A caratterizzare i nostri trail nel periodo estivo sono le condizioni estremamente secche del terreno.
Polveroso e poco consistente, il nostro single track richiede una guida più dolce e meno irruente.
Fondamentale è anche la scelta degli pneumatici.
Andiamo quindi a vedere quali sono i nostri consigli per migliorare la guida sui terreni secchi.
Cinque semplici punti sui quali intervenire per migliorare la propria guida.
Argomenti chiave che vi aiuteranno ad uscire d’estate senza paura di finire in terra.
Iniziamo proprio dal nostro primo punto di contatto con il terreno, le gomme.
Scelta degli pneumatici
Le condizioni del terreno in estate richiedono gomme in piena efficienza.
Tassello con spigolo vivo e una carcassa pronta a reggere lo stress di pressioni leggermente inferiori.
Molto dipende dalla tipologia di terreno che troveremo dinnanzi a noi.
Pietre smosse e polvere in quantità richiedono una tassellatura importante.
Una gomma pronta a far affondare gli “artigli” sullo smosso fino a terra.
Se invece ci ritroviamo a girare su terreni compatti con rocce fisse si può optare anche per una “tacchettatura” leggermente più bassa.
Come dicevamo all’inizio possiamo aiutarci con la pressione degli pneumatici per aumentare il grip.
Andando a togliere 0,1 Bar possiamo già notare dei benefici.
Se intendete abbassare ulteriormente la pressione, meglio dotarsi di inserti “anti foratura”.
Doneranno maggiore stabilità alle vostre gomme senza rischiare di forare o rovinare i cerchi.
Tenete in considerazione anche della mescola degli pneumatici, meglio preferirne una morbida.
Interpretazione del terreno
Capire dove mettere le ruote può salvarci da cadute.
Il trail vi sembrerà tutto uguale, polveroso, sdrucciolevole e poco sicuro.
In realtà esistono punti “sicuri” sui quali fare affidamento.
Le rocce fisse ad esempio sono da preferire a quelle smosse, erba e sterpaglie offrono più grip rispetto al terreno “farinoso”.
Sono zone nelle quali possiamo imprimere maggiore forza nella guida potendo contare su un buon grip.
Attenzione se davanti a voi si presenta un trail con 4 dita di polvere.
Apparentemente può sembrare “morbido” e divertente, ma sotto alla soffice terra estiva potrebbe nascondersi qualche insidia, ad esempio sassi o rami.
Una volta imparato a leggere il terreno possiamo scegliere la linea ideale.
Scelta della traiettoria
Scegliere la giusta traiettoria è tutt’altro che semplice.
A volte, condizionati dal terreno, vi ritroverete a fare linee poco logiche.
Meglio infatti contare su un buon appoggio piuttosto che rischiare una linea più veloce ma poco sicura.
In curva andateci piano, cercate di arrotondare le vostre traiettorie, rendetele morbide e fluide.
Meglio evitare movimenti repentini quando ci si trova su terreni particolarmente aridi.
Evitate, in curva, di caricare eccessivamente l’anteriore, potreste non trovare il giusto supporto.
Una guida “delicata” vi aiuterà a trovare la giusta sintonia con il terreno asciutto, un po’ come succede per il bagnato.
Frenata
La frenata gioca un ruolo fondamentale in queste condizioni.
Non potendo contare su un terreno consistente dobbiamo calibrare la nostra azione frenante.
Dosare la frenata e non arrivare al bloccaggio delle ruote vi aiuterà a mantenere “composta” la bici.
Nella prima fase di frenata cercate di arretrare con il busto.
In questo modo la gomma posteriore avrà un’ impronta a terra maggiore e minori possibilità di arrivare al bloccaggio.
Arrivati a ridosso della curva riportate il busto in avanti per dare maggiore direzionalità al mezzo.
Attenzione, come dicevamo nel paragrafo precedente, a non caricare eccessivamente l’anteriore.
Potreste avere del sottosterzo.
Una volta entrati dolcemente in curva rilasciate completamente i freni e fate correre la bici.
Per effettuare piccole correzioni o decelerazioni usate il freno posteriore.
Taratura delle sospensioni
Le sospensioni, dopo gli pneumatici, rappresentano il secondo grande “filtro” tra noi e le asperità del trail.
Con terreni particolarmente secchi e scivolosi abbiamo bisogno di maggiore sensibilità.
Ecco quindi come possiamo intervenire senza comprometterne l’efficenza.
Se siamo dotati di sospensioni con registro della compressione meglio liberare l’idraulica di qualche click.
Aprendo il registro della compressione otterremo una risposta più sensibile delle nostre sospensioni.
Più sensibilità equivale ad una maggiore confidenza con il terreno.
Per evitare reazioni brusche possiamo intervenire anche sul rebound.
Chiudendo il registro anche solo di un click andremo a smorzare le reazioni del nostro mezzo.
Avremmo una bici più composta e prevedibile.
In conclusione...
Il terreno estivo è più veloce ma anche tanto scivoloso.
Proprio per questo motivo è bene prestare attenzione a non farsi prendere la mano.
Adottando una guida fluida, meno impulsiva e dosando la frenata riuscirete a godervi le vostre uscite anche in estate.
Come già spiegato non trascurate le gomme, sono il primo passo per potervi divertire in sicurezza.
Se a mettervi in difficoltà è la pioggia seguite il tutorial dedicato alla guida sul bagnato ⬇️
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Sull'autore
Simone Lucchini
Mi piace essere estroso, mi ritengo molto versatile e sono il più giovane del gruppo, con una vocazione che spazia dall’Xc fino all’enduro senza disdegnare il mondo e-Mtb e gravel. Mi piacciono i video e la guida in generale