In questo articolo vogliamo parlare della lunghezza pedivelle da Mtb.
Prendiamo spunto da una domanda posta qualche giorno fa da un nostro follower, Nicolò Bonaventura, durante questa diretta Facebook:
Come avrete ascoltato verso il finale, Nicolò pone una domanda più che lecita sulla lunghezza pedivelle da Mtb.
Questo argomento potrebbe generare infinite discussioni, in effetti ci sono tante filosofie diverse, spesso contrastanti, ognuna con le sue ragioni e le sue lacune.
Iniziamo dal passato: fino a qualche anno fa quasi tutti i bikers utilizzavano delle pedivelle più corte sulla bici da strada (170 o 172,5 mm) e più lunghe sulla Mtb (175 mm). Ad eccezione ovviamente di chi, utilizzando telai in taglia S, montava delle pedivelle da 170 mm su entrambe le bici.
Tutt'oggi, se ci fate caso, tutte le bici complete dalla taglia M in su escono di serie con pedivelle da 175 mm, una misura convenzionale che però non sempre è la scelta giusta.
C'è da dire, infatti, che l'usanza della pedivella più lunga in Mtb è nata quando le bici erano delle 26”, l'avvento delle 29” ha rimescolato tutte le carte anche nel settore biomeccanico e inoltre negli ultimi anni sono comparse tante ricerche che smentiscono in parte questa “vecchia” convinzione.
La lunghezza pedivelle da Mtb necessiterebbe di una valutazione molto più attenta, che prenda in considerazione delle variabili come la lunghezza femore, il sesso (le donne in genere hanno un femore più lungo, ma minor forza), le caratteristiche fisiche, lo stile di pedalata, il tipo di bici, il tipo di gare che si andranno ad affrontare e così via.
Per questo motivo, per approfondire l'argomento in modo specifico vi consigliamo di rivolgervi ad un bravo biomeccanico.
Di solito i bikers di media statura sono quelli che hanno più difficoltà a trovare la giusta lunghezza pedivelle da Mtb.
Prendiamo l'esempio di due riders di media statura, della stessa altezza e con una misura di femore simile, uno molto muscoloso e potente, l'altro più esile. Il primo ama pedalare duro e rilancia spesso, il secondo va più agile e preferisce pedalare da seduto.
Ecco, seguendo la regola “empirica” i due soggetti dovrebbero utilizzare la stessa misura di pedivelle, di solito da 175 mm, ma in realtà quello più esile quasi sicuramente si troverà meglio con quelle d 170 mm.
Questo è solo un esempio, ma rende l'idea di come la lunghezza pedivelle da Mtb sia da valutare con attenzione e soprattutto caso per caso.
Meglio se con l'aiuto di un esperto.
In generale, come dicevamo anche nel video, dei recenti studi biomeccanici hanno confermato che la tendenza di accorciare le pedivelle ha dei riscontri positivi anche in termini scientifici, non solo per atleti di media-bassa statura, ma anche per quelli più alti.
Una pedivella corta stressa meno le articolazioni, invita di utilizzare dei rapporti più duri (quindi fare più metri a parità di sforzo), ma soprattutto cambia gli angoli della pedalata e della postura sul mezzo, favorendo la respirazione e anche l'aerodinamica.
Senza contare, che in Mtb una pedivella più lunga impatta più facilmente contro rocce, rami o ostacoli sul percorso...
Per concludere, quindi, in termini di prestazioni vere e proprie (wattaggi, minuti o risultati), la lunghezza pedivelle da Mtb non influisce moltissimo, ma sicuramente si potrebbe ripercuotere sull'economia del gesto pedalato e sul rendimento nelle lunghe distanze.
A nostro avviso, se siete indecisi tra una pedivella più lunga o più corta, quest'ultima potrebbe essere la scelta giusta. Ma prima di prendere conclusioni affrettare, valutate bene la vostra situazione.
E siccome l'argomento è interessante, ma ci sono ancora molti lati oscuri, cercheremo di approfondirlo appena possibile, magari con l'intervento di un biomeccanico esperto.
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.