La carcassa e la mescola della gomma sono i due componenti che influenzano in modo più importante il comportamento della copertura stessa e di riflesso quello della Mtb.
Il disegno?
Sì, conta anche quello, ma fino a un certo punto: esistono gomme con tassellatura molto simile, ma con prestazioni diverse proprio per via della mescola e/o del tipo di carcassa.
Della carcassa abbiamo parlato diverse volte, inoltre le aziende forniscono tante informazioni su di essa, quindi è abbastanza facile capire quale fa al caso nostro.
È più difficile, invece, capire quale mescola scegliere e come questa influenza il comportamento del mezzo: ogni marchio ha i suoi materiali e le sue sigle, che non sono sempre facili da decifrare...
Da questo punto di vista, Schwalbe ha messo le cose in chiaro prima di tutti, proponendo quattro tipi di mescola (differenziati per colore) e spiegando bene le caratteristiche di ognuna: parliamo della famiglia Addix.
Ho voluto scrivere questo articolo proprio dopo aver provato su due bici e su tanti tipi di fondo delle gomme Schwalbe con lo stesso disegno e carcassa, ma con mescola diversa.
Come la mescola della gomma ha cambiato in comportamento del mezzo in queste situazioni?
Parliamone...
PRIMA UN RIPASSO SULLE MESCOLE ADDIX
La mescola della gomma Schwalbe Addix può essere di quattro tipi diversi: Speed (rosso), Speedgrip (blu), Soft (arancio) e Ultra Soft (viola).
Nelle immagini qui sotto la spiegazione di Schwalbe con dei grafici molto intuitivi: cliccate sulle immagini per ingrandirle.
Come avrete capito, quindi, la mescola Addix Speed è la più dura, pensata per le condizioni in cui serve massima scorrevolezza (vedi Xc con terreno asciutto), mentre la Ultra Soft è la più morbida, pensata per il Gravity e per le condizioni estreme.
Nel mezzo ci sono delle mescole intermedie, che possono essere utilizzate in diversi modi e su Mtb di ogni tipo.
Per altre informazioni sulle mescole Schwalbe Addix cliccate QUI.
LA MIA ESPERIENZA
Ho avuto l'occasione di provare due mezzi diversi con le stesse gomme.
Nello specifico parliamo di una Scott Lumen eRide ed una Orbea Occam SL.
Su entrambe le bici erano montate delle gomme Schwalbe Wicked Will da 29x2.4” (qui il video test) con carcassa Super Race, mescola anteriore Addix Soft e mescola posteriore Addix Speedgrip.
In questo modo ho potuto capire come la mescola della gomma cambiasse il comportamento del mezzo, analizzando anche le differenze tra una e-Mtb (più pesante) ed una Mtb tradizionale.
Il primo test “severo” l'ho svolto a Massa Marittima con la Scott Lumen eRide nel weekend dell'End Of Season Party: in quei giorni i sentieri erano veramente viscidi e fangosi, quindi ho potuto capire i limiti della gomma e della mescola stessa.
Il posteriore, con mescola Addix Speedgrip, in alcuni casi tendeva a scappare, soprattutto in uscita di curva.
L'anteriore, invece, grazie alla mescola più morbida restava piantato a terra e donava tanta sicurezza, anche sulle rocce non ho mai avvertito sensazioni di precarietà.
In questo caso, quindi, la mescola ha fatto la differenza. Anche perché, trattandosi di una e-Mtb da 17 kg, non sono sceso troppo con le pressioni (1.5/1.6 bar dietro e 1.3/1.4 bar davanti).
Bisogna dire anche che gli altri ragazzi con cui giravo avevano tutti delle gomme da enduro “vere”, quindi le Wicked Will si sono comportate egregiamente e la mescola Addix Soft ha fatto un gran lavoro.
Il secondo test l'ho svolto sui miei sentieri con la Orbea Occam SL, in diverse condizioni.
La Mtb in questione è una trail bike, con 140 mm di escursione avanti e dietro ed un allestimento votato alla leggerezza: pesa 12,3 kg senza pedali.
Durante la prima uscita, il fondo era viscido, non molto fangoso ma piuttosto scivoloso.
In quelle situazioni le Wicked Will con mescole differenziate hanno tirato di nuovo fuori gli artigli, dando filo da torcere anche alle gomme da enduro di chi girava con me.
Il beneficio di una gomma non troppo massiccia, ma con giusta spaziatura tra i tasselli e mescola morbida è tangibile sin da subito.
Ma non mi sono accontentato, infatti qualche giorno dopo ho preso il via con la stessa bici e le stesse gomme ad una garetta di enduro vicino casa, per capire ancora di più fin dove ci si potesse spingere con delle gomme (ed una bici) di questo tipo.
In quel caso, il fondo era più asciutto e mi ha permesso di spingere a fondo su rocce, salti, sponde e drop.
