Mtb da Xc e Mtb da Marathon: saranno due bici diverse in futuro?

Daniele Concordia
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Mtb da Xc e Mtb da Marathon: saranno due bici diverse in futuro?

Daniele Concordia
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Mtb da Xc e Mtb da Marathon: saranno due bici diverse in futuro?
Le aziende, ma anche noi media, finora abbiamo dato per scontato che le stesse bici usate per l'Xc, si possano usare anche per le Marathon e viceversa.

Mtb da Xc e Mtb da Marathon



In effetti è tuttora così, ma pian piano qualcosa sta cambiando...
I percorsi da Xc “veri” sono diversi, sempre più tecnici e selettivi: quello della Capoliveri XCO, disputatasi recentemente, ne è stato la prova tangibile.
Di conseguenza cambiano anche i mezzi e con essi i ritmi, perché un mezzo ad hoc permette di andare più forte con maggior disinvoltura.
A tal proposito, vi ricordiamo un articolo sull'evoluzione dei mezzi da Xc, realizzato nel 2018, con il quale anticipammo alcune tendenze che poi sono diventate realtà.
Guardate qui:

Ma torniamo al nostro discorso: se è vero che l'Xc di Coppa del Mondo o di alto livello è sempre più “estremo”, è anche vero che i percorsi Marathon non sono quasi mai così tecnici.
Parliamoci chiaro: in Italia i percorsi realmente tecnici si contano sulle dita di una mano, negli altri conta molto di più l'aspetto atletico che l'abilità di guida.
Quindi, visto che le esigenze tra i vari utenti sono diverse, perché non pensare a Mtb da Xc e Mtb da Marathon veramente specifiche e diverse tra loro?
In realtà, senza fare troppi proclami, alcune aziende hanno già iniziato a farlo, o comunque si stanno avvicinando a questa idea, che a nostro avviso non è per niente assurda...
Ma come dovrebbero essere questi mezzi “specifici”?
Ragioniamoci insieme...

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Trek, con la Supercaliber, è stato il primo marchio a dirigersi verso questa distinzione tra Mtb da Xc e da Marathon. Il design essenziale e il travel contenuto di questa bici la rendono ideale per le lunghe distanze. Mentre una Top Fuel potrebbe essere il mezzo ideale per l'Xc del futuro.

CARATTERISTICHE DEL TELAIO

Iniziamo da un dilemma: front o full?
Per utilizzo Marathon, le hardtail sono ancora molto usate, soprattutto da chi si allena o corre spesso su tracciati non troppo selettivi e/o sconnessi, che in Italia sono parecchi.
Gli atleti di alto livello le usano in rare occasioni, la più importante della scorsa stagione è stato il mondiale marathon in Turchia, vinto da Leonardo Paez proprio in sella ad una hardtail.

Mtb da Xc e Mtb da Marathon
Il mondiale Marathon 2020 presentava un tracciato molto scorrevole e molti atleti, tra cui il vincitore Leonardo Paez, hanno corso con la hardtail. Qui il test della Giant XTC Advanced SL.

Tuttavia, le full attuali sono talmente performanti da non far rimpiangere quasi mai le front, neanche su asfalto e sulle salite scorrevoli. Ecco perché, ragionando in ottica futura, viene naturale pensare alla full come il mezzo più completo e veloce in tutte le situazioni, contando magari su design e setup specifici in base alla specialità.
Materiali: il carbonio ormai è un must, ma c'è carbonio e carbonio...
Non parliamo solo di livello qualitativo e prezzo della materia prima, ma anche di tecniche costruttive con le quali si ottengono determinati obiettivi: resistenza, rigidità, peso e così via.
Senza entrare troppo nel tecnico, in base al tipo di fibra e alla sua lavorazione si ottengono comportamenti diversi e questo potrebbe essere molto interessante per ricercare delle qualità ben precise su un telaio.
Ad esempio, un telaio da Xc dovrebbe essere molto resistente e reattivo, anche a costo di pagare dazio sulla bilancia. Al contrario, su un telaio da marathon si potrebbe osare un po' di più, scegliendo tecniche e materiali più votati alla leggerezza.
Ovviamente, non parliamo di estremizzazioni, ma di “sfumature” che alla fine potrebbero fare la differenza.

BH Lynx Race Evo
Lo schema Split Pivot e i cuscinetti oversize della nuova BH Lynx Race Evo fanno intuire la volontà di offrire massime prestazioni e resistenza, pensando al peso solo il un secondo momento.

