Ecco l'analisi della gara di Kate Courtney a Lenzerheide.
Training Peaks ha reso pubblico il file scaricato dalla neo campionessa del mondo Xc dopo la gara iridata di Lenzerheide, che come quasi tutti i pro' utilizza un misuratore di potenza. Nello specifico, un sensore Rorot 2INPower abbinato ad un ciclocomputer SRM PC8.
Dall'analisi della sua gara escono fuori dei dettagli interessanti e che aiutano anche a capire meglio cosa vuol dire affrontare una gara Xc di quel livello, maschile o femminile che sia.
Ecco i valori espressi da Kate Courtney e analizzati dal coach Stephen Gallagher.
DC
I campionati del mondo Xc 2018 si sono rivelati entusiasmanti ed esaltanti, soprattutto in ambito femminile, con la élite di primo anno Kate Courtney che si è aggiudicata una vittoria a sorpresa contro avversarie più esperte e smaliziate.
La giovane americana ha dimostrato di essere la più forte mentalmente e fisicamente su un percorso molto tecnico e selettivo.
Inizio difficile
L'inizio di ogni gara di cross country è sempre il più intenso, e questa gara non è stata diversa.
Con una salita in asfalto di 500 metri che introduceva al primo giro prima di una discesa tecnica, era fondamentale fare selezione il più velocemente possibile.
Salita iniziale: 1'44” - 406W, 7 w/kg.
Nella salita iniziale, Kate Courtney ha raggiunto il picco di potenza di 10 secondi nei primi metri: 665 watt, 11,47 w/kg. Questo è stato subito seguito dalla dura salita di 500 metri, sulla quale ha spinto a 400 watt costanti. Questo è stato uno sforzo veramente impegnativo, ma che l'ha portata in cima alla prima salita al 3° posto, tenendola fuori da qualsiasi caos o imprevisto.
Per il resto del 1° giro (circa 10 minuti) Kate ha espresso una media di 193 watt, pari a 3,28 w/kg. Ma possiamo vedere che ha spinto tra 280-300 watt per 20-30 secondi almeno nove volte, su sezioni corte e tecniche.
Queste brevi accelerazioni (circa 5 w/kg) le avrebbero permesso di mantenere delle buone linee sulle sezioni più tecniche fuoristrada. E questo ha pagato, infatti al secondo giro si è piazzata in seconda posizione, all'inseguimento della sola Annika Langvad.
La consistenza è la chiave
Nelle sue interviste post-gara, Kate ha detto che uno dei fattori principali della sua vittoria è stato quello di mantenere la calma e concentrarsi sul ritmo dei suoi sforzi, per assicurarsi che ogni giro fosse eseguito nel miglior modo possibile. Questo si può notare analizzando il suo file da un giro all'altro.
Il giro iniziale è leggermente anomalo, essendo più corto rispetto al resto, ma possiamo vedere degli sforzi importanti e molto coerenti durante il resto della gara.
Molto interessante da notare è il “colpo grosso” che Kate aveva lasciato nel serbatoio in vista dell'ultimo giro: la sua potenza media è salita a 203 watt, 17 watt più alta del suo impegno nel giro precedente!
Guardando lo schema qui sopra si può capire perché è stata in grado di conquistare la vittoria nell'ultimo giro. La sua capacità di rimanere calma e fresca nella parte centrale della gara e mantenere la sua posizione è stata fondamentale, permettendole di colpire a fondo mentre la Langvad crollava.
Gli unici veri sforzi prolungati di Kate sul percorso sono arrivati durante i 500 metri di salita che hanno iniziato ogni giro, ma possiamo vedere che il suo ritmo in quel punto era perfetto.
Se guardiamo lo schema in basso che raffigura i valori espressi nella salita in ogni giro (escluso il primo giro) vediamo che ha mantenuto una potenza tra i 280-300 watt (4,8-5,2 w/kg) grazie alla quale ha viaggiato tra i 2'07” e i 2'14” dal secondo all'ultimo giro.
Deviare di soli 20 watt e sette secondi su sette giri (mentre si trovava in una posizione da podio su un palcoscenico mondiale) mostra una disciplina e una maturità da veterana, nonostante Kate Courtney abbia solo 22 anni!
All'ultimo giro, la distanza stava iniziando a chiudersi tra Kate e Annika, con la statunitense che affrontava le sezioni tecniche in modo più fluido e potente della sua avversaria.
In questi punti ha guadagnato veramente tanto. La sua capacità di evitare i fuorigiri per tutta la durata della gara le ha permesso di concentrarsi su quelle sezioni tecniche e critiche.
Quando finalmente la Langvad ha iniziato a rallentare, Kate ha preso un vantaggio decisivo a poco più di 2 km dalla fine.
L'americana è stata in grado di superare gli ultimi chilometri con la forza che aveva tenuto in riserva, quella forza che le ha permesso di non commettere errori e guadagnare secondi sulle altre avversarie.
Con questa vittoria, Kate Courtney ha davvero mostrato una maturità superiore alla sua età.
È stato un finale davvero entusiasmante e una grande vittoria per un'atleta che senza dubbio sarà un riferimento del cross country per molte stagioni a venire.
Per maggiori informazioni TrainingPeaks.com
Per seguire da vicino Kate Courtney visitate la sua pagina Facebook o il suo profilo Instagram.
Condividi con
Tags
Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.