Forse il cambio di una Mtb e, più in generale, la trasmissione di una Mtb è destinata a cambiare (scusate il gioco di parole) in maniera significativa.
L’idea di una trasmissione per bici che sfrutta un sistema gearbox, ossia un sistema chiuso ad ingranaggi, non è una novità in assoluto ma, come portato in evidenza mondiale da PinkBike di recente, se a muoversi è Shimano e se addirittura esiste già un brevetto Shimano su un congegno del genere, è più probabile che una trasmissione gearbox per Mtb diventi realtà, anche se Shimano non ha utilizzato il termine gearbox.
Comunque sia, in pratica, il cambio sparisce dalla posizione che tutti conosciamo e così anche il pacco pignoni per essere sostituiti da una trasmissione ibrida a 13 velocità con cambio sequenziale che rimpiazza i classici ingranaggi, il tutto chiuso in un ambiente sigillato e immerso in un lubrificante specifico.
Dal brevetto Shimano si può dedurre che il sistema di cambiata verrà attuata da un motorino elettrico, aggiungendo quindi la possibilità di programmare ed eventualmente automatizzarne il funzionamento.
Una delle specifiche che Shimano mette in evidenza nella documentazione relativa al brevetto è la speciale finitura utilizzata sui componenti soggetti ad attrito che funziona in maniera ottimale con l’altrettanto speciale lubrificante utilizzato da Shimano.
E’ decisamente presto per esprimersi in maniera definitiva, ma di sicuro la notizia è molto interessante, soprattutto perché se la si legge in chiave e-Bike apre scenari davvero intriganti.
Per il momento rimaniamo in campo Mtb.
Qui si nota un ingombro abbastanza significativo e anche vincolante per chi disegna sospensioni posteriori nella zona del movimento centrale a cui fa il paio, però, un evidente alleggerimento della parte posteriore: è sparito il cambio e con esso anche i pignoni.
La trasmissione finale potrebbe essere affidata a una cinghia, a tutta vantaggio della silenziosità e della manutenzione richiesta, ma potrebbe ancora essere una catena.
Dai disegni della documentazione Shimano, per altro molto dettagliati, non si può fare a meno di immaginare questa applicazione secondo il solito schema scalabile dei gruppi Shimano: l’XTR è il top e adotta materiali e finiture di maggiore pregio, mentre l’SLX (per non andare ancora più in basso) identifica il livello di ingresso con prestazioni molto molto vicine a quelle dell’XTR solo con leggerezza, qualità dei materiali e prezzi più abbordabili.
A questo punto non rimane che aspettare.
Prima di chiudere, però, torniamo un attimo in campo e-Mtb…
Shimano ha il sistema Steps, mentre Sram…
…per ora non ha ancora una proposta paragonabile.
In passato si era vociferata una collaborazione con Bosch per crearne uno ad hoc, ma di fatto Sram non ha ancora una proposta di drive train al pari di Shimano, Bosch, Brose…
Alcune voci di corridoio dicono che Sram stia proprio lavorando su questo progetto per proporsi con maggiore forza e competitività sulla piazza dei primi montaggi (dicasi anche OEM), sulla quale Shimano, in questo momento, gode di un netto privilegio rispetto a Sram.
Quindi, per concludere, non sappiamo se e quando Sram uscirà con una proposta di drive train proprietaria, ma è lecito immaginare che potrebbe avere al suo interno anche un gearbox, ossia un cambio a ruote dentate in una scatola chiusa.
Chi scrive, in questo momento, è in preda a giubilo e meraviglia e non può fare altro che sperare che sia Shimano che Sram (e magari anche FSA, Pinion e altri ancora, perché no?) stiano pensando a cambiare le sorti del cambio (gioco di parole voluto…).
E se parliamo di gearbox si potrebbe finalmente utilizzare la parola rivoluzione, non più a sproposito.
Staremo a vedere, ma nel frattempo teniamo pulita la catena e lubrifichiamola bene: se dovesse andare in pensione, lasciamo che lo faccia con onore.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.