Gomme da enduro sulla bici da Xc: una configurazione che ha senso oppure no?
Quali sono i vantaggi e quali gli svantaggi?
Come cambia la guida?
E i tempi in discesa?

Tutte queste domande mi sono venute in mente utilizzando la Merida Ninety-Six 7000 che mi è arrivata in test qualche settimana fa, una full in carbonio con escursione di 100 mm dietro e 120 mm davanti, montata però con dei componenti pensati più per il divertimento che per le competizioni.

Le sospensioni non hanno il comando remoto e, soprattutto, sono presenti delle gomme Maxxis Minion DHR II da 29x2.30", un modello specifico per il trail/enduro che pesa circa 950 grammi, con un disegno, una mescola e una carcassa pensati per offrire tanto grip, ma poca scorrevolezza.

Insomma, un setup interessante, che raramente capita di vedere su una bici di serie, che mi ha incuriosito, spingendomi a realizzare un test, semplice ma utile a chiarire alcuni dubbi.
Ne parliamo nel video qui sotto:

L'inganno di Strava

Come avrete capito, tutto è nato perché Strava mi ha tratto in inganno: alla prima discesa con la Merida Ninety-Six 7000 ho staccato un tempo record, che non avevo mai fatto con altre bici test, neppure con quelle da trail "vero" o con le e-Mtb più performanti.
Qui l'attività "incriminata":

Quel tempo mi ha fatto riflettere sulla combinazione "gomme da enduro sulla bici da Xc" e quindi ho deciso di fare un test più approfondito, utilizzando il cronometro del Garmin e senza affidarmi ai satelliti.

Il nostro test

Il modo più semplice e veloce per capire se Strava avesse ragione era mettere a confronto la stessa bici, con gomme da enduro e gomme da Xc.
Quindi ho sfruttato la disponibilità dei mio amico Mattia (che sulla sua Orbea Oiz monta gli stessi dischi e lo stesso pacco pignoni, con gomme Maxxis Rekon Race da 2.40"), per scambiarci le ruote e confrontare i tempi con le due configurazioni.

La discesa è un bel mix di tratti guidati, qualche salto, un rock garden, dei rilanci in falsopiano e qualche drop naturale: ideale per effettuare un test del genere.
Come avrete visto nel video, i tempi sono risultati identici e questo conferma che Strava a volte sbaglia di grosso: 2-3 secondi di margine possono anche starci, ma quando si parla di 20-30" c'è qualcosa di strano.
Quando si cerca la massima precisione è meglio affidarsi al cronometro manuale...

Qui sotto, l'attività Strava del giorno in cui abbiamo effettuato il test (anche stavolta, il tempo sulla prima discesa non corrisponde a quello dell'intertempo rilevato sul Garmin):

Le sensazioni

A prescindere dai tempi, che come abbiamo visto cambiano ben poco se il terreno è asciutto o comunque fornisce un buon grip, quello che cambia sono anche le sensazioni.
Con la gomma da trail/enduro si ha la sicurezza di poter superare ogni ostacolo senza timore, la carcassa resta molto sostenuta e il tassello morde meglio il terreno.
Per contro, la bici è meno maneggevole in curva e serve più forza per rilanciarla.

È anche una questione di gusti, ma se il terreno è asciutto e soprattutto se conosco i sentieri, preferisco il feeling offerto dalla gomma da Xc.
Il discorso cambia quando il fondo è bagnato, molto dissestato e magari non si conoscono le traiettorie: in questo caso, le gomme da enduro sulla bici da Xc offrono una confidenza di guida maggiore e anche più sicurezza.

La salita

In salita non c'è storia e non ha senso fare dei test: la gomma da trail/enduro pesa di più, scorre di meno e invita a procedere di passo, senza troppi rilanci.
In inverno potrebbe essere anche utile allenarsi per un periodo con delle gomme del genere, anche perché quando si torna ai modelli più scorrevoli sembra di volare...

Gomme da enduro sulla bici da Xc: a chi le consigliamo?

L'abbinamento ha ragione di esistere, ma solo in particolari condizioni o se non si hanno velleità agonistiche.
Lo vedo bene in inverno, per acquisire più sicurezza nei propri mezzi e superare i "blocchi mentali" utilizzando la bici "da gara" e quindi senza spendere troppo. In questo caso, cari agonisti, mettetevi l'anima in pace perché in salita soffrirete un po' di più...

Ma può essere la soluzione ideale soprattutto per chi non corre, in salita non ha fretta, ma vuole rendere la full da 120 mm ancora più versatile e pronta ad ogni situazione.
I massimi benefici si avvertono nelle condizioni più difficili, con fango, radici, rocce e terreno sconnesso: in questi casi le gomme più aggressive e sostanziose fanno davvero la differenza e aumentano non poco le potenzialità delle Mtb a corta escursione.

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