Fra enduro e cross country c’è il dominio assoluto dei sistemi monocorona.
Il deragliatore sulle bici dei pro’ è quasi del tutto sparito da un paio di stagioni.
Eppure, se andiamo a guardare il nuovo Shimano Xtr ci sono due aspetti sui quali è interessante riflettere.
Da un lato l’arrivo dell’elettronica con la versione Di2, dall’altro l’opzione 2x11 proposta da Shimano.
Ed è proprio su quest’ultima che è il caso di spendere qualche parola.
Delle tre possibilità proposte da Shimano con il nuovo Xtr, ovvero 1x11, 2x11 e 3x11, la mediana è quella che probabilmente è destinata ad avere maggiori applicazioni.
L’1x11 di Shimano è una proposta interessante (vedi la progressione Rhytm Step dei denti dei pignoni), ma manca l’ampiezza del range di sviluppo metrico proposti dai gruppi del rivale Sram.
Il 2x11, invece, è una proposta molto più interessante di quanto si creda perché i due rapporti in più rispetto al 2x10 permettono di affrontare la quasi totalità delle pendenze che possono capitare a un biker.
In ambito escursionistico e marathon il sistema monocorona non ha ancora del tutto soppiantato la doppia e, anzi, la strada è ancora lunga.
Il 2x10, pardon, il 2x11, quindi, potrebbe avere uno sviluppo interessante nel corso delle prossime stagioni.
Soprattutto dal momento in cui Shimano estenderà la dotazione di 11 pignoni anche al Deore Xt e all’Slx.
E Sram cosa farà?
Dopo aver lanciato per primo il sistema 2x10 con l’XX e dopo aver spinto tanto (e con successo) sullo sviluppo dei vari XX1, X01 ed X1, sembra che non abbia dimenticato del tutto l’opzione 2x.
E’ vero, l’X0 e molti altri gruppi Sram sono ancora disponibili in configurazione 2x10 e la stessa Sram non ha mai dichiarato che l’1x11 fosse meglio del 2x10, ma alcuni rumor piuttosto fondati danno quasi per certo che il brand di Chicago stia pensando a qualcosa di nuovo.
Cioè a un gruppo Sram 2x11 da Mtb.
Che sia l’erede dell’XX?
Ancora non si sa.
Sembra però che la doppia non sia stata del tutto dimenticata perché per alcuni utilizzi e per un certo tipo di utenza è ancora la proposta migliore.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.