Le sospensioni di Pidcock a Nové Město hanno destato molta curiosità tra gli appassionati e tra gli addetti ai lavori.
Non tanto per il fatto che il giovane fenomeno inglese abbia utilizzato forcella ed ammortizzatore SR Suntour su una BMC Fourstroke "no brand", quello lo sappiamo da tempo, ma perché a quanto pare, Pidcock sta provando delle soluzioni particolari per la gestione della compressione e quindi del lockout.
Due giorni dopo dalla gara di Nové Město, proviamo a capire meglio le scelte tecniche di Tom Pidcock, facendo qualche ipotesi.
Venerdì, durante lo Short Track, il britannico della Ineos potrebbe aver utilizzato delle sospensioni con un sistema elettronico ancora in fase prototipale, perlomeno nel settore Mtb.
Infatti potrebbe trattarsi sistema M3S di HiRide, azienda milanese che aveva già collaborato con Pinarello nella realizzazione della Dogma FS da strada.
Pensandoci bene, anche se Pidcock non utilizza bici del marchio veneto in Mtb, nulla gli impedisce di portare avanti dei test "diversi" e sicuramente molto utili per lo sponsor.
Il sistema M3S non è stato ancora presentato (nella sezione specifica del sito HiRide compare la scritta "coming soon"), ma potrebbe funzionare tipo quello da strada, denominato ESAS: parliamo di un controllo elettronico/automatico delle sospensioni molto simile al Fox Live Valve, in grado di "leggere le asperità del terreno" e far lavorare forcella e ammortizzatore di conseguenza.
Lavora in modo simile, ma senza elettronica, anche il Brain di Specialized.
Quindi l'M3S non sarebbe una novità assoluta nel mondo fuoristrada, ma un sistema diverso che si basa su questi principi.
Un'altra ipotesi più semplice è che SR Suntour stia sviluppando delle sospensioni elettroniche e che Pidcock stia dando una mano nella fase di test.
Chissà...
Al momento non sappiamo dirvi se queste nostre supposizioni siano reali oppure no, ma un fondo di verità potrebbe esserci...
Quello che sappiamo con certezza, invece, è che Pidcock nella gara di domenica non ha utilizzato questo sistema elettronico/automatico delle sospensioni, ma bensì il classico lockout con cavo e comando DT Swiss posizionato sulla parte alta del manubrio (in basso ha la levetta del telescopico).
Molto probabilmente, Pidcock ha due bici a disposizione, sulle quali monta delle sospensioni diverse.
Perché questa mossa?
I motivi potrebbero essere diversi:
- Il controllo automatico delle sospensioni è più comodo e performante nella gare veloci e piene di rilanci come lo Short Track. Situazione in cui, tra l'altro, non c'erano nemmeno troppe asperità e quindi una bici più reattiva può aiutare.
- Il "misterioso" sistema elettronico è ancora in fase di sperimentazione e Pidcock ha preferito non rischiare. D'altronde i test non si fanno in gare così importanti e su un percorso così difficile...
- Durante lo Short Track ha avvertito qualche malfunzionamento o qualche sentore strano, che lo ha portato sui suoi passi.
- E se fosse una questione di brevetti o omologazioni UCI?
- Semplicemente, sta testando soluzioni diverse per capire come si trova meglio: a giudicare dal dominio di domenica, potrebbe già aver trovato le risposte...
Queste che avete appena letto sono le nostre ipotesi sulla scelta delle sospensioni di Pidcock a Nové Město.
Staremo a vedere con quale bici e con quali componenti si presenterà a Leogang e negli altri appuntamenti di preparazione alle Olimpiadi di Tokyo.
Qui la nostra analisi sulla gara di Nové Město:
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.