Beh, anche in questo caso le gomme Schwalbe in questione mi hanno stupito: sull'asciutto i benefici della mescola Soft si avvertono meno, invece ho potuto apprezzare la struttura sostenuta e il buon grip complessivo.
Ah, forcella e gomma anteriore mi hanno salvato da un bel jolly su un drop nell'ultima PS, all'atterraggio del quale non ho rotto/forato e non sono caduto (pressione anteriore 1.3 bar e cerchi da Xc in carbonio!).
Sia chiaro, prima di questi test sapevo già quanto fosse importante la mescola della gomma, ma arrivando al limite si ritorna a ragionare su alcuni concetti fondamentali, che quasi sempre fanno la differenza.
MESCOLA MORBIDA: È SEMPRE MEGLIO?
Rispondo subito: davanti sì, se parliamo di “vera” Mtb, a patto che sia morbida il giusto e non in modo esagerato per la specialità che si sta praticando.
Mi spiego meglio, nel caso del test che vi ho descritto sopra ho utilizzato un mix perfetto per il trail riding e per le condizioni invernali, ovvero con una mescola media al posteriore e morbida all'anteriore.
Probabilmente, la mescola Addix Ultra Soft sarebbe stata eccessiva per la situazione ed avrebbe reso la bici meno reattiva nei tratti pedalati.
Mi è capitata una cosa simile con le gomme Maxxis montate sulla Orbea Rise che ho testato poche settimane fa: la mescola MaxxGrip donava tanta trazione sullo sterrato e sulle rocce, ma creava troppo attrito sull'asfalto e sugli sterrati semplici.
Sulle mie bici da Xc, quando possibile (ovvero quando il marchio dà la possibilità di farlo) utilizzo una mescola più morbida davanti e più dura dietro. Ma in inverno e nelle prime gare di stagione la preferisco morbida su entrambe le ruote: la Addix Speedgrip è il giusto compromesso in questi casi.
Ma dopo aver provato la Wicked Will con mescola Soft, che è entrata da poco in catalogo, forse la utilizzerei davanti anche nell'Xc, soprattutto sul fondo viscido.
Questi due esempi servono a capire che, come sempre, bisogna contestualizzare e scegliere la mescola della gomma in base al mezzo utilizzato e alle proprie esigenze.
In generale, però, scegliere una mescola più morbida davanti è sempre una buona abitudine: non abbiate timore, perché se affrontate i tracciati di vera Mtb, i vantaggi sono superiori agli svantaggi.
Se poi girate solo in ciclabile o sugli sterrati battuti il discorso è diverso, ma a quel punto è meglio comprare una gravel...
UN FATTORE SOGGETTIVO
Lo abbiamo detto più volte: quella della gomma è la scelta più soggettiva che ci sia.
Il tipo di tassellatura, di mescola, di carcassa, di sezione e di pressione dipende da tanti fattori, tutti troppo personali per imporre delle regole fisse.
Non a caso in Coppa del Mondo, sullo stesso percorso e nelle stesse condizioni, gli atleti corrono spesso con delle gomme molto diverse. Anche in questi casi non c'è una scelta giusta e una sbagliata, semplicemente si decide in base ai gusti e alle necessità.
Quindi, i consigli dati finora sulla mescola della gomma sono validi, ma la cosa migliore sarebbe provare diverse soluzioni e capire con quali ci troviamo più a nostro agio.
IN CONCLUSIONE...
La mescola della gomma è importante, va scelta con attenzione e senza fretta per avere le giuste prestazioni su ogni fondo, aumentando il divertimento e la sicurezza in sella.
È uno di quei dettagli invisibili che fanno realmente la differenza, sia in positivo che in negativo.
Tra i marchi che hanno lavorato in questo settore, sicuramente Schwalbe è quello che rende il riconoscimento più intuitivo grazie alla distinzione per colore.
Ma bisogna menzionare anche la proposta di Pirelli, che punta su una sola mescola (SmartGRIP) ottimizzata in base al modello e al suo orientamento: la scelta è ancora più semplice e le prestazioni delle coperture confermano la sua validità.
Nel mezzo si pongono le altre soluzioni proposte sul mercato, a volte più facili da decifrare, altre più complicate, ma che hanno tutte lo stesso obiettivo.
Ovviamente, le aziende produttrici di gomme sono tantissime ed era impossibile menzionarle tutte in questo articolo.
Tuttavia, dai nostri esempi dovreste aver capito che l'attenzione verso le mescole è sempre maggiore, perché le bici vanno sempre più forte, gli atleti sono sempre più esigenti ed è impossibile non lavorare sul perfezionamento di un dettaglio così importante.
Se vi siete persi il test delle Schwalbe Wicked Will, cliccate qui sotto:
Qui sotto, altre informazioni sulla struttura delle gomme da Mtb:
Poi qualche consiglio sulla scelta delle pressioni:
E sulla scelta del disegno delle gomme da Xc:
Condividi con
Tags
Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.