29” e con lo standard Boost 148: questi due accorgimenti ampliano di molto i margini di utilizzo di questa bici, dalle passeggiate alle uscite su sentieri più impegnativi.
E’ stata rinnovata anche la proposta ciclocross di Rose, utilizzabile anche in chiave gravel. Ecco la Rose Team Dx Cross in lega Al 6061 T6 ispirata alla linea delle bici da strada di casa Rose. Il telaio è compatibile solo con freni a disco e fa ricorso a una forcella in fibra di carbonio sulla quale non mancano gli attacchi per i portapacchi o i parafango e la compatibilità con un perno passante da 15 mm.
La Rose Team Dx Cross è una bici che si presta a essere interpretata e usata in base alle proprie necessità.
Qui le altre novità da Eurobike 2015
Per informazioni Rosebikes.it
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.