Gomme da fango: quando servono davvero?
E quando invece utilizzarle è inutile, o addirittura controproducente? Parliamone...
Avete fatto caso che i pro' non montano quasi mai delle gomme da fango?
I top riders preferiscono quasi sempre una gomma scorrevole, soprattutto dietro. Al massimo, in casi particolari, scelgono una gomma leggermente più artigliata all'anteriore.
Lo ha confessato anche Gioele Bertolini in questo video.
Questioni di manico? Non solo...
Le gomme da fango sono studiate per le condizioni “estreme”, per affondare sui terreni molli e garantire quindi una maggiore trazione e una migliore direzionalità.
Ma allo stesso tempo sono poco versatili, il loro utilizzo è molto specifico e in alcuni casi potrebbero peggiorare la situazione.
Vediamo quando possono diventare delle alleate e quando invece è meglio scegliere una tassellatura più “moderata”.
Quando usare le gomme da fango
La situazione più adatta all'utilizzo delle gomme da fango sarebbe un percorso su prati e sterrati con fondo pesante, senza la presenza di rocce o radici.
In questi casi, i tasselli pronunciati possono affondare nel terreno e svolgere in modo perfetto il proprio lavoro. Allo stesso tempo, la sezione minore che presentano quasi tutti i modelli da bagnato aiuta ancora di più a scaricare il fango, evitando accumuli sul carro o sulla forcella.
Ma anche in questo caso, attenzione a quanto ha piovuto, quando ha piovuto e al tipo di fango...
Proprio così, bisogna considerare anche altre variabili: se il terreno è argilloso, diluvia e non accenna a smettere, allora non ci sono dubbi: servono le gomme da fango.
Se invece ha smesso di piovere da qualche ora e il terreno sta asciugando, le gomme da bagnato potrebbero peggiorare la situazione: i tasselli pronunciati andrebbero ad affondare nel terreno, opponendo resistenza e creando accumuli di fango sul telaio. In questi casi una gomma con tasselli meno pronunciati permette invece di far scorrere la bici senza affondare, sprecando meno watt e mantenendo il tutto più pulito.
Si possono usare le gomme da fango anche se il fondo non è argilloso, ma piove tanto. Molto spesso, però, in questi casi una gomma “allround” basta e avanza.
Dipende anche dai gusti e dalle esigenze personali, in questo caso...
Quando non usare le gomme da fango
Beh, sull'asciutto, ovviamente. Ma non dovrebbe sorgervi nemmeno il dubbio
Come abbiamo detto, inoltre, se ha piovuto ma il terreno sta asciugando, meglio evitare gomme da fango “pure”, scegliendo un modello meno artigliato.
Ma la cosa più importante è questa: non utilizzare le gomme da fango, specialmente quelle più strette, se sul percorso ci sono molte rocce e/o radici.
I motivi sono semplici, le gomme da fango sulle rocce e sulle radici non servono, non è quello il loro campo di utilizzo.
Inoltre, la sezione inferiore (che impone pressioni di esercizio superiori), il volume d'aria minore e la carcassa più rigida, peggiorano il feeling di guida sulle superfici viscide, dure e irregolari.
In questi casi meglio una gomma più scorrevole, con una mescola morbida e magari leggermente più sgonfia del solito.
Stesso discorso se il tracciato da affrontare include molti sterrati battuti e/o asfalto.
In questi casi le gomme da fango oppongono più resistenza, inoltre la mescola (che di solito è più morbida) si consuma con più facilità e la copertura diventa più soggetta a cedimenti strutturali o forature.
Quali gomme da fango?
Ecco, questa è una bella domanda...
In commercio ne esistono centinaia di modelli, ma non siamo qui a consigliarvene uno piuttosto che un altro. Però possiamo darvi qualche consiglio.
Innanzitutto, negli ultimi anni è cambiata un po' la tendenza dei produttori per quanto riguarda la sezione. Anni fa le gomme da fango erano molto strette e ancora più specifiche, si utilizzavano sì e no una volta all'anno, solo in casi estremi e su percorsi che si prestavano. La sezione oscillava da 1.5” a 1.8”, in pratica erano quasi delle gomme da ciclocross...
Al giorno d'oggi, per fortuna, questo tipo di gomme non esistono quasi più, proprio perché si è capito che con la giusta tassellatura anche delle sezioni superiori possono garantire ottime prestazioni sul fango.
Diciamo che il giusto compromesso oscilla tra i 2” e i 2.1”, con qualche eccezione che arriva fino ai 2.25”. Parlando in millimetri, gomme dai 52 ai 56 mm con tasselli radi e pronunciati (soprattutto sui lati) possono andar bene sui fondi pesanti.
Poi, ovviamente, dipende dal modello...
Seguendo questi consigli avrete una gomma performante sul fango, ma che non essendo troppo “estrema” potrebbe comportarsi abbastanza bene anche al di fuori del suo campo di utilizzo.
D'altronde, durante un Xc o una marathon è facile trovare tanti scenari differenti, quindi è meglio non farsi trovare impreparati...
Per concludere, quindi, le gomme da fango andrebbero utilizzate soltanto quando è realmente necessario. Molto spesso le nostre insicurezze ci portano a fare delle scelte che sembrano giuste, invece non lo sono e a volte rendono il tutto più complicato.
La regola numero uno è che sul fango bisogna saper guidare, non ci sono scuse!
Molto spesso la soluzione giusta sono delle gomme “da misto”, oppure scorrevole dietro e leggermente più artigliata davanti.
Al resto ci pensa il manico e la sensibilità...
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.