Mtb gravelizzate: hanno senso oppure no?

Daniele Concordia
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Mtb gravelizzate: hanno senso oppure no?

Daniele Concordia
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Le Mtb gravelizzate incuriosiscono sempre di più, ma allo stesso tempo hanno qualcosa di anacronistico.
I primi a fare questi “esperimenti” sono stati i bikers americani, per far fronte a delle necessità specifiche, ovvero le gare di lunga distanza che richiedevano un mezzo comodo, ma allo stesso tempo performante nei tratti veloci.
Tipo la Leadville 100, marathon storica che non ha nulla di particolarmente tecnico, ma non può essere classificata nemmeno come una gara Gravel.

Dopo le prime apparizioni negli USA, anche da noi iniziano a comparire le prime Mtb gravelizzate e anche a Italian Bike Festival alcune aziende hanno proposto i loro esemplari.

Ma pensandoci bene, in Italia questi mezzi hanno senso oppure no?
Chi potrebbe trarne i benefici maggiori?

Analizziamo la questione e vi diciamo la nostra opinione.

Ritorno al futuro

Le Mtb gravelizzate non sono una novità vera e propria, infatti le primissime Mtb della storia erano molto simili, con manubrio da strada, gomme più strette, forcella rigida o con pochissimo travel.
Ricordate la bici di John Tomac? Pensate che anche nel downhill si correva così...

Ovviamente, le Mtb gravelizzate attuali funzionano, quelle di allora se la cavavano, ma non avevano niente a che fare con i mezzi moderni.
Tuttavia, questo approccio un po' “retrò” fa sorridere i bikers di una volta e gasa di brutto quelli più giovani: va bene così, l'importante è che suscitino qualche emozione...



Manubrio da Mtb o da gravel?

Scott si è presentata a IBF con una Scale RC Gravel munita di forcella rigida, gomme semislick, piega dritta da Mtb e cornetti centrali per assumere una posizione aero.

Lee Cougan, invece, ha optato per una softail Rampage Innova allestita in modo più fuoristradistico (gomme scolpite e forcella ammortizzata), ma con piega curva dal flare accentuato, in pieno stile gravel.

Trattandosi di mezzi “ibridi” è difficile stabilire quale sia la miglior soluzione, anzi, a nostro avviso non esiste: la scelta è troppo legata al feeling e alle abitudini del rider.
Ad esempio, Keegan Swenson, che ormai è diventato uno specialista del Gravel e di tutte le gare endurance, in qualche occasione ha scelto la Santa Cruz Highball da Mtb con piega curva, per essere più efficiente nei lunghi tratti di pianura. In altre gare ha preferito montare la piega dritta e altre volte ancora ha scelto direttamente la Stigmata, una bici gravel pura.

Ovviamente, chi ha la possibilità di scegliere di volta in volta è avvantaggiato, mentre nelle altre situazioni è importante capire quale compromesso potrebbe fare al caso nostro, pensando ai percorsi che si affrontano di solito e/o le competizioni alle quali si punta.

E la forcella?

Anche in questo caso non c'è una regola fissa: si sceglie la forcella in base al tracciato e ai gusti personali.
Ma se si avverte la necessità di montare una sospensione anteriore, a nostro avviso sarebbe meglio scegliere anche un manubrio da Mtb, per avere più controllo e sicurezza in discesa.
In ogni caso, la forcella ammortizzata fa salire un bel po' il peso della bici (anche di un chilo), quindi bisogna valutare la reale necessità.

Qual è il confine tra Mtb e Gravel?

Alcuni tracciati Gravel sono troppo estremi per le bici specifiche.
Ma è anche vero che su alcuni tracciati di Mtb non si sfruttano le potenzialità delle bici front o full di ultima generazione.
Le Mtb gravelizzate o le gravel customizzate con componenti da Mtb sono nate proprio per questo motivo e in parte comprendiamo le esigenze di chi le utilizza.

Il confine tra Mtb e gravel è davvero molto sottile e legato anche alla conformazione del territorio in cui si pedala: non tutti hanno le fantastiche strade sterrate delle campagne toscane dietro casa, spesso il sentiero si fa più impegnativo e una “Gravel Racing” non basta più, quindi si va a cercare quella via di mezzo in grado di portarti ovunque, rischiando meno e divertendosi di più.

Mtb gravelizzate: il nostro punto di vista

A nostro avviso, le Mtb gravelizzate hanno senso per chi non è né un vero biker, né uno specialista del gravel, ma anche per chi è obbligato a scegliere e fare modifiche in base alla competizione (vedi Keegan Swenson o gli altri agonisti di questo tipo).
In tutti gli altri casi potremmo parlare di uno sfizio, di un mezzo “alla moda” che può piacere o meno, ma di certo non passa inosservato.

In fin dei conti, con una front da Xc tradizionale allestita a dovere, con componenti leggeri e magari con delle gomme più scorrevoli si può fare velocità su asfalto e sugli sterrati scorrevoli, ma allo stesso tempo si ha la sicurezza di poter mollare i freni in discesa senza rischiare...

Sia chiaro, non vogliamo per forza bocciare le Mtb gravelizzate, diciamo solo che vanno prese per quello che sono: degli esperimenti un po' fuori dal coro, dedicati a una piccola cerchia di utenti.
Se c'è qualcosa da "bocciare", almeno per noi, sono le Mtb full suspension da 100 o peggio ancora da 120 mm in configurazione Gravel: perdonateci, ma fatichiamo davvero a trovarne il senso! 😬

E voi cosa pensate delle Mtb gravelizzate? Loggatevi e scrivetelo nei commenti qui sotto 👇

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Sull'autore
Daniele Concordia

Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.

Commenti su: Mtb gravelizzate: hanno senso oppure no?
  1. Io attualmente ho una Hardtail da Cross Country con la classica forca da 100mm di escursione e se farei un pensiero a "gravelizzarla" montandoci una piega curva con un flare accentuato è principalmente perché ho un paio di ernie cervicali che quando pedalo mi danno un certo fastidio perché mi provocano parestesia alle dita delle mani. Siccome ho anche una bici da corsa sulla quale ho montato una piega riser da gravel per alzare il manubrio (traendone notevoli benefici), mi solletica un tantino l'idea di passare alla piega curva anche sulla mountain bike, perché durante i giri lunghi mi consentirebbe di cambiare la posizione delle mani sul manubrio.

    Comunque al momento è solo un'ipotesi e penso che cercherò di tenermi la piega dritta.

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