Guidare alla cieca? Con le Mtb moderne è più facile, perché...

Daniele Concordia
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Guidare alla cieca? Con le Mtb moderne è più facile, perché...

Daniele Concordia
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Guidare alla cieca con le Mtb moderne è molto più facile.
Ci pensavo qualche settimana fa, mentre ero in sella alla Wilier Triestina Urta Max SLR che sto testando, a ruota di un certo Leonardo Paez, che abita non lontano da casa mia, su sentieri che non conoscevo e ad un'andatura non proprio “turistica” 🤪

Guidare alla cieca
La Wilier Triestina Urta Max SLR che stiamo provando. A breve il test.

In particolare mi riferisco alle full da Xc moderne o in generale quei mezzi con poca escursione che fino a qualche anno fa richiedevano qualche accortezza in più nella guida e perdonavano meno gli errori.
L'idea di realizzare questo articolo è nata proprio quel giorno, ma ci ho voluto ragionare meglio, per approfondire il discorso e capire perché guidare alla cieca con le Mtb moderne è più facile.

Guidare alla cieca
Quando si gira per le varie presentazioni di bici si guida alla cieca e su bici che non si conoscono. Ho provato sulla mia pelle che questo "uscire dalla propria zona di comfort" aiuta a migliorare tecnicamente. Questa immagine è stata scattata in Spagna durante la prima uscita con la Orbea Oiz. Davanti a me Ander Corral, colui che ha progettato la Oiz e che va anche molto forte in bici.

Sono emersi cinque motivi di carattere tecnico (e non solo) che rendono le bici a corta escursione più appetibili anche ai bikers più smaliziati.
Ecco quali sono...

GEOMETRIE: LOW, LONG & SLACK

Ormai ne parliamo da anni: le geometrie sono cambiate parecchio e, a mio avviso, questo è il motivo principale per il quale le Mtb a corta escursione sono diventate più capaci, più versatili e più divertenti.
Sterzo più aperto abbinato a delle forcelle da 110/120 mm.
Reach allungato con attacco manubrio corto.
Stack e altezza da terra più contenuti.
Carro posteriore studiato per avere il giusto bilanciamento.

Guidare alla cieca



Tutti questi dettagli donano tanta sicurezza e una stabilità che fino a qualche anno fa era impensabile su una bici da Xc o da trail leggero.
Ed è proprio per questo motivo che è più facile guidare alla cieca su percorsi che non si conoscono, viene automatico “fidarsi” della bici, mollare i freni e andare più forte. Le bici moderne non solo donano più sicurezza, ma perdonano anche di più e restano incollate a terra. E quando ci si sente schiacciati sul sentiero, la situazione è sotto controllo.
Insomma, il merito principale è delle geometrie, ma non c'è solo quello...

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La BH Lynx Race ha uno schema sospensivo per niente banale per una Mtb da Xc. Ne abbiamo parlato QUI.

SOSPENSIONI: NON SOLO ESCURSIONE

L'aumento dell'escursione incide sulle prestazioni, questo è chiaro, ma non è tutto.
Il grosso lavoro da parte delle aziende è stato fatto anche sugli schemi sospensivi, ovvero sul modo di sfruttare tale escursione.
Se fino a qualche anno fa gli schemi delle Mtb da Xc erano semplicissimi ed avevano un comportamento elementare, ora non è più così. Sia perché gli atleti (anche amatori) hanno altre esigenze, delle conoscenze tecniche ed una consapevolezza maggiore, sia perché le sospensioni con più escursione permettono agli ingegneri di “giocare” un po' di più coi numeri, i materiali e le curve di compressione.
I vari brand investono di più sullo sviluppo tecnico e anche per questo motivo i prezzi delle Mtb sono aumentati. Non è l'unico motivo, sia chiaro...

Guidare alla cieca

Il risultato sono delle Mtb che offrono un migliore comportamento dinamico, che sono più sensibili ai piccoli impatti, ma anche più stabili e più capaci di assorbire i grossi impatti.
In poche parole, le bici che tutti sognavamo!
L'evoluzione degli schemi sospensivi e delle sospensioni stesse rende meno “obbligatorio” il tuning profondo su forcella e ammortizzatore, che fino a qualche anno fa era l'unica soluzione per farli funzionare decentemente. Ora il tuning è un'opzione pensata soprattutto per i riders che hanno esigenze particolari, come è giusto che sia.

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RUOTE/GOMME: STRUTTURE E SEZIONI “DEGNE”

Telaio e sospensioni sono l'anima della Mtb, ma c'è un altro reparto che cambia in modo significativo il feeling con il mezzo e con il sentiero, ovvero quello delle ruote.
Sui cerchi e sulle gomme c'è stata un'enorme evoluzione negli ultimi anni, il canale largo è ormai un must, perché ottenere una coppia di ruote con cerchi in carbonio e canale da 30 mm che pesi “il giusto” è facile, mentre fino a poco tempo fa bisognava spendere cifre folli o fidarsi di qualche esperimento artigianale.