Ma un telaio va oltre ai semplici materiali, c'è da valutare anche l'aspetto più pratico e anche qui si potrebbe diversificare la scelta tra Mtb da Xc e Mtb da Marathon.
Una prova semplice ma che dice molto è la presenza del secondo portaborraccia: non tutti i telai full ne sono provvisti, ma nelle marathon è fondamentale averlo, mentre nell'Xc se ne può fare a meno.
Ecco, un telaio da Marathon dovrebbe essere studiato con in testa un progetto preciso, che includa innanzitutto due portaborraccia e magari anche altri sistemi di integrazione che rendono la vita più facile nelle gare di lunga distanza.
Parliamo ad esempio di piccoli vani portaoggetti, multitool integrati e accessori simili, che alcune aziende forniscono già di serie e che stanno prendendo sempre più piede.
Al contrario, chi fa Xc ha bisogno di un mezzo più semplice e essenziale, che punti più sulle prestazioni “pure” che sull'integrazione: in caso di guasto o foratura si arriva al box e si ripara, sotto questo punto di vista è tutto più semplice.

Mtb da Xc e Mtb da Marathon
Il kit Stash, presente di serie sulla nuova Cannondale Scalpel, è pensato proprio per le lunghe distanze

GEOMETRIE

Entriamo in un discorso più “delicato”, perché, come abbiamo visto più volte, la scelta delle geometrie è molto soggettiva: c'è chi preferisce un mezzo “facile” con delle quote bilanciate, chi invece ha una guida aggressiva e cerca una Mtb più “schiacciasassi”.
Di base, comunque, guardando i tracciati da Xc attuali viene da pensare a delle geometrie più vicine al trail riding, quindi con sterzo più aperto, reach e top tube abbondanti, carro corto, movimento centrale basso...

Canyon Lux 2021

Pensando invece alle Marathon, vengono in mente delle quote più “classiche”, che puntano sì alle prestazioni in discesa, ma soprattutto al comfort nelle lunghe distanze e alla pedalabilità del mezzo. Quindi uno sterzo leggermente più chiuso o un top tube più compatto, a volte potrebbero rappresentare un vantaggio e non un difetto.
Ecco perché consigliamo sempre di scegliere la Mtb in base alle reali necessità, oltre che al gusto estetico, alle caratteristiche fisiche e a tutte le altre variabili.

Mtb da Xc e Mtb da Marathon
Il tasso di tecnicità di alcuni percorsi Marathon è aumentato, ma raramente si trovano salti o drop in stile Xc: la parte pedalata e l'economia del gesto ricoprono ancora un ruolo più importante.

COMPONENTI UTILIZZATI

Le caratteristiche del telaio (geometrie e dettagli tecnici) sono strettamente correlate ai componenti utilizzati.
Abbiamo detto che le bici da Xc dovrebbero puntare sulle massime prestazioni, anche a costo di pagare qualcosa sul fronte della bilancia, anche perché le salite sono brevi e si affrontano di potenza, mentre le discese sono selettive, con drop e salti, tratti che mettono alla prova la resistenza del mezzo.
In queste situazioni, una forcella da 110/120 mm, meglio ancora se con steli maggiorati (34/35 mm), potrebbe essere la soluzione ideale, non a caso molti pro' stanno agendo in questa direzione.
Stesso discorso per il comparto ruote, dove quasi sempre si sceglie la sostanza piuttosto che la leggerezza: canali da 30 mm (o oltre), gomme da 2.3/2.4” con carcassa rinforzata, inserti antiforatura...
E come non citare il reggisella telescopico?
Nell'Xc “vero” è ormai quasi obbligatorio, questo componente ha contribuito a rendere le bici sempre più versatili, aumentando il ritmo e la spettacolarità delle gare.

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Anche Nino Schurter utilizza spesso la nuova SID con steli da 35 mm. Il telescopico non lo usa sempre, ma quando serve non ci rinuncia. Cerchi larghi e gomme da 2.4", invece, sono ormai diventati un must sulle sue bici. Qui il bike check della Spark che sta utilizzando attualmente.

