Gomme con i salsicciotti: quando servono davvero?

Daniele Concordia
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Gomme con i salsicciotti: quando servono davvero?

Daniele Concordia
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Gomme con i salsicciotti: si o no?
Negli ultimi anni gli inserti per tubeless, volgarmente chiamati “salsicciotti”, hanno preso piede in tutte le specialità.
Molti pensano che questa soluzione tecnica sia la panacea di tutti i mali, altri i salsicciotti li odiano.
C'è chi preferisce quelli più leggeri, chi quelli sostanziosi, chi li usa sempre e chi invece solo sporadicamente...

Gomme con i salsicciotti
La SuperMousse PAC-1 di Andreani (qui il nostro test)



Insomma, come ogni novità, le opinioni a riguardo sono tante e spesso contrapposte, ma è normale perché il feeling con la gomma è molto personale e dipende da troppi fattori: è impossibile generalizzare.
In questi ultimi anni, io e i miei colleghi abbiamo parlato diverse volte dei salsicciotti, cercando di capire quando (e dove) potrebbero essere davvero utili e quando invece se ne potrebbe fare a meno.
In particolar modo, insieme a Simone Lucchini, che questa estate ha utilizzato molto gli inserti nel bike park di Paganella, abbiamo congiunto i punti fondamentali per indirizzarvi all'uso corretto di delle gomme con i salsicciotti in tre diverse situazioni: Xc/Marathon, Trail Riding ed Enduro.

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CROSS COUNTRY E MARATHON

Iniziamo dalla situazione più delicata...
Sì, perché in queste specialità il peso è molto importante e utilizzando dei salsicciotti nelle gomme bisogna mettere in conto un aggravio più o meno importante sulle masse rotanti.
Ma a prescindere dal peso, quando il salsicciotto è veramente utile nell'Xc e quando se ne può fare a meno?
La risposta è: dipende!
Dipende da diversi fattori, principalmente dalla larghezza del cerchio, dal tipo di gomma e dal gusto personale.

Gomme con i salsicciotti
I cerchi a canale largo abbinati a gomme di ampia sezione, potrebbero far sentire meno la mancanza di un inserto...

Di sicuro, con cerchi a canale largo (intorno ai 30 mm) e gomme rinforzate di sezione generosa (2.25/2.35”) ce n'è meno bisogno. E pensandoci bene, questa potrebbe essere la soluzione migliore, perché si possono utilizzare delle pressioni d'aria inferiori, viaggiando comunque in sicurezza e divertendosi di più.
Facendo due calcoli, il peso potrebbe essere molto vicino a quello che si otterrebbe utilizzando dei cerchi e delle gomme più leggeri e di sezioni inferiori con salsicciotti all'interno, guadagnandone però in praticità nelle fasi di montaggio e smontaggio e beneficiando del feeling più “sincero” dell'aria. Anche perché, l'inserto non evita i tagli da agenti esterni, protegge solo dagli impatti...

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Come accade spesso, però, la logica si scontra con le esigenze e i gusti personali.
C'è chi preferisce una bici meno “ballerina”, più incollata a terra, anche a costo di perdere un po' di maneggevolezza e scorrevolezza. In qualche caso, poi, il salsicciotto è anche una sicurezza psicologica, che permette di osare un po' di più senza il timore di forare o rompere il cerchio.
In altre situazioni serve davvero come protezione, soprattutto se parliamo della ruota posteriore, non a caso molti top riders usano l'inserto solo dietro, oppure un inserto più grande dietro e più piccolo davanti.
Tutto nasce, però, dall'ossessione di utilizzare delle pressioni d'aria molto basse (a volte troppo basse) con la pretesa di montare delle gomme leggere. Ecco qui che si ricorre ai salsicciotti, aumentando però peso.
Insomma, è un cane che si morde la coda...
La verità, come spesso accade, sta nel mezzo: a nostro avviso le gomme con i salsicciotti nell'Xc e nelle marathon andrebbero usate solo quando e dove serve realmente, ossia sui percorsi davvero scassati (e/o sconosciuti) e prevalentemente su bici molto rigide come le hardtail.
Nelle altre situazioni, meglio una gomma più sostanziosa, senza inserti ma gonfiata il giusto.

Gomme con i salsicciotti

TRAIL RIDING

In questa specialità, le gomme con i salsicciotti potrebbero essere davvero inutili, o comunque meno utili. Anche qui, però, dipende da cosa si intende per Trail Riding...
Se si usa la bici da trail per lunghe uscite in montagna, quindi si dà tanta importanza anche alla parte pedalata, allora la nostra tesi è confermata. In questo caso basta una gomma resistente e gonfiata il giusto, meglio se abbinata ad un cerchio con canale largo.
L'inserto, non solo potrebbe rendere la bici più pesante e meno giocosa, ma potrebbe creare problemi anche in caso di riparazioni al volo sul sentiero per inserire plug, camera d'aria e così via...

Gomme con i salsicciotti
La fase di montaggio della SpeedyMousse (qui il test)

Se invece si usa la bici da trail sui bike park (come ha fatto il nostro Simone Lucchini), allora le gomme con i salsicciotti potrebbero essere utili, sia per proteggere i cerchi, sia per affrontare i salti e i tratti più veloci/scassati senza troppe incertezze.
Pensandoci bene, questo non sarebbe proprio trail riding, ma c'è da dire che le bici da trail moderne sono talmente capaci, che molti le utilizzano anche così...

