Le Mtb da Xc non sono più solo per le gare.
Sfido chiunque, dopo aver provato sufficientemente una Mtb da Xc moderna, magari una full da 120 mm ad affermare il contrario.
Lo spunto per realizzare questo articolo è nato da un confronto con il direttore, Simone Lanciotti, che attualmente possiede una fantastica Yeti ASR e sta riassaporando le emozioni che può fornirti un mezzo da Xc, che con le tecnologie attuali è diventato molto più capace e divertente di un tempo.
La Yeti del direttore è montata con le sospensioni RockShox Flight Attendant, le stesse che sto provando anch'io sulla Berria Mako Pro X0 FA. Un setup che cambia nettamente il modo di interpretare e guidare una Mtb da Xc, rendendola ancora più versatile e capace.
Da sempre categorizziamo le Mtb in base alle specialità agonistiche per le quali sono state concepite, ma al giorno d'oggi è tutto un po' diverso: se ho una full da 120 mm in garage non è detto che debba per forza portarla in gara, anzi, molto probabilmente la maggior parte di voi la utilizzeranno ovunque, fuorché in gara...
Il focus è proprio questo: le Mtb da Xc moderne non sono solo delle bici per agonisti, ma sono molto di più. E questo merita un approfondimento.
Parola d'ordine: versatilità
Qualcuno le chiama “mini enduro”, perché effettivamente con un po' di manico e il giusto setup possono andare praticamente ovunque, a velocità un po' diverse, ma senza troppe difficoltà.
E in salita si pedalano alla grande, permettendo anche a chi non è troppo allenato di affrontare bei dislivelli, senza ricorrere per forza all'assistenza elettrica...
Sono sempre più fighe, moderne, leggere e maneggevoli: le Mtb da Xc restano dei mezzi relativamente semplici, ma sempre più efficaci. Tanto efficaci da convincere molti amanti del Gravity a sostituire la propria bici o ad affiancare la Mtb da Xc alla endurona.
Insomma, fino a poco tempo fa le Mtb a corta escursione ponevano dei limiti, che oggi sono sempre più ridotti e le rendono super versatili. Dei veri mezzi “tuttofare”.
Il telaio è solo una parte
Non è solo una questione di telaio.
Le Mtb da Xc non sono più solo per le gare perché i componenti sono cambiati e strizzano l'occhio alle prestazioni, più che alla leggerezza “pura” e alla pedalabilità.
Per intenderci, lo stesso telaio può essere utilizzato da un agonista super impallinato e da un biker alle prime armi, se montato in modo specifico per il tipo di utilizzo che se ne vuole fare.
E i componenti di ultima generazione permettono di personalizzare in tutto e per tutto l'allestimento della propria bici.
Qui si ritorna sul concetto della versatilità, perché un solo telaio può essere configurato in tanti modi e utilizzato da chiunque.
Lo stesso Flight Attendant, ad esempio, può essere sfruttato dall'agonista che vuole pensare solo a guidare e pedalare, ma anche da chi pedala solo per divertimento.
L'elettronica o la ami o la odi, ma questo tipo di sospensioni sono quelle che l'utente può personalizzare in modo più facile e immediato, basta un minimo di familiarità con l'App Sram AXS.
Questo permette di utilizzare la stessa forcella e lo stesso ammortizzatore in modi completamente diversi in base ai propri gusti: qualcosa di impensabile fino a un paio di anni fa...
Vale lo stesso discorso per tutti gli altri componenti, ma a mio avviso le sospensioni, insieme alle ruote, sono quelle che cambiano più di tutti il carattere della Mtb.
A proposito di ruote, il direttore sta utilizzando sulla sua Yeti ASR le Fulcrum Metal Carbon, nate per il trail riding, non superleggere (1570 grammi), ma talmente performanti e scorrevoli che stanno bene anche su una Mtb da Xc, soprattutto se le velleità del rider non sono troppo agonistiche.
Qui altri dettagli su quelle ruote:
Un mezzo “facile”
La Mtb da Xc è un mezzo facile.
La maneggevolezza è stata sempre la sua arma più potente, ma con le geometrie, le sospensioni e le tecnologie attuali, la guida è ancora più intuitiva.
Basti pensare che certi passaggi tecnici che fino a ieri erano considerati “da enduro”, con le Xc di oggi si superano benissimo e anche ad una discreta velocità...
Ma è facile anche in officina e in altre situazioni che possono capitare tutti i giorni.
Ad esempio, avete mai provato a smontare e rimontare una gomma da enduro? Magari una di quelle super rinforzate, con inserto e cerchi con dentino? Non è un'operazione velocissima, serve un po' di dimestichezza.
Per contro, montare e smontare una gomma da Xc è facilissimo, si può fare anche a mano e in pochi minuti.
Poi è leggera, meno ingombrante e si può portare ovunque, anche in un appartamento all'ultimo piano. Cosa un po' improbabile con una endurona o ancor peggio con una e-Mtb.
Quello che abbiamo appena fatto potrebbe sembrare un argomento “fuori tema”, ma se ci pensate bene non è proprio così: se parliamo di versatilità e possibilità da parte di tutti di utilizzare un determinato tipo di Mtb, bisogna pensare anche alla sua praticità e restando nel settore fuoristrada, la Mtb da Xc è sicuramente quella più pratica da utilizzare e manutenere.
La front ancor più della full, ma questo è un altro discorso...
In conclusione...
Le Mtb da Xc non sono più solo per le gare.
Se cercate una Mtb versatile, ma anche leggera e poco impegnativa, forse la vostra scelta dovrebbe ricadere proprio su un mezzo del genere.
Oppure su una trail bike leggera, che in fin dei conti è davvero simile ad una Mtb da Xc di ultima concezione, ma magari monta dei componenti leggermente diversi.
In generale, la base (il telaio) da Xc è quella che consente la più ampia varietà di configurazioni e di conseguenza quella che si presta a più interpretazioni da parte dei bikers.
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.