Le Mtb da cross country, quindi, sono delle “mini enduro” sempre più spinte anche sull'allestimento.
Ma pensandoci bene, alcuni di questi componenti potrebbero essere superflui o meno indispensabili nella maggior parte delle Marathon: qui una forcella più leggera e con travel di 100 mm basta e avanza, salvo in rari casi...
Senza contare, poi, che una forcella con più escursione è quasi sempre più alta e di conseguenza potrebbe cambiare l'assetto in sella, dettaglio importante se si hanno in programma gare con salite lunghe e/o ripide, soprattutto se il rider è di media-bassa statura.
Discorso un po' diverso sui cerchi, perché il canale largo è diventato ormai un must in ogni specialità e c'è da dire che le differenze su grip e comfort si avvertono.
In generale, comunque, un canale interno che va dai 25 ai 30 mm va più che bene in ottica Marathon. Abbinandoci delle gomme scorrevoli da 2.2/2.35” con carcassa protetta e volendo un inserto non troppo pesante, si ha un buon compromesso da sfruttare ovunque.
A proposito di inserti, ecco quando servono e quando no.

Mtb da Xc e Mtb da Marathon
Assetto più classico e maggiore attenzione al peso sui mezzi di Leonardo Paez, che però preferisce quasi sempre la full.

Nelle lunghe distanze serve il telescopico?
Ormai sembra che in molti non ne possano fare a meno, ma a nostro avviso dipende molto dall'abitudine dell'atleta, oltre che dai percorsi e dall'abilità tecnica.
Un rider molto bravo a guidare, che punta principalmente al risultato potrebbe anche farne a meno, risparmiando quei 2-300 grammi di peso che a volte contano, anche solo psicologicamente.
Chi invece ha delle lacune tecniche, oppure punta principalmente a divertirsi, trova nel telescopico un bell'aiuto in più, che vale la pena sfruttare.
Discorso a parte per i professionisti, che possono decidere se montare o no questo componente in base al tracciato, privilegio non da tutti...

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PESI

Abbiamo “sfiorato” l'argomento peso parlando di telai e componenti, ma quanto dovrebbe pesare una Mtb da Xc? E quanto una Mtb da Marathon?
Per avere degli esempi realistici basta osservare le bici utilizzate attualmente dai professionisti.
Quasi sempre, le full usate nell'Xc non scendono mai sotto i 10,5 kg e spesso si arriva anche agli 11 kg, proprio perché in questa specialità si sceglie l'affidabilità e le prestazioni, il peso viene in seconda o in terza battuta.
Ovviamente, anche qui dipende dalla situazione, perché un rider pesante o molto potente presta meno attenzione al peso del mezzo, rispetto ad esempio ad una donna o a un ragazzo esile, che hanno altre necessità e stressano meno i materiali.
In linea generale però è così: tanta sostanza e un po' meno attenzione alla bilancia.

Mtb da Xc e Mtb da Marathon

Discorso diverso sul fronte Marathon, dove ovviamente il fattore peso incide maggiormente e si ricerca il giusto compromesso tra affidabilità e leggerezza, osando di più o di meno sui componenti in base al percorso di gara.
C'è da dire, però, che negli ultimi anni anche il ragionamento degli specialisti delle lunghe distanze sta cambiando: se in passato c'era una vera e propria “ossessione” per il peso, ora il rapporto con la bilancia è più sereno, per fortuna...
Per dare dei numeri, una full da Marathon pronta a correre, ma anche affidabile dovrebbe pesare dai 9,5 ai 10,5 kg (circa). In casi particolari si può scendere ancora un po', ma parliamo di prodotti di nicchia e non sempre adatti a tutti.

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Pensando ad una hardtail per le Marathon scorrevoli, consigliamo di non risparmiare peso sulle gomme e di scegliere dei cerchi con canale largo per compensare la maggiore rigidità del telaio, quindi un mezzo di 9/9,5 kg potrebbe essere più che sufficiente per divertirsi in sicurezza.
D'altronde vince chi arriva prima e senza intoppi, non chi ha la bici più leggera...

Mtb da Xc e Mtb da Marathon: una specializzazione che vediamo sempre più vicina e che in parte è già realtà.
Anzi, vogliamo chiudere con una riflessione: e se le down country attuali diventassero le bici da Xc del futuro e le full di oggi diventassero le Mtb da Marathon per eccellenza?
Ragionateci un attimo, poi (se volete) diteci la vostra.

Qui un approfondimento sul down country:

Qui tutti gli articoli e i test sulle full da Xc.

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Sull'autore
Daniele Concordia

Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.

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