Dolomiti Paganella Bike,
Il nostro Simone Lucchini in azione

ENDURO

Ecco invece la specialità in cui i salsicciotti sono più utili, anzi, per qualcuno sono indispensabili.
Ovviamente parliamo di enduro agonistico, in cui non bisogna sbagliare nulla, pena il risultato in gara ma anche il divertimento.
Le bici da enduro sono già abbastanza pesanti, quei 2-300 grammi in più potrebbero non fare la differenza in salita o nel pedalato, visto che i trasferimenti si affrontano in modo regolare.
Sono fondamentali, invece, per prendere meno rischi nelle prove speciali e affrontare traiettorie più sporche senza incertezze. Tradotto: se usati bene fanno andare più forte.

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L'Air Liner di Vittoria (qui la presentazione)

Guardando le gare dei pro' negli ultimi anni, è palese come affrontino i rock garden o i drop importanti senza rallentare. Le bici sono sempre più capaci e conta tanto il manico, è vero, ma queste soluzioni tecniche nel gravity possono fornire un ulteriore aiuto.
C'è da dire, poi, che senza inserto nell'enduro si utilizzano delle pressioni d'aria più elevate nelle gomme (per rischiare meno), di conseguenza la gomma lavora meno. Con l'inserto si può scendere un po' con la pressione, senza prendere troppi rischi ed avendo più aderenza, soprattutto in curva.

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Parlando di comportamento vero e proprio della bici, su mezzi con tanta escursione i salsicciotti non fanno poi così tanta differenza, conta molto di più il lavoro delle sospensioni e la geometria...
Discorso molto simile potremmo farlo per le e-Mtb e la DH, dove la filosofia è molto simile a quella dell'enduro. In particolar modo sulle elettriche, l'inserto antiforatura potrebbe offrire quel sostegno che a volte manca sulle ruote, calcolando anche il peso totale di molto superiore a quello di una Mtb tradizionale.
Quindi sì, sulla e-Bike il salsicciotto potrebbe servire ancora di più.

Gomme con i salsicciotti

QUALE SALSICCIOTTO?

Si fa presto a dire “salsicciotto”, in realtà il mercato propone molte alternative, a volte simili tra loro, a volte molto diverse.
A rigor di logica e dopo aver provato diverse soluzioni, possiamo consigliare gli inserti più leggeri nelle discipline più pedalate (50-80 grammi) e quelli più sostanziosi nel Gravity (da 100 grammi in su).
Per motivi di peso, sì, ma anche per il comportamento diverso dei vari prodotti.

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Gli inserti PTN ideati da Pepi Innerhofer sono tra i più usati sui campi gara di Xc e Marathon. Tre i modelli a disposizione, ognuno in varie misure e con caratteristiche differenti. Come peso, sono tra i migliori...
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Anche le Andreani Supermousse Pac Evo Lite sono molto utilizzate in ambito Xc e Marathon (qui il nostro test)

Sulla bici da Xc l'inserto può servire come protezione e come aiuto per utilizzare pressioni un po' più basse, ma non deve stravolgere il comportamento della bici. Il mezzo deve mantenere la maneggevolezza e la leggerezza nei cambi di direzione, caratteristiche che con inserti troppo pesanti o che offrono poco spazio per l'aria, potrebbero perdersi.
Nell'enduro, invece, un inserto più sostanzioso (o magari a doppia densità) può dare sostegno e prevenire parecchi danni, senza modificare troppo il comportamento della bici.
Quindi, a prescindere dal marchio che preferite, tenete a mente questo consiglio.

Gomme con i salsicciotti
Un altro dettaglio della SuperMousse PAC-1 di Andreani: la parte che tocca sul cerchio ha una scanalatura centrale per il passaggio di aria e liquido. La parte superiore è a doppia densità.

E LA PRESSIONE?

Uno dei vantaggi già menzionati di questi inserti è la possibilità di utilizzare pressioni d'aria più basse, senza perdere però il sostegno in curva e sullo scassato.
Anche se non c'è una regola fissa (dipende dal cerchio, dalla gomma e dal tipo di salsicciotto) si può scendere di 0.3/0.4 bar rispetto alle pressioni abituali. Per fare un esempio molto generico, se senza inserto si utilizzava 1.6 bar al posteriore e 1.3 bar all'anteriore, con inserto si può arrivare anche a 1.3 bar dietro e 1 bar davanti.
Ovviamente, vi consigliamo di fare qualche prova fino al raggiungimento del feeling desiderato, perché la pressione è un fattore molto personale, l'unico modo per indovinarla è provare, provare e provare ancora.

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IN CONCLUSIONE...

Le gomme con i salsicciotti in qualche situazione possono essere utili, ma non sono la soluzione a tutti i problemi di foratura e scarsa aderenza.
Ognuno di noi dovrebbe esaminare la propria situazione, prendendo in considerazione la disciplina, lo stile di guida, i componenti a disposizione ed i tracciati che affronta di solito.
Poi scegliere di conseguenza.
D'altronde anche sperimentare ha il suo fascino, perché aiuta a conoscere noi stessi, il nostro messo e di conseguenza a superare pian piano i nostri limiti.

Qui i consigli per gonfiare le gomme nel modo giusto:

Qui altri consigli per non forare (o forare meno):

Qui gli articoli e i test sugli inserti per tubeless.

Qui gli articoli e i test sulle gomme.

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Sull'autore
Daniele Concordia

Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.

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