Marco Milivinti spiega la sua Mondraker Dune Carbon

Simone Lanciotti
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Marco Milivinti spiega la sua Mondraker Dune Carbon

Simone Lanciotti
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FINALE LIGURE - Marco Milivinti è uno dei protagonisti dell’enduro italiano da diverse stagioni e a Finale Ligure ho avuto modo di entrare nei dettagli della sua Mondraker Dune Carbon (qui le specifiche tecniche), una bici che richiede una guida decisa, ma che sa restituire sensazioni e prestazioni da bici da gara.

marco milivinti
Forse, non è una bici che può accontentare tutti e subito, perché per trarne soddisfazioni richiede prima di tutto una cosa: saper andare forte.
E Marco Milivinti è senza dubbio fra quelli ben equipaggiati con questa dote.
Poche chiacchiere, pochi fronzoli e… menare.

Marco Milivinti

Marco Milivinti sulla Speciale 7 di domenica a Finale Ligure

Milivinti pensa alla sostanza e la sua bici rispecchia questa indole.
Iniziamo da un dettaglio: l’escursione della sospensione anteriore.
Mondraker utilizza una forcella che arriva addirittura a 170 mm di corsa sull’allestimento Xr, cioè quello più corsaiolo, ma Marco Milivinti la pensa diversamente e insieme a Eros Taboni di Andreani ha preferito utilizzare una Ohlins Rxf36 (qui le specifiche tecniche) con 150 mm di escursione.
Perché?

marco milivinti

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Perché la Ohlins ha un’altezza (ovvero una distanza mozzo anteriore-testa forcella) maggiore rispetto ad altre forcelle di pari escursione (e fra l’altro la Rxf36 è compatibile con ruote 29” e 650b Plus) e per evitare di alzare troppo il manubrio da terra e di aprire troppo l’angolo di sterzo ha preferito accorciare il travel della Ohlins.
Anche l’ammortizzatore, però, è stato rivisto, in modo da mantenere il corretto equilibrio dinamico della bici.

marco milivinti
Eros Taboni, infatti, ha dichiarato che dopo diversi test durante i quali la durezza della molla è andata via via diminuendo, hanno concluso che, oltre ad accorciare il travel della forcella, era necessario accorciare anche l’interasse dell’ammortizzatore per fare in modo che la geometria della bici rimanesse ben bilanciata.
La conseguenza più importante è stata una riduzione dell’altezza da terra del movimento centrale.

marco milivinti

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marco milivinti

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Ma non finisce qui.
Marco Milivinti ha uno stile di guida molto diverso rispetto a quello di un rider medio e predilige una guida di forza, al punto che la pressione nelle due camere della forcella Ohlins hanno una pressione molto superiore rispetto a quanto consigliato in modo che la forcella rimanga sempre alta e poco compressa.

marco milivinti

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marco milivinti

marco milivinti

marco milivinti

In caso di malaugurata necessità, sul manubrio ci sono due maglie di connessione rapida per la catena. Non si sa mai...

Questa soluzione asseconda i gusti e lo stile di guida di Marco Milivinti, ma è un setup che risulterebbe quasi impossibile per molti appassionati.
A meno di non iniziare a guidare come Milivinti, cioè con cambi di traiettoria repentini e continui sollevando le ruote e cercando di galleggiare fra gli ostacoli.
Roba da esperti, insomma.

marco milivinti

Eros Taboni e Marco Milivinti

Sul fronte trasmissione troviamo uno Sram X01 a 11 velocità con pedivella RaceFace Sixc con corona da 36 denti e della stessa serie è anche il manubrio con larghezza di 76 cm e diametro di 35 mm.
Le ruote sono allestite con mozzi Hope e cerchi Wtb Kom, mentre i dischi sono entrambi da 180 mm perché “non c’è bisogno di quelli da 200”
Il peso della bici, pedali compresi, è di 14,3 Kg.

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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