Guidare alla cieca
Le ruote Zipp 1ZERO HiTop SW ottimizzano le prestazioni nel guidato sulle bici da Xc . Qui il test.

E tutti sono ormai consapevoli di quanto un cerchio largo possa migliorare il feeling di guida, meglio se abbinato alla gomma giusta.
Volevo arrivare proprio qui, sulle gomme: finalmente sembra finita l'era della gomma leggera a tutti i costi, anche tra gli agonisti dell'Xc e delle Marathon.
Sì, guidare alla cieca è una capacità da allenare se avete nel mirino le Marathon, perché non è sempre possibile provare il percorso. Quindi, cari specialisti delle lunghe distanze, sentitevi presi in causa in questo articolo.

Guidare alla cieca
Con l'allestimento giusto, anche una bici "semplice" e con poca escursione come la Specialized Epic WC è in grado di offrire grandi prestazioni in discesa e di farti divertire.

Ma andiamo avanti: trovare delle gomme da gara che pesino meno di 670/680 grammi è difficile, ma in fin dei conti è giusto così. Le Mtb da Xc moderne invitano a mollare di più i freni anche sui sentieri più tecnici e in queste situazioni le gomme sono molto sollecitate.
Senza contare che la tentazione di tutti è usare delle pressioni più basse ed avere grip in tutte le situazioni...
Non si può avere tutto, ma una gomma “strutturata” a livello di carcassa e con una mescola più morbida è in grado di offrire delle prestazioni migliori, perdonando di più errori e facendoci divertire.
Come avrete capito, guidare alla cieca con le Mtb moderne è più facile anche grazie alle gomme “degne” e non di carta velina...

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PUNTI DI CONTATTO: ERGONOMIA E PRESTAZIONI

I punti di contatto della Mtb sono pedali, sella e manubrio.
Sui pedali non c'è molto da dire, mentre su sella e manubrio l'evoluzione negli anni è stata tangibile.
Le pieghe sono più larghe e più ergonomiche, ma è l'avvento del cockpit integrato ad aver portato i vantaggi maggiori a livello di comfort e confidenza di guida.

Guidare alla cieca

Per i meccanici è un dettaglio “rognoso”, inutile negarlo, ma per il rider può essere un aiuto, perché amplifica l'assorbimento delle vibrazioni senza far perdere la reattività nei rilanci e nei cambi di direzione.
È uno di quei componenti che non cerchi fino a quando non lo provi, ma poi vorresti averlo su tutte le bici.

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Il reggisella FOX Transfer SL. Qui il nostro test.

E poi c'è lui, il reggisella telescopico: immancabile sulle Mtb da Xc moderne, che oltre a donare sicurezza e maggiore capacità di reagire agli imprevisti, permette di staccare Kom e PR in modo più facile (e divertendosi il doppio).
Ma non voglio tediarvi ancora con questo argomento, ne ho parlato in modo approfondito qui:

MA SIAMO CAMBIATI ANCHE NOI...

L'ultimo punto non riguarda la bici ma noi, i riders.
Girando con gli amici ci siamo accorti che parliamo solo dei tempi in discesa e del piacere di guida, quasi mai dei record in salita o di prestazioni pure.
Ovviamente, il discorso watt ogni tanto salta fuori, per avere dei riferimenti, confrontarsi a vicenda e capire se si sta migliorando o no.
Ma il focus è sulla discesa, sui “marginal gains” per togliere quei tre secondi dal proprio personal best, sul setup delle sospensioni, sulle gomme e su tutti gli altri argomenti che ho menzionato in questo articolo.

Guidare alla cieca

Questo è un esempio “personale”, ma osservando le domande che molti di voi ci pongono sulla mail e sui social, ho capito che è in atto un cambiamento nel modo di intendere la Mtb, anche da parte degli agonisti dell'Xc e nelle Marathon, che sempre più spesso si avventurano su percorsi che non conoscono, abituandosi a guidare alla cieca e aumentando il proprio bagaglio tecnico.

Sia chiaro, la gara è gara, ci si allena anche con metodo e quando si attacca il numero "si chiude la vena", ma il piacere di guida e il divertimento sono sempre più presenti nella routine settimanale del biker moderno.
Per molti di voi probabilmente sarà così da sempre, ma c'è anche chi ha scoperto da poco che si può fare agonismo anche senza tralasciare l'aspetto più divertente della Mtb.

Orbea Oiz azione 10

Per tutti questi motivi, guidare alla cieca è diventato molto più facile, soprattutto se si ha una Mtb di ultima concezione.
Anzi, vi invitiamo a farlo più frequentemente, perché è un ottimo modo per divertirsi uscendo dalla propria zona di comfort e di conseguenza diventare dei bikers più completi.

Ne abbiamo parlato anche qui:

La maggior capacità delle Mtb con poca escursione porta a riflettere anche gli enduristi e gli amanti delle Mtb a lunga escursione, come il nostro direttore Simone Lanciotti, che ha parlato dell'argomento in questo articolo:

Qui gli altri articoli sulla tecnica di guida.

Qui gli altri articoli sulle full da Xc.

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Sull'autore
Daniele Concordia

Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.

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