La Scott Ransom 930 di Dangerholm non guarda solo alla leggerezza (peculiarità fondamentale nelle bici del customizzatore svedese), trattandosi di una bici da enduro, Gustav Gullholm alias Dangerholm ha voluto incentrare il suo lavoro sull’efficienza di guida, quindi ricercando componenti non tra i più leggeri ma che fossero in grado di offrire performance elevate.
Quanto appena detto fa subito intuire quali sono stati i punti chiave sui quali Dangerholm è intervenuto: sospensioni, freni e ruote.
Ovviamente la customizzazione di questa Scott Ransom 930 non ha lasciato nulla al caso, dai cuscinetti in ceramica alle manopole, tutto è stato rivisitato con attenzione.
Il tutto con l’intenzione di realizzare una bici veloce, stabile ed incredibilmente divertente.
IL PROGETTO
La base di partenza è stata una Scott Ransom 930, quindi una bici in alluminio ma con le stesse caratteristiche della sorella in carbonio.
Una bici divertente, bilanciata, con geometrie non estreme (se paragonate ad altri modelli enduro).
Dangerholm ha quindi scelto un telaio “cheap”, con geometrie equilibrate, che fosse in grado di mettere a proprio agio nella guida, in qualunque contesto.
Il telaio gode di 170 mm di escursione ed è stato dipinto con vernice cromata chiamata "Golden Night”.
Un colore a dir poco originale che passa da una calda tonalità oro/bronzo, quasi marrone, al blu/viola, quindi un colore cangiante.
Una delle prime cose che salta all’occhio osservando questa Scott Ransom 930 è sicuramente la forcella, una Intend Blackline Ebonite Bandit, una mono piastra e mezza!
Una particolarità che serve a migliorare l’efficienza della camera pneumatica, infatti, nella parte compresa tra le due piastre è presente un’ ulteriore camera diaria positiva.
Ora, i più esperti sapranno che ogni forcella (ad aria) ha una camera positiva e una negativa e nella maggior parte dei casi queste due camere sono comunicanti, quindi la pressione all’interno si equalizza, ovvero si distribuisce equamente tra camera positiva e negativa.
Sulla forcella Intend Blackline Ebonite Bandit il concetto è lo stesso, ma in caso di forti urti e quindi violente compressioni entra in funzione la seconda camera positiva, contribuendo a dare supporto alla prima.
In parole povere potremmo riassumere affermando che, questa particolare forcella è in grado di offrire una grande sensibilità iniziale e un buon supporto nel fine corsa, con una curva di compressione piuttosto lineare, un po’ come fosse una forcella a molla elicoidale.
La sospensione posteriore è sempre marchiata Intend ed ha un aspetto piuttosto unico.
Salta subito all’occhio lo stelo dalle ridotte dimensioni (quasi ridicole oseremo dire), studiato per ridurre gli attriti e dare flessibilità alla sospensione stessa (non avendolo mai provato non sappiamo, noi di MtbCult.it dirvi come va e se è più o meno efficiente di una classica sospensione posteriore).
Dotato di regolazione in estensione e compressione adotta un concetto simile a quello della forcella, ma in questo caso la camera maggiorata è quella negativa, il tutto si traduce in una sensibilità iniziale molto vicina a quella di una sospensione a molla.
L’allestimento viene completato con freni Trickstuff Maxima, trasmissione Sram AXS, componentistica Intend e accessori Syncros.
Qui sotto un’altra creazione di Dangerholm ⬇️
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Sull'autore
Simone Lucchini
Mi piace essere estroso, mi ritengo molto versatile e sono il più giovane del gruppo, con una vocazione che spazia dall’Xc fino all’enduro senza disdegnare il mondo e-Mtb e gravel. Mi piacciono i video e la guida in generale